La fiaba con protagonisti i topini più coraggiosi al mondo torna nelle case dei giocatori.
Dopo anni e anni di “fuori produzione”, finalmente è tornato disponibile nei negozi Mice and Mystics, grazie ad una nuova edizione a cura di Asmodee.
Se possedete già la precedente edizione non preoccupatevi: a livello di contenuto non c’è nessuna differenza, né nel numero dei componenti né nella loro (ottima) qualità. Ciò che cambia rispetto alla precedente edizione è solamente la traduzione, rivista fin da zero e che va a limare alcune imprecisioni del precedente lavoro.
Visto che ci troviamo di fronte lo stesso identico gioco che abbiamo imparato ad amare nel corso degli anni, non ci resta che spiegare a chi non lo conoscesse il perché Collin e gli altri piccoli topi sono diventati così famosi nel panorama dei giochi da tavolo.
Il gioco è un dungeon crawler cooperativo da 1 a 4 giocatori, dove i nostri eroi dovranno prendere il controllo di quattro topi e muoverli all’interno di una mappa componibile e differente a seconda del capitolo che state svolgendo, cercando di portare a termine un obiettivo predeterminato. Da questa premessa potete capire quanto sia importante la componente narrativa all’interno del gioco, che tuttavia non rinuncia ad un sistema di gioco e combattimento sofisticato, pur nella sua assoluta semplicità.
Nonostante finora abbiamo parlato di topi, la storia inizia all’interno del regno degli uomini, con una classica ambientazione fantasy medievale: il regno prospera nella pace e il Re decide di sposare l’affascinante Vanestra, che ben presto però rivela le sue vere intenzioni, facendo cadere suo marito in un’incurabile malattia e prendendo le redini dell’intero regno, così da portarlo in guerra contro i territori vicini. Il principe Colin, figlio del Re, raggruppa una manciata di coraggiosi seguaci della corona e cerca di riprendere il controllo del regno. Tuttavia Vanestra scopre il tentativo di ribellione e fa imprigionare il piccolo gruppo. Tra di loro, per fortuna, c’è il mago Maginos, che riesce a far fuggire i nostri eroi dalla cella trasformandoli nei topi che controlleremo durante l’avventura.
Da un punto di vista di struttura di gioco, lo scandire dei turni è regolato da una colonna dell’iniziativa, che viene modificata varie volte durante la partita e che ci dirà quando tocca a noi e quando ai nostri nemici, che si attiveranno autonomamente seguendo una “intelligenza artificiale” descritta dal regolamento. Durante il proprio turno è possibile muoversi e/o svolgere numerosissime azioni, come attaccare i nemici, scattare, cercare nuove armi, esplorare altre stanze, ecc.
Avendo una struttura molto simile ad un gioco di ruolo, anche se estremamente semplificata, sarà possibile giocare uno scenario dopo l’altro seguendo una progressione logica della storia e potenziando i propri eroi con nuove capacità e armi sempre più forti raccolte durante l’avventura. Ovviamente nel vostro team di personaggi avrete ogni classica classe (perdonate il gioco di parole) vista nei gdr, come il condottiero, che è il più equilibrato, il tank, più forte degli altri ma che ha bisogno di continuo supporto, la guaritrice e il mago. Ciascun personaggio è caratterizzato da determinate abilità speciali di partenza, da varie caratteristiche (movimento, attacco, difesa e intelligenza), da un equipaggiamento e da alcune capacità da poter scegliere e che potranno essere attivate con i segnalini formaggio ottenuti durante la partita.
Una menzione speciale va fatta ai dadi utilizzati, che sono personalizzati e dotati di vari simboli e colori a seconda dell’azione che dobbiamo fare. Uno di questi simboli è proprio il formaggio: se lo farete voi in attacco/difesa allora guadagnerete dei segnalini omonimi (che vi serviranno, appunto, ad attivare le capacità che avete scelto ad inizio partita), mentre se sono i nemici a farli allora tali segnalini andranno sulla ruota del formaggio. Ma cosa è la ruota del formaggio? Essenzialmente è il timer della partita. Quando questa si riempirà dovrete avanzare di una casella il segnalino del tempo a disposizione; se quest’ultimo raggiungerà la fine, ciò decreterà la vostra sconfitta.
Insomma, da queste poche righe è pressoché impossibile dare una panoramica più dettagliata di un gioco molto profondo nella sua apparente semplicità. La storia fiabesca permetterà anche ai più piccoli di appassionarsi al racconto, che progredisce con una narrazione incalzante e mai troppo banale. Per questo motivo consigliamo di giocare soprattutto ai genitori con i propri figli, seguendoli passo dopo passo nell’avventura e spiegando con pazienza le regole più ostiche. Ma è assolutamente adatto anche ad un party di giocatori adulti, ammesso che sappiano accettare una storia a tratti bambinesca, solo leggermente più cupa del recente Fiabe di Stoffa, ideato peraltro dallo stesso autore.
Quindi, perché Mice and Mystics è così importante? Perché ha fatto capire l’importanza della narrazione nei giochi da tavolo, non relegandola ad un elemento secondario ma mettendola in primo piano insieme alle meccaniche principale e formando così un connubio perfetto.
Se siete pronti ad immergervi in una storia fantastica, in tutti i sensi, armatevi con il vostro stuzzicadenti e l’elmo a forma di ghianda, perché queste saranno le armi che potrete imbracciare durante l’avventura.
Il regno deve essere salvato, Collin e i suoi amici hanno bisogno di voi!
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