HeroQuest è tornato in grande spolvero, aldilà dell’effetto nostalgia esaminiamo tutte le differenze con il gioco originale.
Era un natale dei primissimi anni 90, quando chiesi a “Babbo Natale” un gioco che dallo spot TV sembrava letteralmente fantastico!
Ricordo ancora la felicità quando scartando il pacco lo trovai sotto l’albero, un ricordo nitido, così tanto emozionante da imprimersi permanentemente nella mia mente.
Che dire, Heroquest è stato il sogno di ogni bambino nato negli anni 80, la possibilità di avvicinarsi al gioco da tavolo in una modalità tutta nuova rispetto ai classici per famiglie a cui la TV commerciale ci aveva abituato (Monopoly, Risiko, alla fine siamo quasi partiti tutti da lì!)
Mi ricordo ancora gli interi pomeriggi con Mauro e Giuseppe, i miei amici d’infanzia, e l’entusiasmo con cui affrontavamo missione dopo missione, completamente estasiati.
Inutile nasconderci che per quasi tutta la mia generazione Heroquest è una pietra miliare, e come tale per alcuni è qualcosa di sacro da non toccare, per altri invece un un ricordo da riconquistare.
Ecco perchè quando Harbro ha sfruttato il tanto in voga “Marketing della Nostalgia” con un remake della versione originale, con tanto di clamorosa campagna di Crowfunding, la fan base si è divisa tra chi non accettava un remake troppo simile all’originale e chi invece esultava perchè finalmente non doveva più svenarsi nei mercatini online, per accaparrarsi una copia di questa ambita reliquia.
Ovviamente inutile dirvi che io sono riuscire a preservare in maniera intatta la copia di quel fantastico natale, ma altrettanto non faccio mistero del fatto che non ho resistito a questa nuova versione che è entrata a far parte a pieno diritto della mia collezione.
In questo Articolo, vorrei proporvi un semplice “trova le differenze” tra le due versioni, concentrandomi su quelle estetiche e commentando, piuttosto che sugli affinamenti naturali del regolamento:
Dimensioni del Tabellone
Partiamo con una delle prime modifiche semplici, riguardo alle dimensioni di Tabellone caselle e Tiles.
Come potete vedere ci troviamo di fronte ad una dimensione diversa (più grande il tabellone del nuovo), che francamente apprezzo anche se non sposta molto nella decisione d’acquisto.
Arredamento
Beh! Qui siamo passati da un’arredamento composto da Plastica + Cartone ad un arredamento solo Plastica.
La bilancia di questa scelta su alcuni aspetti protende per la vecchia scelta (IMHO), sicuramente più delicato e più resistente, che però ha quel pizzico di colore che si addice di più a chi come me non sa dipingere le miniature 😅
Forse l’unica cosa che apprezzo realmente, sono le nuove porte, decisamente molto molto molto più belle e pratiche rispetto alla versione originali
Miniature
Cambiano un po’ le miniature, non solo nel tipo di plastica utilizzato, negli stampi e dettagli ma anche un po’ nella tipologia.
Spariscono i Fimir 😢 probabilmente per questioni legate alle licenze GW ma fanno la comparsa dei fantastici Abominio, non escludo che nel mio caso utilizzerò un po’ di “houserules” per far si che coesistano le due miniature visto che le posseggo.
Le Carte
Belle, molto belle le nuove, Belle bellissime le vecchie (che forse preferisco nello stile).
La nuove carte sembrano decisamente più delicate rispetto a quelle vecchie (le mie dopo 30 anni sono pressoché perfette), però contengono decisamente più carte rispetto a quelle della vecchia edizione. Esistono gli incantesimi del Terrore (utilizzabili dal master in alcune particolari missioni) e qualche artefatto in più.
La forza dei Mostri
Che dire, era una houserules che utilizzavo già dopo le prime run complete da bambino, il gioco era spesso sbilanciato verso gli eroi che sfidavano mostri con 1 solo punto vita, quindi talvolta rendevo (da master) un po’ più avvincenti gli scontri dotando i fimir di 2 punti vita e il gargoyle di 3 punti vita.
Alle fine in questa edizione è stato deciso di fare dei graditissimi aggiustamenti sia sui punti vita che sui dadi attacco difesa (piccolo aggiustamenti) che qui vediamo riassunti della tabellone del master.
Conclusioni
Che dire, sicuramente sono molto più che soddisfatto di questa nuova edizione targata Hasbro. Il prezzo corretto per questo gioco è più vicino ai 100 che ai 140/150 di listino, ma spero indubbiamente che il gioco venga supportato in futuro anche con uscite “inedite” anche se mi basterà accaparrarmi le tanto bramate espansioni remake che non ho mai posseduto nella mia infanzia.
Vale la pena acquistare se si ha la vecchia versione? Dipende! Sicuramente si per collezionismo, sicuramente si se si vuole dar seguito anche ai successivi acquisti e non si è in possesso delle vecchie espansioni, ma per una partica casuale e estemporanea forse non ne vale la pena.
Consigliato invece a tutti quelli che non hanno avuto la fortuna di possederlo anni fa, e a tutti quelli che vogliono approcciarsi ad un gioco di miniature, veloce, semplice e adatto veramente a tutti (trovo che l’indicazione 14+ sia veramente poco corrispondente alla realtà).
[…] Clicca qui per leggere la recensione completa. […]
[…] Tutto il materiale è in linea con quanto visto nella scatola base che abbiamo recensito qualche mese fa […]
[…] Clicca qui per leggere la recensione completa. […]
[…] Cliccando qui troverai la recensione del gioco base. […]