Come purtroppo ben sappiamo, questi ultimi 12 mesi sono stati difficili. Però Abbiamo riscoperto la buona cucina, il pane fatto in casa, le videochiamate e molto altro. abbiamo riscoperto quanto è bello passare del tempo con la propria famiglia o con i propri cari attorno ad un tavolo, giocando ad un gioco di società.
Come purtroppo ben sappiamo, questi ultimi 12 mesi sono stati davvero difficili.
Le nostre abitudini, la nostra routine, le nostre vite sono state notevolmente cambiate.
Esattamente un anno fa, in questi giorni, il nostro Paese si è letteralmente fermato.
Eravamo tutti chiusi in casa, le città e le piazze erano deserte.
La gente si riversava sui balconi a cantare e a darsi forza l’uno con l’altro.
Abbiamo riscoperto la buona cucina, il pane fatto in casa, le videochiamate e molto altro.
Soprattutto abbiamo riscoperto quanto è bello passare del tempo con la propria famiglia o con i propri cari attorno ad un tavolo, giocando ad un gioco di società.
Spesso l’idea del gioco da tavolo la associamo erroneamente a qualcosa di infantile, da far fare ai più piccoli ma invece non è così.
Il gioco di società stimola creatività e mente e negli ultimi anni, ha avuto sempre più seguito, fino ad arrivare al vero e proprio boom avuto negli ultimi 12 mesi.
Vi sembrerà difficile da credere ma dati alla mano, nel mondo ogni anno escono circa 1000 nuovi giochi.
La Germania, patria europea dei giochi, ogni anno ospita una delle più grandi fiere Essen che attira migliaia di visitatori da tutto il mondo.
A marzo, appena scattato il Lockdown, l’interesse verso i giochi da tavolo è quintuplicato.
Avendo molto più tempo libero, le persone hanno cercato di svagarsi anche in questo modo.
Il dato molto bello ed incoraggiante è che nei mesi successivi, l’interesse su questo argomento è sempre molto alto anche grazie alla divulgazione ludica in continua crescita.
Anche le case editrici di giochi, durante il periodo di Lockdown, hanno lanciato dei progetti per permettere a più persone possibili di giocare e svagarsi.
Alcune di loro hanno rilasciato una versione GRATUITA più o meno uguale ai loro giochi in versione Print and play, cioè una versione da scaricare, stampare e ritagliare pronta all’uso.
Un filone molto prospero di titoli nell’ultimo periodo sono le escape room.
Per chi non le conoscesse, le escape room sono un gioco di fuga dal vivo.
I giocatori vengono rinchiusi in una stanza, che può avere qualsiasi tipo di ambientazione e/o trama, e avranno generalmente 60 minuti per riuscire a fuggire attraverso la risoluzione di enigmi e giochi di logica/manuali.
La risoluzione di questi enigmi daranno un codice che aprirà un lucchetto e che sbloccherà nuovi oggetti utili per la risoluzione di altri enigmi, formando così una reazione a catena che porterà ad aprire la porta d’ uscita.
Come dicevamo, le escape room da tavolo sono molto in voga in questo ultimo periodo.
Sono la trasposizione “da tavolo” delle classiche escape room e sono molto apprezzate per la moltitudine di ambientazioni disponibili e per il prezzo contenuto.
Cliccando qui troverete la recensione completa dell’escape room Fuga da Alcatraz.
Alcune escape room da tavolo poi, vengono supportate da applicazioni per smartphone che integreranno l’esperienza di gioco con suoni e meccaniche che immergeranno il giocatore ancor più nell’ambientazione.
Un’ altra crescita esponenziale l’hanno avuta i libri Game, cioè quei libri gioco che mettono il lettore al centro dell’azione.
Sarà il lettore stesso, dopo aver letto il paragrafo, a scegliere come modificare la trama e quale piega fargli prendere.
Lo scopo del gioco è quello di riuscire a terminare il libro nel migliore modo possibile.
Generalmente questi libri narrano di lunghi ed avventurosi viaggi e di incontri inaspettati, in modo da lasciare ampio raggio d’azione al lettore.
