Due nuovi deck, della serie Challenger Decks, destinati ai giocatori giapponesi
Una delle sfide della Wizards of the Coast è la conquista del mercato asiatico. Nel recente passato abbiamo visto prodotti come destinati ai giocatori asiatici, come: Global Series: Jiang Yanggu & Mu Yanling e le Japanese Alternate-Art Planeswalker de La Guerra della Scintilla, ma ancora non basta! In Giappone giochi di carte come Yu-Gi-Oh! e Pokémon possiedono ancora una grossa fetta di mercato… Per questo motivo, il prossimo 8 Novembre 2019 verranno rilasciati due mazzi della serie Challenger Decks destinato esclusivamente per il pubblico giapponese, in modo da incentivare e potenziare il gioco competitivo. Stiamo parlando dei Challenger Decks 2019 Japan.
Per chi non lo ricordasse, si tratta di deck completi destinati al gioco competitivo. Entrambi i deck sono composti da 75 carte (60 di deck, 15 di sideboard) provenienti dall’attuale Standard. I deck sono composti da elevato numero di carte rare (19 il deck Awakening Earth, 21 il deck Song Dance). Diamo un’occhiata veloce ad entrambi i deck.
Awakening Earth
9 Isola
8 Foresta
4 Cascate di Boscorovo
4 Tempio del Mistero
1 Pozza Prolifica
4 Druida del Paradiso
4 Fatina di Malafoglia
4 Mistica dal Collarino
4 Idra Vorace
2 Druida dell’Incubazione
1 Krasis Idroide
4 Manipolazione di Massa
4 Spirale di Crescita
4 Intuizione della Chimimaga
3 Nissa, Che Scuote il Mondo
Sideboard
3 Draghetto Ceruleo
3 Raffica Eterea
3 Velo dell’Estate
2 Guaritore della Radura
2 Fendente Sdegnoso
2 Negare
Awakening Earth è un deck Midrange, con tendenze Control, dell’accoppiata Simic (blue/verde). Sfrutta meccaniche da Simic Ramp e Big Mana. Lo scopo del deck è quello di accumulare grandi dosi di mana per giocare potenti magie a costo di lancio X.
Sul piano delle terre abbiamo ben 26 carte di questa categoria. Spiccano ben quattro copie di Tempio del Mistero e una copia della Shock Land Pozza Prolifica. Le creature sono composte principalmente da motori di mana. Vediamo: le classiche e solide quattro copie di Druida del Paradiso, quattro copie di Fatina Malafoglia e due copie di Druida dell’Incubazione. Di quest’ultima, personalmente, ne avrei aggiunte altre due copie: è una carta fondamentale per questa tipologia di deck! Seguono le finali: ben quattro copie di Idra Vorace (che in Standard sta mostrando il suo potenziale, soprattutto come removal) e, purtroppo, un’unica copia della versatile Krasis Idroide. Anche qui una copia in più non avrebbe di certo guastato! La sezione delle creature si conclude con quattro copie dell’elfa da controllo Mistica dal Collarino. Le magie Spirale di Crescita e Intuizione della Chimimaga ci permettono di abbondare di terre e pescare, mentre le quattro copie di Manipolazione di Massa diventeranno l’incubo dei nostri avversari. Grazie alla grande quantità di mana riusciremo a rubare le creature e i planeswalker avversari, ma personalmente l’avrei inserite in duplice copia per dare spazio ad altre magie. Chiudono il deck ben tre copie di Nissa, Che Scuote il Mondo: d’obbligo per abbondare di terre e mana! Le quindici carte da sideboard sono composte da: Velo dell’Estate (un must nelle side di più formati, è perfetta contro i counter blu e i removal neri), Raffica Eterea (ritardante contro i Gruul), Draghetto Ceruleo (contro i Burn), Guaritore della Radura (per riprendere i punti vita persi contro Aggro e Burn), Fendente Sdegnoso e Negare (counter sempre utili contro i Control).
Dopo il ban di Campo dei Morti, si stanno rivedendo i Simic Ramp nei Friday Night. Questo deck è un buono inizio per partire con l’archetipo. Tuttavia: questa è una lista leggermente più Control, in genere ci sono molte più creature. Di solito si giocano: quattro copie di Krasis Idroide, Barriera Risvegliata (puntando anche sulle tattiche Elemental Tribal Simic) e Serpe delle Litospire. Nonostante bisogna fare piccole modifiche, rimane un deck molto valido.
