SAGRADA: Mastri Artigiani – La Versione Legacy Del Classico Gioco Da Tavolo (Recensione No Spoiler)

Oggi vi parlo senza spoiler della nuova versione legacy di Sagrada. Vale la pena acquistarla pur avendo il gioco classico? E cosa si saranno inventati per questa nuova scatola?

PANORAMICA GENERALE

Sagrada è ormai un classico: tutti, chi più e chi meno, ci siamo dilettati almeno una volta ad incastrare i dadini colorati nella vetrata per riuscire a completare la facciata della Sagrada Família.

Da pochissimo ora è uscita una nuova scatola che vi farà vivere un’esperienza UNICA, infatti si tratta di un gioco legacy.

Che significa Legacy?

Un gioco legacy significa che evolverà partita dopo partita. Le vostre scelte avranno delle conseguenze, a volte irreversibili. Nuove regole verranno aggiunte man mano e scoprirete cose nascoste che non sapevate nemmeno ci fossero.

Alla fine della campagna, che in questo caso si suddividerà in 10 partite, avrete una copia di Sagrada Mastri Artigiani praticamente unica.

Sagrada Mastri Artigiani è un gioco legacy competitivo di piazzamento e gestione dadi per 2-4 giocatori, ideato da Adrian Adamescu e Daryl Andrews, dalla durata di circa 60 minuti a partita e portato qui in Italia grazie a Cranio Creations, stesso editore del gioco classico.

Riuscirete, attraverso le generazioni, a rivivere, completare le vetrate e il progetto del grandissimo Guadì per la Sagrada Família?

vediamo come si gioca… ovviamente rigorosamente SENZA SPOILER!

 

MATERIALI

Generalmente in questa sezione vado a fare la lista dei componenti per poi commentarli.

Qui ovviamente non posso farlo, altrimenti vi rovinerei l’effetto sorpresa del gioco.

Mi limiterò a commentare le cose che troverete durante la prima partita, che comunque sono davvero uno spettacolo.

Per prima cosa ogni giocatore avrà un suo diario personale, una sorta di albero genealogico e plancia di gioco. Infatti le vetrate si troveranno tutte lì dentro, ben organizzate e in sequenza. Inutile dirlo ma male non fa: NON SBIRCIATE le pagine del diario se non volete rovinarvi l’effetto wow!

Nella prime pagine troveremo il riepilogo, dove scriveremo i nomi dei nostri artisti e il nome delle loro opere d’arte che andranno a creare. La pagina poi sarà chiusa da un sigillo che non dovrà essere aperto fino al momento giusto: sarà il gioco a dirvelo.

Nelle pagine finali invece troverete il tracciato delle abilità e quello dei punti, con un utile riepilogo che vi guiderà durante la parte finale di ogni partita.

Anche qui troverete un sigillo: vale il discorso di prima, non apritelo fino a che non vi verrà detto di farlo.

Un’altra novità novità che troviamo è la plancia cattedrale che verrà usata per posizionare i dadi disponibili durante l’inizio di ogni round.

Troveremo poi un sacchetto con 10 dadi al suo interno, due per colore. I dadi cono glitterosi e davvero belli.

Troveremo poi diverse scatoline e buste da non aprire assolutamente: l’unica che si potrà aprire è la scatolina del mazzo legacy, ci guiderà durante tutta la storia e ci dirà che cosa fare.

Infine troveremo una scatola con delle matite colorate ed un temperino vetrata. Quest’ultimo servirà per appuntare le matite colorate e per tenere traccia del primo giocatore mentre le matite serviranno per il gioco.

Infatti quando sceglieremo il dado (come vedremo tra poco) non lo posizioneremo sullo schema come per la versione classica ma coloreremo la casella e scriveremo all’interno il valore corrispondente, in modo che nel sacchetto ci sia sempre lo stesso numero di dadi e quindi la stessa probabilità di pescarli.

 

REGOLAMENTO

Per prima cosa leggete la carta storia del mazzo Legacy, vi introdurrà alla storia del capitolo e della vetrata che affronterete.

Una volta aperta la pagina corrispondente del vostro diario, leggerete eventuali regole aggiuntive che andranno ad integrare quelle già conosciute.

All’inizio di ogni turno (ogni partita ne avrà 12), il primo giocatore, quello con il temperino vetrata, pescherà tanti dadi dal sacchetto pari al doppio dei giocatori più uno. Ad esempio, in una partita a 3 giocatori, verranno estratti 7 dadi.

Una volta estratti, dovranno essere lanciati e posizionati sulla plancia cattedrale negli spazi corrispondenti al risultato. Se ci fossero dadi doppi (stesso risultato), rilanciate ogni doppione fino a non avere più risultati uguali.

