Vediamo assieme oggi la seconda cena con delitto targata Cranio Creations! Questa volta entreremo in una casa di piacere dove alcune coincidenze potrebbero nascondere qualcosa di più. Solamente confrontandovi potrete risolvere il caso ma ricordate che l’assassino potrebbe essere tra di voi!
PANORAMICA GENERALE
Torna Murder Party Pocket con un nuovo caso da risolvere!
Se vi siete persi la recensione del primo caso, cliccando qui potrete recuperarla ovviamente senza spoiler!
Murder Party Pocket è una cena con delitto già pronta all’uso per 1-6 giocatori, dalla durata di 60-90 minuti, ideato da Maurizio De Giovanni e tratta dai racconti del Commissario Ricciardi ed edita da Cranio Creations.
Se non sapeste cosa sia una cena con delitto, è un tipo di intrattenimento che mette il giocatore al centro dell’avventura e generalmente al centro del caso investigativo da risolvere.
Durante una cena infatti qualcuno morirà e toccherà a noi capire chi sia stato, perchè e come. I giocatori interpreteranno i ruoli dei protagonisti del caso e man mano scopriranno la loro storia, con informazioni utili alla ricostruzione.
Solamente parlando con gli altri invitati si potrà capire e risolvere il mistero ma attenzione a non fidarvi di nessuno perchè l’assassino potrebbe essere tra i presenti, pronto a portarvi fuori strada o fare un’altra vittima.
Risolverete il caso? E di chi vi fiderete?
MATERIALI
Anche in questa scatolina troveremo le 26 carte che comporranno la storia e il caso da risolvere.
Nella scatola anche questa volta non è presente il regolamento perchè a supporto del gioco ci sarà un’app che vi guiderà per tutta la partita ma che al contempo vi spiegherà le regole e vi seguirà nella preparazione.
Un plauso va proprio all’app che è fatta benissimo, ma soprattutto c’è un narratore/doppiatore che leggono tutte le regole, la storia e le indicazioni, facendoti addentrare ancor di più nell’atmosfera.
PREPARAZIONE
Come vi dirà l’app, i giocatori sceglieranno un personaggio da interpretare, prenderanno le relative carte identità ed indizio che non dovranno ancora guardare e se ci sono personaggi non scelti andranno al centro del tavolo con le carte divise per protagonista.
Il racconto inizierà ad essere letto dal narratore. I giocatori poi leggeranno la loro carta d’identità, cioè le informazioni base del loro protagonista che interpreteranno e che sono il background del personaggio. Il background (o parte di esso) infatti sarà noto a tutti.
Attenzione però che tutti voi avrete un qualcosa da nascondere…
TRAMA
Napoli, 1932.
Il racconto si svolge nella Supreme, una casa di piacere gestita da Madame Manon.
Oggi però è il 16 luglio, festa della Madonna e per rispetto oggi le porte rimarranno chiuse.
Le ragazze de la Supreme si stanno preparando per partecipare alla festa di paese, arrivandoci grazie alla carrozza messa a disposizione da un bile facoltoso, amico di Madame Manon: il Conte Eduardo De Prosperis.
Verso le 20 Belle, una delle ragazze, si sente male e la carrozza viene dirottata all’ospedale più vicino per accertamenti.
Alle 21 e 30 dello stesso giorno però il cameriere del Conte Eduardo si precipita in questura per denunciare la morte del nobile. Una coincidenza o si nasconde qualcosa sotto?
Tra trame, intrighi, malelingue e pregiudizi, peccato capitale ci porterà indietro nel tempo per vivere un’avventura particolare e letale.
REGOLAMENTO
All’inizio l’app vi dirà di leggere (a mente) la carta indizio numero 1 del vostro personaggio che vi darà più indizi sul caso, sul vostro background e sugli eventi del racconto.
L’app potrebbe anche chiedervi (dipende dal numero dei giocatori) di leggere sempre segretamente alcune carte dei personaggi non interpretati da nessuno.
Dopo questo, l’app potrebbe raccontarvi un altro pezzetto di storia e poi farà partire un timer che stabilirà la durata di quell’atto.
Durante questo tempo i giocatori parleranno e si confronteranno per cercare di ricostruire il caso e cercando di capire se qualcuno sta mentendo o depistando le indagini.
Attenti a non esporvi troppo, non sapete di chi fidarvi!
Ciò che si vede e si legge sulle carte è (e sarà) fondamentale per la risoluzione del caso, anche il più piccolo dettaglio apparentemente insignificante potrebbe essere importante!