Un altro genere di libri game molto apprezzato sono gli investigativi, dove chi legge vestirà i panni di un detective più o meno famoso, che cercherà di dipanare nel miglior modo possibile la matassa per arrivare alla soluzione del caso.
“Mi è piaciuto molto il fatto che la storia non sia guidata verso un finale piuttosto che ad un altro ma che le nostre deduzioni e scelte siano il reale motore dell’avventura.
La longevità è alta, ci sono diversi finali ma soprattutto in base alle scelte fatte vedrete solo alcuni lati della storia, serviranno più letture per vedere e vivere ogni punto di vista.
E’ possibile anche incappare in finali prematuri dell’avventura, costringendo così a ricominciarla, ma non preoccupatevi, la seconda parte funge da Checkpoint!” – Stefano Stievano
Cliccando qui troverete la recensione completa del Libro Game Sherlock Holmes: Prima con Delitto.
Restando in tema di investigazione, i giochi investigativi hanno avuto un vero e proprio boom, anche grazie alla facilità di giocarli in videochiamata con i propri amici.
Il più classico è Sherlock Holmes Consulente Investigativo, una raccolta di 10 casi (e anche più grazie alle espansioni) che ci porterà a confrontarci con Sherlock in persona.
Indagini da fare, indiziati da sentire, giornali da sfogliare ed eventi da ricostruire.
Però per chi ama la modernità ci sono anche giochi investigativi tecnologici.
Il primo dei due è Chronicles of Crime, un titolo che ci farà vestire i panni di detective e che utilizza lo smartphone. Infatti per interrogare le persone e spostarci tra i luoghi della storia dovremmo scannerizzare tramite fotocamera del telefono i vari codici QR presenti sulle carte.
Ma il vero punto di forza del gioco e il poter esplorare ed ispezionare le varie scene del crimine grazie alla realtà virtuale, che ci immergerà completamente nelle atmosfere del caso.
Il secondo titolo di cui vi voglio parlare è DETECTIVE: Sulla Scena Del Crimine.
Questo gioco presenta 5 casi apparentemente scollegati tra di loro ma che man mano la storia avanza saranno sempre più connessi.
La vera chicca del gioco è la possibilità di utilizzare Google Maps, internet, Wikipedia tanto altro durante l’investigazione. I giocatori poi avranno accesso ad un server fittizio chiamato Antares per visionare prove, leggere interrogatori e rispondere al classico questionario finale.
I turni a disposizione per completare il caso sono pochi ma si possono avere dei turni extra accumulando stress. Attenzione che superato un certo limite il caso termina prematuramente e sarete costretti a rispondere al questionario finale!
Cliccando qui troverete la recensione completa su Detective: Sulla scena del crimine.
Ma chi ha detto che il gioco è solo svago?
Ci sono molti giochi anche educativi, sia per grandi che per piccoli.
Partendo per quelli più adatti ai piccini, troviamo sicuramente I colori delle Emozioni.
Un gioco per familiarizzare e conoscere le proprie emozioni, apprendere di non temerle ma di accettarle ed apprezzarle…sia le emozioni belle che quelle meno belle.
“Una parte fondamentale della nostra educazione e del nostro diventare adulti è l’imparare a riconoscere e a confrontarsi con le nostre emozioni in modo positivo. I bambini spesso hanno delle difficoltà a riconoscere le proprie emozioni e a parlarne, a cause delle forti sensazioni che esse provocano.
Questa è la ragione per cui questo gioco può rappresentare un ottimo strumento per aiutare i bambini a rapportarsi con tutto quello che provano durante una giornata. Il Mostro stesso infatti, rappresenta un bambino, vostro figlio o un vostro alunno che ha una confusione interiore e non sa come gestire la sua crescita emotiva e questo gioco porta a far riflettere e a confrontarsi tra amici e soprattutto con i genitori cosa si sta provando in quel periodo imparando anche l’importanza di condividerlo con gli altri. Dato che ogni bambino o bambina è assolutamente diverso/a e unico/a nel vivere le proprie emozioni (e noi grandi lo sappiamo bene)”. – Fabio Molinari
Qui trovate la nostra recensione completa.
Non solo la conoscenza di sé, ma anche il senso civico può essere sviluppato attraverso il gioco.