Ora il primo giocatore sceglierà il suo PRIMO dado e poi si continuerà con la scelta in senso orario. Quando tutti avranno scelto, si sceglierà un secondo dado ma questa volta a partire dall’ultimo di turno e proseguendo in senso antiorario.

Quando scegliete un dado, dovete scegliere uno spazio nella vostra vetrata e colorarlo con lo stesso colore del dado e scrivendoci poi all’interno lo stesso numero mostrato dal risultato. Se prendo un 5 verde, coloro la casella scelta di verde e ci scriverò un 5 dentro.

 

Regole di Posizionamento

Se è il primo dado della partita, potete colorare una QUALSIASI casella della vostra vetrata, se non fosse così, dovrete scegliere una casella adiacente (anche in modo diagonale) ad una già colorata.

C’è un’altra regola da seguire per poter colorare la casella: Non possono stare vicini tra di loro (in modo ortogonale) spazi che abbiano lo stesso colore o numero! Questa è una regola d’oro che non deve mai essere  violata.

Se durante la partita vi accorgeste di aver riempito una casella in maniera non legale, sarete costretti a rompere quella parte di vetrata: tracciate sopra una X e a fine partita perderete un punto per ogni vetro rotto in questo modo.

 

Restrizioni e Vincoli

Alcune caselle della vostra vetrata, hanno un colore o un valore già prestampato. Per essere riempite, dovrete selezionare al vostro turno un dado che abbia la stessa caratteristica richiesta ed ovviamente scegliere di riempire quella casella.

Alcuni spazi hanno una stellina al loro interno. Non hanno particolari restrizioni ma potrebbero sbloccare o significare svariate cose. Durante la spiegazione delle regole di quella precisa vetrata, vi sarà spiegato il significato di quel simbolo, che cambierà di volta in volta.

 

Abilità

I giocatori man mano che avanzeranno nella campagna, potranno usare delle loro abilità speciali che potrebbero andare a modificare i dadi lanciati. Questo non è uno spoiler visto che è spiegato nelle regole durante la prima partita.

Sarà possibile usare anche più abilità in qualsiasi ordine per concatenarle ed ottenere così maggiori risultati.

 

Utensili

Durante la partita, avrete degli utensili sempre diversi stampati accanto alla vetrata. Ogni volta che li userete, barrerete la casella libera più libera a sinistra. A fine partita sommerete i valori delle caselle non barrate e saranno sommati ai punti ottenuti in partita.

Durante la campagna poi avrete molte più abilità ed utensili che potrete usare e che saranno personali. Ma più di questo ovviamente non posso raccontarvi.

 

FINE DEL ROUND

Quando un giocatore ha scelto e piazzato il suo secondo dado, segnerà la casella libera più a sinistra del suo tracciato round, che si trova in fondo alla sua vetrata. Questo per tenere traccia di quanto manca alla fine della partita.

In alcune occasioni si potrebbero sbloccare nuovi elementi, se questo accadesse, sarà durante la fine del round.

Passate il temperino Primo giocatore in senso orario e continuate a giocare un nuovo round.

 

FINE PARTITA

Dopo 12 round, la partita termina e si procede con le fasi di fine partita.

La prima cosa da fare è quella di leggere la carta epilogo della vetrata, che troverete all’interno della scatolina storia.

Generalmente  vi chiederà di calcolare il punteggio della vetrata e nel caso si potrebbero sbloccare dei nuovi elementi.

Il punteggio sarà composto dai diversi obiettivi pubblici e privati che i giocatori avranno più o meno completato e grazie ad altre cose che verrano scoperte pian piano durante la campagna. Si perderanno punti per eventuali spazi lasciati liberi o per i vetri rotti, cioè caselle barrate perchè non hanno rispettato i vincoli di piazzamento.

In base al punteggio ottenuto, si creerà una classifica della partita appena disputata.

Il primo classificato, cioè colui che ha guadagnato più punti, guadagnerà un numero di stelle (Punti Legacy) da segnare sul tracciato che si trova in fondo al diario. Gli altri invece, a partire dal fondo, guadagneranno dei bonus (devo rimanere  vago) che serviranno nelle partite successive.

Infine i giocatori vinceranno un numero diverso di monete, in base al loro piazzamento, che servirà per sbloccare abilità personali. Purtroppo anche qui mi tocca rimanere vago. Le monete non spese andranno perse.

Finito di distribuire le diverse ricompense, avviate la fase di ripristino. Date un titolo alla vostra vetrata, scartate le carte utilizzate durante questa partita e mettete da parte quelle che vi dirà il gioco.

Ora potete scegliere se mettere in pausa il gioco o continuare con la prossima vetrata.

 

CONSIDERAZIONI FINALI

Partiamo da una considerazione: a me Sagrada mi è sempre piaciuto fin da subito.

Aspettavo da molto tempo questa versione e avevo delle aspettative molto alte.

