Recensione Smash Up, semplicemente una figata pazzesca!

Alleanze improbabili per un unico obiettivo: conquistare l’universo.

Divertente, strategico, paradossale, ironico, cattivo. Questo e molto di più è Smash Up, gioco di carte creato da Paul Peterson e distribuito in Italia da Uplay.

Lo scopo del gioco è tanto semplice quanto ambizioso: conquistare l’universo! Sta all’abilità, e anche alla fortuna, dei giocatori stabilire quale sarà la fazione, anzi, le fazioni dominanti. Pirati, Spiriti del bosco, Ninja, Zombie, Dinosauri, Robot, Stregoni e Alieni hanno un fine comune, il dominio assoluto. Ma sanno anche che da soli non potrebbero andare lontano, quindi hanno bisogno di alleati.

Smash Up si spiega in due minuti e le dinamiche di gioco sono abbastanza semplici. Meno facile è acquisire dimestichezza con le carte e, soprattutto, con le combo che possono generare. Le prime partite possono risultare un po’ più lunghe dei 45 minuti indicati sulla scatola, perché i giocatori inevitabilmente sono chiamati a leggere le varie carte e a capirne le potenzialità. Diventa molto più fluido dopo le prime 2-3 partite.

Uno dei punti di forza di Smash Up sono sicuramente le illustrazioni che caratterizzano le carte, colorate, ironiche quanto basta, perfettamente coerenti con lo spirito del gioco.

Per ogni fazione c’è un mazzo da 20 carte. Il giocatore mischia i mazzi di due fazioni, così da guidare, ad esempio, dinosauri alieni, zombie ninja, gnomi pirata e così via. Ogni fazione ha una caratteristica particolare: dalla forza dirompente dei dinosauri alla sagacia dei ninja, passando per la furbizia degli spiriti del bosco e la magia degli stregoni. In ogni mazzo dei giocatori ci sono due tipologie di carte: seguace, diversi personaggi che hanno diversi punti forza, e azione. Può essere giocata, in ciascun turno, una sola carta per ogni tipo, a meno che non vengano utilizzate abilità che permattano un utilizzo extra di un seguace o un’azione. Esostono poi le carte base, ciascuna con una propria caratteristica, di cui le fazioni si contendono la distruzione per avere punti vittoria. A seconda di quanti seguaci, e dunque quanto punti forza un giocatore ha su una base distrutta, si assegnano i punti, che variano di carta in carta. Vince chi ottiene per primo 15 punti.

Regole semplicissime che però spesso devono essere ridiscusse per decretare se una determinata combo, che può essere devastante, sia legale o meno. In questo caso però un paragrafo del regolamento fruga ogni dubbio: “le carte hanno sempre ragione” anche se contraddicono le regole. Gli otto mazzi che si combinano tra loro conferiscono una discreta longevità al gioco, che è aumentata ulteriormente dalle diverse espansioni già sul mercato, le quali possono permettere anche di giocare in più di quattro persone.

In conclusione Smash Up è un gioco semplice ma tutt’altro che banale. Veloce da spiegare. Pur essendo un gioco di carte, riesce comunque a creare un’ambientazione molto forte. L’interazione è continua, così come i colpi di scena, che sono “all’ordine del minuto”.

Smash Up mette veramente d’accordo tutti, dai giocatori navigati ai novizi, dagli amanti della strategia a caciaroni.

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Luigi Erbetta

Tipico esemplare di homo ludens. Divoratore di fumetti di Batman, ama costruire oggetti con mattoncini colorati. Il suo habitat naturale è un soggiorno con divano spazioso e uno stereo che spara un album dei Pearl Jam. Tendenzialmente pacifico, può diventare aggressivo se seduto attorno a un tavolo da gioco. Ha vissuto la sua prima era ludica con Hero Quest, L'Isola di Fuoco e Battle Master. Dopo un lungo letargo è tornato in attività, risvegliato da un Bang! Da lì è cominciata la degenerazione tutt'ora in corso. Il suo obiettivo per il futuro prossimo è insegnare al cane a giocare a Dixit. Fino ad oggi non ha avuto molto successo.

3 risposte a “Recensione Smash Up, semplicemente una figata pazzesca!”

  1. Recensione Smash Up, semplicemente una figata pazzesca! | Luigi Erbetta ha detto:

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