Predoni di Scizia: un gioco in cui piazzamento dopo piazzamento accresceremo il nostro popolo fino a riuscire a dominare tutti gli altri.
EDITORE:
Fever Games
GIOCATORI:
Da 1 a 4
DURATA:
Dai 40 agli 80 minuti
AMBIENTAZIONE:
In Predoni di Scizia si viene trasportati indietro di molti secoli: Greci, Persiani e Assiri sembrano dominare il mondo, ma noi siamo pronti a cambiare le cose. In sella a poderosi destrieri e con al nostro servizio maestose aquile, ci prepariamo a portare il caos e ribaltare l’ordine mondiale, diventando il popolo più forte e potente. Siamo i leggendari guerrieri di Scizia e nessuno riuscirà a fermare la nostra avanzata.
PREPARAZIONE:
Sul tabellone sono rappresentati i cinque territori in cui ci muoveremo, il primo che incontriamo è il nostro villaggio, la base da cui partire per crescere.
Lo prepariamo piazzando lavoratori blu, già attivi ad occupare lo spazio dell’accampamento, della tenda dell’assemblea e del mercato.
Peschiamo casualmente due tessere missione e le posizioniamo a faccia in su, completare le missioni sarà un modo per ottenere prestigio nel corso della nostra avventura.
Ora passiamo a preparare gli altri luoghi: Cimmeria, Assiria, Persia e Grecia, dove andiamo a mettere altre tessere missione, questa volta a faccia in giù e sopra di esse il numero di risorse e lavoratori indicati.
La scelta è casuale quindi si mettono i token oro, carri, bestiame ed equipaggiamento nel sacchetto e se ne pescano fino ad aver riempito tutti gli spazi. Le risorse rimanenti costituiscono la riserva generale e si posizionano accanto al tabellone, insieme alle monete, i kumis, le provviste, le ferite e i dadi. Questi ci serviranno per fortificarci, ingrandirci e per gli scontri.
Andiamo a preparare i mazzi, prima mescoliamo quello degli animali, in cui troviamo aquile e cavalli, i migliori alleati per un popolo di guerrieri, ne giriamo tre a formare l’offerta disponibile.
Passiamo al mazzo delle truppe, da qui avremo la possibilità di assoldare nuovi soldati, ne peschiamo il numero dei giocatori più uno e li accoppiamo ognuno con un eroe casuale.
Gli eroi sono i leader che guideranno l’esercito, hanno ognuno abilità speciali che influenzeranno le strategie di conquista, come la possibilità di ottenere risorse, curare la truppa o reclutare velocemente nuovi membri.
I giocatori sceglieranno a turno la coppia di partenza con cui iniziare, che va posizionata subito sulla propria plancia, quindi già pronta all’azione. In aggiunta si distribuiscono altre cinque carte truppe a ciascuno e tra queste se ne scelgono tre a comporre la mano di partenza, insieme ad un lavoratore blu, tre monete e una provvista.
La base per iniziare a pianificare la conquista è ormai pronta, non resta che posizionare i segnalini punteggio all’inizio del tracciato e…
SI PARTE CON LA SFIDA:
Ad ogni turno si dovrà scegliere un’azione tra lavorare nel proprio villaggio, per aumentare le proprie risorse, oppure partire a razziare gli altri popoli, ma attenzione, per farlo si dovrà essere ben equipaggiati.
Nel primo caso si piazza il proprio meeple su uno spazio libero del villaggio sciita per ottenerne i benefici, si dovrà poi raccoglierne un altro tra quelli già piazzati da aggiungere alla propria mano, ottenendo i benefici anche di quella casella.
Se si vuole addestrare un’aquila ci si deve recare sullo spazio stalla, pagare il costo di due monete e la nuova utile alleata si posiziona sulla parte alta del proprio tabellone, legandosi a chiunque si trovi sullo spazio sottostante. Possono aumentare la forza e dare punteggio, oppure attivare l’abilità del soldato associato, recandosi sullo spazio accampamento.
I cavalli si acquistano nello stesso luogo, pagando un segnalino equipaggiamento, vanno messi nella parte bassa della plancia e saranno utili per aumentare la forza in combattimento e alcuni forniranno anche punteggio.
Nello spazio tenda del villaggio possiamo scambiare un bestiame per ottenere altre risorse oppure possiamo venire qui per reclamare missioni.