Allo scadere del tempo potrete richiedere altri 5 minuti o continuare con il prossimo atto.
Continuando, la trama continuerà a svilupparsi e vi chiederà di leggere sempre segretamente altre carte indizio.
Ad un certo punto, i poteri del commissario si “attiveranno”.
Per chi non conoscesse il personaggio, la sua abilità è quella di poter percepire l’ultima frase detta o pensata dalla vittima.
Questo è denominato “Il Fatto” e questa peculiarità è riportata anche nel gioco che grazie ad una meccanica interattiva (di più non posso dire).
Infatti starà a noi capire del perchè di quella frase e come potrebbe aiutarci per la ricostruzione e risoluzione del caso stesso.
Ascolteremo anche testimonianze ed interrogatori che ci forniranno indizi, nuovi spunti e punti di vista alternativi che POTREBBERO essere utili alla nostra indagine.
Alla fine dei diversi atti, la partita termina e i giocatori dovranno rispondere, sempre sull’app, al classico questionario.
Il gruppo dovrà essere d’accordo sulle risposte da dare, almeno la maggioranza deve esserlo perchè ricordatevi che l’assassino potrebbe essere tra di voi e certamente non vorrà essere scoperto.
Alla fine l’app ci racconterà la risoluzione del caso e ci attribuirà un punteggio da 1 a 5 in base al tempo e alle risposte date.
Riuscirete a risolvere brillantemente il caso?
CONSIDERAZIONI FINALI
Avevo alte aspettative per questo nuovo caso, visto l’esperienza davvero intrigante del primo, e fortunatamente non sono state tradite.
La storia questa volta è un po’ più complessa, ci sono diversi passaggi da capire ma soprattutto intuire.
Alla fine però la ricostruzione appare solida e con tutti gli indizi principali utili divisi tra le diverse carte.
I giocatori saranno come sempre i protagonisti dell’indagine, lasciando ampia scelta sul cosa rivelare ma soprattutto sul quando.
Il fatto che ci sia per ciascuno di noi un qualcosa da nascondere, aiuta a frammentare ancor di più le informazioni e a creare quell’alone di mistero e sospetto che caratterizza questa serie.
Le sottotrame sono presenti e servono sia per contestualizzare ancor di più i personaggi, sia per aggrovigliare ancor di più la faccenda, richiedendo un lavoro di indagine accurato ma soprattutto non scontato.
Le immagini ben fatte e dettagliate visto che sono molto importanti per la risoluzione. Forse l’immagine di una carta ci ha portato un po’ fuori strada durante il gioco ma niente che un po’ di logica e deduzione non abbia risolto.
Come sempre mi sento di consigliare questo gioco se siete un gruppo affiatato, la comunicazione è fondamentale. Se qualcuno non è propenso a partecipare per timidezza o altro, l’esperienza potrebbe risentirne.
Anche stavolta consiglio questo titolo per il numero massimo di giocatori, sei, in modo che tutti i personaggi siano impersonati da qualcuno: funziona bene anche in meno persone ma ovviamente il suo meglio è in questa conformazione.
In 1 o 2 giocatori, si giocherà in un modo diverso, dove non si può dire che sia una cena con delitto ma un caso investigativo classico con le carte. Lo consiglio nella modalità cena con delitto, il che lo differenzia da tutti gli altri investigativi in circolazione.
Il prezzo è decisamente ottimo, nemmeno 10 euro per un’esperienza di questo tipo, con tanto di app ben fatta è onestissimo. Ovviamente il gioco è monouso ma i materiali non vengono distrutti o manomessi e quindi poi è prestabile, regalabile o rivendibile.
Pur non avendo apportato nessuna novità nel meccanismo il gioco risulta comunque fresco e solido, facendo della storia il suo punto di forza. La trama è per niente scontata e richiederà una buona di intuizione e deduzione.
Il giocatore poi riesce totalmente ad immedesimarsi nel personaggio e nell’ambientazione grazie alla storia, ai vari accenti dei personaggi, al racconto e tutto ciò che c’è di contorno alla storia.
Il clima di sospetto che si crea è davvero unico per questo tipo di gioco ed è ciò che me lo fa amare così tanto. L’ambientazione scelta per questo caso è particolare, calarsi nei panni di questo personaggi sarà sicuramente una cosa atipica, riuscendo a vivere sia le luci e le ombre del contesto scelto.
Se la prima mi era piaciuta tantissimo, questo secondo caso ha riconfermato il mio parere, lasciandomi la voglia matta di provare un nuovo caso al più presto!