Un esempio può essere Ecosystem, un gioco che sensibilizza l’utente sul tema dell’ inquinamento ambientale.
Organizzarsi per portare a termine un compito comune è divertente e stimolante.
Ecosystem incarna pienamente queste caratteristiche, tenendo come denominatore comune l’amore per l’ambiente e il suo fragile equilibrio.
Un gioco collaborativo per 2-4 giocatori composto da materiali riciclati e riciclabili, adatto a tutti e molto avvincente.
Qui troverete la nostra recensione completa.
Alzando un po’ l’età dell’utente, grazie ai giochi, possiamo rivivere esperienze storiche ed imparare da esse.
Il primo esempio che voglio mostrarvi è Black Orchestra, un gioco collaborativo (ma giocabile anche in solitario) che ripercorre l’ascesa ed il declino di Hitler, rivivendo il periodo più buio della nostra storia Contemporanea.
“Black Orchestra è un gioco cooperativo che ci immerge completamente nelle atmosfere cupe e paranoiche dell’epoca.
Si ha letteralmente l’ansia che arrivi (si peschi) il Raid della Gestapo, e mette una tensione al tavolo davvero davvero palpabile.
Nei primi Stadi sarà pressoché impossibile uccidere Hitler ma serviranno per armarsi e prepararsi per i tempi più bui.
Riuscire ad alzare il proprio livello di motivazione e al tempo stesso tenere basso i sospetto ed il Supporto militare di Hitler non sarà una passeggiata, anzi sarà una sfida davvero ardua”. – Stefano Stievano
Di giochi a tema storico però ce ne sono molti, dall’Europa passiamo all’America per rivivere i giorni della tensione della crisi dei missili di Cuba.
13 Giorni è un gioco per soli 2 giocatori, che si sfideranno per ottenere il maggior prestigio, senza però innescare una guerra nucleare.
Rivivendo eventi chiave di quel periodo storico, sarà possibile apprendere giocando, senza troppo sforzo.
“13 GIORNI è un gioco estremamente tattico, dalle molteplici sfaccettature e dalle diverse chiavi di lettura.
Siamo di fronte ad un gioco di maggioranze molto stretto. Ogni errore può rivelarsi fatale.
Il gioco richiede un po’ di bluff per non far capire i propri piani all’avversario.
L’ambientazione c’è e non è troppo invadente, quindi anche per coloro che non amano la storia questo gioco è accessibile.
Molto interessante il meccanismo del DEFCON che obbliga l’avversario a trovare un equilibrio, se spinge troppo innesca la guerra nucleare, al contrario se spinge troppo poco perde per la supremazia dell’avversario.” – Stefano Stievano
Qui troverete la nostra recensione completa.
Sono molti i motivi per il quale dovremmo continuare a scoprire il mondo dei giochi da tavolo.
In un mondo sempre più tecnologico ed individuale, il gioco crea una parentesi di svago e divertimento che non ti fa pensare a nient’altro se non a divertirsi e magari vincere la partita.
Inoltre questo tipo di passatempo stimola il bambino (e non solo) alla collaborazione e alla competitività ma soprattutto insegna anche a perdere.
In questo preciso periodo storico è difficile perdere. Ci chiedono sempre di essere i migliori, di non sbagliare mai, di essere impeccabili…abbiamo perso un po’ la capacità di affrontare una sconfitta. Certo perdere ad un gioco da tavolo non ci insegnerà come affrontare una forte delusione nella vita reale ma ci può allenare ad affrontarla, soprattutto se si inizia da piccoli.
Come abbiamo visto, ci sono tantissimi tipi di giochi, quelli citati in questo articolo sono solo la punta di un enorme iceberg che resiste ed affascina sempre più persone.
Spero con questo articolo di avervi incuriosito, se vi siete appena approcciati a questo bellissimo mondo, di avervi dato qualche spunto di riflessione e qualche idea su un gioco che potrebbe fare al caso vostro.
Se siete curiosi di conoscere ancor meglio tutti i dati relativi al boom del settore ludico andate a leggere l’articolo pubblicato su idealo magazine.
Buon Gioco a tutti!