Questi due spazi non saranno raggiungibili nei primi turni, perché accessibili solo da lavoratori di rango più elevato, i grigi e i rossi, ottenibili grazie alle razzie.
Sono invece sempre raggiungibili gli altri luoghi, in cui assoldare truppa o curare le ferite, ottenere risorse, attivare abilità di un proprio soldato o dell’eroe, rifornirsi di nuove carte.
Le mosse vanno ben pianificate, muovendosi al meglio e tenendo sempre d’occhio anche quelle dei nemici, cercando di anticiparne e bloccarne la crescita il più possibile.
Razziare è l’altra possibilità a disposizione nel turno, va svolta piazzando il lavoratore in uno degli altri insediamenti, ma si dovrà essere in grado di soddisfarne i requisiti, cioè avere il giusto numero di truppe e pagare le risorse necessarie per affrontare lo scontro.
A questo punto si deve verificare se si ha la forza necessaria per trionfare, sommando l’attacco di tutta la nostra truppa, che possiamo aumentare con un po’ di Kumis, per ognuno, consumato e scartato si aumenterà di uno la forza di attacco. Non c’è niente di meglio del latte fermentato di giumenta per rinvigorire i soldati!
Per completare la razzia tiriamo i dadi indicati e aggiungiamo il valore ottenuto, se la somma della forza è sufficiente, la razzia ha successo, registriamo i punti ottenuti sul tracciato e raccogliamo il bottino di guerra, cioè le risorse e il lavoratore che si trova nello spazio conquistato. La tessera missione corrispondente viene rivelata.
I dadi, oltre ad aggiungere punti di forza, indicano anche quante ferite abbiamo subito in battaglia e possiamo distribuirli a piacere tra i soldati. Nel caso che qualcuno riporti un numero di ferite superiori alla forza, questo deve essere eliminato, eventuali animali associati rimangono dove sono e passeranno al soldato che rimpiazzerà quello sconfitto.
Razziare è la parte più importante del nostro lavoro, dovremo valutare bene quando e chi razziare.
La grandezza e ricchezza dei popoli è crescente, i primi che incontriamo sono facili da sottomettere, ma il prestigio che otterremo non sarà così grande, via via che si prosegue con la difficoltà di conquista aumentano anche i benefici da ottenere.
Sta a noi capire quando essere prudenti e quando invece osare, rischiando il tutto per tutto, ma si sa la fortuna aiuta gli audaci.
La partita continua con questo ritmo, fino a quando non saranno rimasti solo due villaggi da razziare o due missioni da completare, dopodiché si svolge un ultimo turno prima di controllare chi ha guadagnato il titolo di più grande predone di Scizia.
IL BELLO DEL GIOCO:
Sta nel coinvolgente studio delle proprie mosse e nella scelta del giusto schieramento di truppe, per riuscire ad elaborare la strategia più efficace.
VINCE LA PARTITA:
Chi alla fine delle razzie conquisterà il bottino maggiore, ovvero chi avrà più punti, sommando quelli del tracciato, il valore delle carte, delle tessere e delle risorse razziate.
LE NOSTRE IDEE SUL GIOCO:
Predoni di Scizia riesce a racchiudere in una piccola scatola compatta e ben organizzata una gran ricchezza di materiali, i token sono funzionali e non particolarmente evocativi, ma molto artistiche e d’effetto sono sia le carte che il tabellone.
I personaggi non hanno solo speciali e uniche abilità in combattimento e in accampamento, ma sono anche tutti rappresentati diversamente e in modo eccellente, è impossibile non perdersi ad ammirare ogni membro della truppa. Essendo tutti diversi offrono tante possibilità strategiche, rendendo le partite sempre diverse e stimolandoci a sperimentare ogni volta nuovi modi di ottenere il trionfo, così da poter vivere sempre esperienze di gioco nuove.
Anche gli animali sono differenziati per distinguere le varie abilità che intervengono in combattimento o in accampamento.
Il tabellone è l’altro elemento notevole, grande e ricco di particolari, l’unica pecca forse sta in alcuni simboli, provviste e carri, essendo piccoli e molto simili, possono confondersi tra loro, forse variando un po’ i colori o la forma si sarebbe evitata confusione.
Ma questo è davvero un dettaglio trascurabile per un gioco così appassionante e coinvolgente, Predoni di Scizia vi farà vivere intense battaglie, che premieranno lo stratega più abile ed audace.
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