Fortunatamente sono riuscito a provarla e ora cercherò di raccontarvela senza rovinarvi la sorpresa della scoperta, ma allo stesso tempo cercherò di trasmettervi le sensazioni e le emozioni che mi ha trasmesso, evidenziando punti di forza e di ombra nel caso ce ne fossero.

Iniziamo coi materiali che sono davvero ben fatti e caratteristici, come il temperino per il primo giocatore che oltre ad essere utile è anche bella esteticamente.

Il meccanismo poi di  scegliere un dado e colorare la casella permetterà di avere sempre lo stesso numero di dadi all’interno del sacchetto e quindi si avrà sempre la stessa probabilità di pescare un determinato colore, a differenza del gioco base.

La storia, cioè la parte narrativa del gioco, è abbozzata ma questo non preclude il farsi trasportare dall’avventura: è un modo intelligente per contestualizzare i diversi moduli aggiuntivi che verranno rivelati durante la campagna.

Quello che troverete, saranno tutte (o quasi) cose nuove che non si trovano nelle espansioni uscite fino ad ora per il classico Sagrada. C’è qualche piccolo accenno a delle meccaniche già conosciute grazie a queste espansioni ma sono una piccolissima parte rispetto a tutto quello che si troverà nella scatola.

L’effetto sorpresa poi è ben riuscito, ci sono dei colpi di scena ben piazzati, che ti spingono a voler scoprire cosa c’è dopo.

Molto apprezzato poi vedere come la partita attuale andrà ad influenzare quella successiva, non solo per il punteggio ma per tutto ciò che c’è attorno e che “crescerà” con voi.

Preparatevi ad iniziare con vetrate semplici, la prima infatti sarà molto simile al gioco classico ma poi diventeranno sempre più difficili e incastrate tutto quello che dovete fare non sarà affatto semplice.

Diciamo che non costruirete sono le vetrate della Sagrada Família ma durante la campagna sarete chiamati a costruire altro…

La cosa che mi piace di più è che ogni vetrata è  che molto diversa dalla precedente: sì, il meccanismo della scelta dei dadi è la stessa, ma incastrare tutto di volta in volta non sarà semplice.

Altra cosa che mi è piaciuta è il fatto che chi è in svantaggio, avrà modo di recuperare grazie a diversi meccanismi insiti nel gameplay,  in modo da rendere sempre tutto equilibrato ed evitare la fuga del giocatore in testa.

L’unica cosa che l’ho trovata bella ma un po’ depotenziata è un modulo aggiuntivo che scoprirete giocando. L’idea era davvero interessante è comunque bella ma l’ho trovata un po’ sprecata.  Se fosse stata fatta all’inizio di ogni partita, dopo aver letto le regole nuove e non alla fine, le decisioni prese sarebbero state meno casuali, chi l’ha giocato sa a cosa mi sto riferendo.

Qualche regoletta poi non è spiegata benissimo e potrebbe essere fraintendibile sul momento ma con un po’ di logica e qualche ricerca in internet, i dubbi si dipanano.

Ma per il resto tutto funziona a meraviglia.

Funziona bene anche in due. Ovviamente più si è e più il tempo di gioco si allunga, ancor più di Sagrada, visto che le “forme” vi costringeranno a pensare molto di più.

Concludendo, se amate Sagrada, i giochi di gestione dadi, le avventure e avete voglia di qualcosa di nuovo, immersivo e forte, Sagrada Mastri Artigiani è una cosa che vi consiglio assolutamente di fare e di provare.

Un’esperienza di gioco unica che ricorderete un bel po’. Inoltre una volta concluso, non chiederete la scatola e la lascerete sullo scaffale ma sarà giocabile con tutte le cose sbloccate grazie ad un pack di vetrate che troverete già all’interno della scatola!

Meraviglioso.

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Stefano Stievano

Mi sono avvicinato a questo mondo fin da piccolo ma solo da qualche anno ho deciso di accostarmi in maniera diversa ai giochi da tavolo. Dopo aver creato qualche prototipo, inventato cene con delitto, costretto i miei amici a fare da cavie tra giochi, quiz tv e quant'altro ho deciso da un po' di tempo di unire la passione per la scrittura e quella dei giochi da tavolo. Mi piace raccontare me stesso attraverso loro, le mie esperienze, i miei amici, la mia vita e la mia quotidianità. I miei giochi preferiti sono quelli tematici o deduttivi, meglio se con un pizzico di bluff e con ruoli segreti... ma difficile scegliere una categoria.... Spero un giorno di riuscire a coinvolgere il maggior numero di persone possibile dentro al nostro folle e divertente mondo. Buon viaggio!

Una risposta a “SAGRADA: Mastri Artigiani – La Versione Legacy Del Classico Gioco Da Tavolo (Recensione No Spoiler)”

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