Il gioco astratto vincitore dello Spiel des Jahres 2018 che tanto ha fatto parlare di sé.
Intro
Il gioco di cui vi parlerò oggi è Azul, gioco per 2-4 giocatori ideato da Michael Kiesling, edito da PlanB e distribuito in Italia dalla Ghenos Games, vincitore del prestigioso premio Spiel des Jahres 2018.
Premetto di amare gli astratti e di essere così German che al posto del cuore batte un cubetto (che gli amici American non se ne abbiano a male), per cui questa recensione sarà chiaramente di parte.
Vorrei spendere qualche parola per l’autore (anche se di parole ne dovremmo spendere molte di più). Michael Kiesling è un sessantenne tedesco estremamente prolifico il cui nome è stato spesso associato con il mostro sacro dei german Wolfgang Kramer (ma di lui parleremo un’altra volta). Kiesling ha ideato la cosiddetta trilogia della maschera (Tikal, Mexica e Cuzco ex Java), giochi così attuali da farne una riedizione, I palazzo di Carrara, Coal Baron e ancora il poco noto in Italia Heaven & ale. Il target di gioco dell’autore non sono cinghiali, ma piuttosto giochi dalle regole semplici (che rendono I giochi facili da spiegare e da intavolare) ma profondi. La sua poliedricità gli ha fatto creare dei veri e propri capolavori che hanno segnato il panorama ludico internazionale (se non si fosse capito sono una sua fan).
Ve lo ricordate il film degli anni 40 “Arsenico e vecchi merletti” dove le simpatiche nonnine che ricamavano avvelenavano i loro ospiti con un mix di veleni? Bene, questo è Azul: un astratto (gli amanti dell’ambientazione ne stiano alla larga), dalla componentistica eccellente, che consente di giocare con velenosa rilassatezza.
Lo scopo del gioco è piazzare le meravigliose tesserine colorate sulla propria plancia in modo da ottenere più punti possibile e sbaragliare gli avversari a suon di azulejos.
Il gioco si propone per un target familiare, ma i giocatori esperti potranno farne un capolavoro di cattiveria e crearsi tanti nuovi nemici al tavolo da gioco.
Nella scatola
9 vassoi porta tesserine che verranno usati a seconda del numero di giocatori.
100 tesserine, 20 di ciascuno dei 5 colori previsti dal gioco. L’ho già detto che sono meravigliose?
4 plance personali fronte retro (per la versione classica e avanzata).
1 tessera primo giocatore.
4 segnapunti neri: cubetti in legno che serviranno a indicare i punti sul proprio tracciato personale.
1 sacchetto di stoffa dive inserire le tesserine colorate.
I componenti sono ottimi, eccellente la qualità dei vassoi, delle plance e delle tesserine che conferiscono estremo piacere al tatto e alla vista essendo amabilmente decorate.
Gameplay
A seconda del numero di giocatori si piazzano al centro del tavolo a formare un cerchio un numero di vassoi pari al doppio dei giocatori più 1. Su ogni vassoio si posizionano 4 tesserine casuali estratte dal sacchetto. La tessera 1 giocatore va messo al centro dei cerchi. Ogni giocatore prende una plancia e un cubetto segnapunti.
A questo punto il gioco ha inizio: giocatore, al proprio turno, deve selezionare uno dei vassoi e prelevare tutte le tessere del colore prescelto, spostando quelle residue al centro del tavolo. Appena ci saranno tessere al centro, un giocatore potrà scegliere se prelevare tutte le tessere dello stesso colore da un vassoio o dal centro; il primo a farlo prenderà la tessera primo giocatore e la posizionerà sulla propria plancia acquisendo una penalità.
Le tessere prelevate devono essere piazzate tutte in una linea nel riquadro in basso a sinistra della propria scheda, tenendo conto che in ogni linea ci possono stare solo tessere di un unico colore. Se si prelevano più tessere di quelle che possono essere alloggiate nella riga prescelta, le residue vanno messe in basso nella riga degli scarti conferendo penalità a fine turno.
Una volta che sono state prelevate e posizionate tutte le tessere dai vassoi e dal centro, si procede a trasferire per ogni riga della griglia di sinistra completata, una delle tessere nello spazio libero corrispondente della griglia a destra (muro). Così facendo si ottengono punti, calcolati sulla base del numero di tesserine nella medesima riga o colonna a quella piazzata: un punto per ogni tesserina presente nella riga e nella colonna della tesserina appena piazzata; inoltre si sottraggono i punti negativi di tutte le tessere piazzate nella riga in basso.
La partita termina quando un giocatore completa almeno una riga orizzontale ottenendo punti bonus per il riempimento di ogni riga orizzontale (2 punti), verticale (7 punti) e per aver riempito i 5 spazi di un colore (10 punti per ogni colore).
Ora molti si chiederanno: “tutto qui?”. Beh, direi si e no. Le regole si, sono finite: semplici e lineari, si spiegano in pochi minuti. Il gioco è un’altra storia.
I giocatori occasionali o alle prime armi tenderanno a prendere le grandi occasioni: più tessere dello stesso colore raggruppate insieme per riempire velocemente le righe di sinistra.
I giocatori più audaci capiranno ben presto che posizionare le tessere sul muro in modo raggruppato consentirà di fare più punti e tenderanno a coltivare il proprio orticello.
I giocatori più scafati intuiranno che oltre a guardare la propria plancia, regalare dei malus all’avversario (facendogli prendere tessere che non può posizionare, in quanto sul muro quella riga contiene già quel colore) è cosa buona e giusta.
Man mano che si va avanti la situazione si complica e si può incappare nella paralisi da analisi dei giocatori più pensatori.
Considerazioni finali
Azul si presenta estremamente bene, sia in termini di materiali che di linearità del gioco che si presta per un pubblico ampio.
Se vi sono piaciuto giochi del tipo Einfach Genial, Sagrada o Dragon Castle, Azul potrebbe fare per voi. Il gioco non è per nulla banale, è profondamente tattico e si presta a svariate possibili cattiverie.
Il gioco è stato accolto con estremo favore dei più, nessuno delle persone con cui ho giocato ha davvero storto il naso (a parte gli accaniti dell’ambientazione) e per lo più i giocatori si sono dimostrati entusiasti.
Ilo gioco scala bene dai due ai quattro giocatori;. Per quanto riguarda la longevità avendo una doppia plancia con schema libero non vedo grossi problemi in merito.
Per cui non mi resta che consigliarvi l’acquisto e augurarvi Buon Gioco.
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