Song Dance
8 Pianura
6 Montagna
4 Dirupo Eroso dai Venti
4 Tempio del Trionfo
2 Fonderia Sacra
4 Profetessa Ardente
4 Legionaria del Decimo Distretto
4 Feather, la Redenta
2 Esattore di Tributi
2 Capoguerra della Legione
2 Arcanista dell’Orda Atroce
4 Shock
4 Colpo Sprezzante
4 Corsa di Samut
4 Volere degli Dei
2 Gideon della Blackblade
Sideboard
4 Spira di Lava
2 Decreto Devoto
2 Friggere
2 Reame della Prigionia
2 Tibalt, Istigatore Dissoluto
2 Tomik, Fautore Rinomato
1 Aurelia, Esempio di Giustizia
Song Dance è un deck Aggro dell’accoppiata Boros (bianco/rosso). Praticamente è un Boros Feather con qualche carta alternativa. Lo scopo dell’archetipo è quello di potenziare le proprie creature, dal potere esponenziale, con istantanei e stregonerie.
Il comparto terre è molto simile al deck precedente, con la differenza che sono assenti due terre. Tra le migliori, vi segnalo: quattro copie di Tempio del Trionfo e ben due copie di Fonderia Sacra. Non possono assolutamente mancare le quattro copie obbligatorie di Legionaria del Decimo Distretto e Feather, la Redenta: la prima è la macchina d’assalto del deck, la seconda è il motore per recuperare tutti gli istantanei e le stregonerie che bersagliano le nostre creature. Nello scorso T2 l’archetipo poteva fregiarsi dell’aggressiva Avanguardia di Adanto, qui viene sostituita con quattro copie della Profetessa Ardente: non è la stessa cosa, ma comunque torna utile per fare danni considerevoli. Altre creature d’obbligo dell’archetipo sono: due copie di Arcanista dell’Orda Atroce (essenziale per riutilizzare gli istantanei e le stregonerie economiche dal cimitero, tuttavia bisogna aumentarlo a quattro copie) e l’ottimo spedinatore Capoguerra della Legione (qui il numero delle copie è giusto). A completare la sessione ci sono due copie della creatura d’opposizione Esattore di Tributi: torna molto più utile in side, meglio puntare all’aggressività in main. L’unica removal del deck è Shock, mentre sono presenti i migliori istantanei di potenziamento dell’archetipo: Colpo Sprezzante, Corsa di Samut e Volere degli Dei. Il deck si conclude con una doppia copia di Gideon della Blackblade: non è obbligatorio nell’archetipo, ma è un planeswalker davvero potente… Quindi va bene così! Anche qui la side è molto variegata, ci sono: removal (Spira di Lava, Decreto Devoto, Friggere e Reame della Prigionia) e utilità di vario genere (Aurelia, Esempio di Giustizia, Tomik, Fautore Rinomatoe Tibalt, Istigatore Dissoluto).
Non è di certo un Tier 1, ma si tratta di un archetipo è abbastanza solido. È un deck aggressivo molto veloce, l’unica pecca sta nelle mani: talvolta capita di pescare solo creature, talvolta solo “pump”. Per fortuna accade poche volte… La versione proposta è molto buona, addirittura ci sono ottime carte per sopperire alla perdita, dovuta alla rotazione dello Standard, di Avanguardia di Adanto e Furia Incauta. Con qualche piccole modifiche, come quelle che vi suggerito, può esser giocato senza problemi in competitivo.
Questa volta non darò un voto al prodotto. Non fraintendete, non si tratta di prodotto da buttare… Anzi! Mi piacciono i deck proposti: li reputo molto validi, sono in linea con la politica dei Challenger Decks. Tuttavia, bisogna considerarlo come un prodotto esotico: difficile da reperire e, soprattutto, disponibile solo in lingua giapponese. Ma del resto è un prodotto destinato solo al Giappone, quindi non c’è niente meravigliarsi (e da lamentarsi). A dirla tutta, la Wizards ha fatto la scelta giusta! Diciamolo francamente: i giocatori avvicinano proponendo carte potenti, non con esclusive inutili che non servono a nulla (come le Global Series). Queste sono le giuste mosse di marketing! Sono curioso di vedere che impatto avrà nel mercato giapponese. In Giappone Magic ha avuto sempre una discreta presa, tanto che negli anni sono usciti fuori campioni mondiale e deck innovativi. Forse la Wizards vuole ammazzare il mercato dei giochi di carte, diventando l’unica anche in Giappone. Chissà!
In ogni caso, consiglio l’acquisto del prodotto a tutti i collezionisti incalliti: è un bel pezzo d’aggiungere alla vostra collezione, specialmente se amate le carte con i testi orientali.
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