In Sherlock Holmes Consulente Investigativo, i giocatori faranno parte della “Sezione della Polizia Segreta di Baker Street”, sotto la guida di Wiggins, lo storico collaboratore di Sherlock Holmes.
Cari utenti di Houseofgames, bentornati su questa speciale rubrica: chi vi scrive è Andrea di Giochetti e Sfizietti, con un nuovo articolo di “Giochi… a tavola”; la rubrica che vi consiglia quale piatto culinario potete affiancare durante le vostre partite ad un determinato gioco da tavolo. E vi anticipo che, vista la durata del titolo di oggi, ne avrete davvero bisogno…
Tanto tempo fa, nel lontano 1981, uscì un gioco da tavolo che permetta di seguire le orme del buon Sherlock Holmes, nella risoluzione di intricati casi gialli. Qualche anno dopo, grazie alle sue evidenti novità e alla fama crescente dei librogames – tale gioco ha anche vinto uno dei premi più ambiti riguardo i boardgames, lo Spiel des Jahres. Solo qualche anno più tardi, tale titolo viene localizzato in Italia – grazie alla International Team – mentre nel 2013 l’Asterion Press – l’attuale Asmodee – si è occupata di una riedizione di questo gioco.
Ora l’Asmodee ha nuovamente riportato in Italia questo prodotto davvero “unico” nel suo genere: signore e signori, oggi vi presento “Sherlock Holmes: Consulente Investigativo”, il primo titolo (di questa serie, con “I Delitti del Tamigi e Altri Casi”) di Gary Grady, Raymond Edwards, Suzanne Goldberg per 1-8 giocatori, edito in lingua inglese dalla Space Cowboys.
In Sherlock Holmes Consulente Investigativo, i giocatori faranno parte della “Sezione della Polizia Segreta di Baker Street”, sotto la guida di Wiggins, lo storico collaboratore di Sherlock Holmes. Perciò i giocatori percorrereranno le vie di una Londra d’epoca vittoriana, alla ricerca di indizi e di piste da seguire – sulla falsa riga dei classici librogame – per portare alla risoluzione di un caso prima che vi riesca quel gran “genio deduttore” di Sherlock Holmes
Questa scatola contiene dieci casi da risolvere (da “Il Magnate delle Munizioni” a “I Quadri Rubati”): oltre ad essere di difficoltà crescente, essi sono collegati tra loro grazie ai personaggi che possono apparire in diverse storie; senza contare la presenza dei giornali che dovranno essere analizzati attentamente – specie quelli dei relativi ai casi precedenti – per poter risolvere alcune domande contenute nello stesso caso.
I giovani investigatori dovranno, per prima cosa, decidere il caso da giocare; preferibilmente seguendo l’ordine cronologico. Una volta scelto, prepareranno i vari materiali di gioco come segue:
La partita si divide in una serie di turni, ognuno dei quali l’inquirente– confrontandosi anche con gli altri – sceglie la prima pista da seguire, decidendo se esplorare un luogo oppure fare visita ad un personaggio: quindi, il giocatore dichiara cosa ha in mente di fare e – aiutandosi con l’Annuario – ricava il paragrafo che dovrà cercare all’interno del libretto; indicato con un numero e il punto cardinale ( ad es. 33 NE, Nord-Est).
Se tale paragrafo sarà presente, il giocatore leggerà il testo ad alta voce, annotando eventuali indizi e/o riflessioni; se tale paragrafo non è presente, vuol dire che tale pista non servirà per risolvere il caso ed il giocatore sceglierà semplicemente un’altra pista (senza quindi perdere il proprio turno).
Allo stesso modo, l’inquirente di turno può decidere di recarsi da uno degli informatori, il cui elenco è riportato sul retro del Regolamento: tra i nomi di questa lista spiccano dottori, avvocati, giornalisti, archivisti e simili; figure professionali che possono aiutare i giocatori a trovare nuovi dettagli sul caso oppure sapere il passato degli indagati. Inoltre, sarà possibile anche andare da Sherlock Holmes che fornirà qualche consiglio, qualora le indagini abbiano trovato un punto morto. In ogni caso, anche andare dagli informatori varrà per il numero delle piste seguite.
Invece, sarà gratuito consultare l’Annuario, leggere le notizie sui Giornali e rivedere gli appunti presi. È anche possibile rileggere i paragrafi letti in precedenza ed analizzare oggetti già incontrati durante le piste.
Una volta terminata la lettura, l’inquirente di turno passa il suo ruolo al giocatore alla sua sinistra, che diventerà il nuovo inquirente e potrà proporre una nuova pista (anche in base a quello appena raccolto).
I giocatori, in qualsiasi momento, potranno decidere di interrompere le indagini e di andare alla sezione delle “Domande”, tentando di rispondervi con gli indizi raccolti finora. La sezione delle Domande è divisa in due parti: nella Prima Parte ci saranno domande riguardo il caso del libretto (ad es. chi è l’assassino); mentre la Seconda Parte potrà contenere domande su aspetti secondari o elementi contenuti nei Giornali.
Dopo aver dato le risposte, i giocatori potranno leggere la “Soluzione”, che si trova nelle ultime pagine del libretto (con il testo orientato al contrario): questa sezione rivela la soluzione in maniera romanzata e contiene anche il numero di piste che ha seguito Sherlock Holmes.
Invece, la busta che si trova alla fine di ciascun caso contiene la soluzione sintetica del caso, con i relativi punteggi nel caso i giocatori abbiano indovinato la risposta: quindi i giocatori dovranno semplicemente sommare i punti accumulati grazie alle risposte esatte e non sono previsti malus per risposte sbagliate. Inoltre, i giocatori confrontano il loro numero di piste con quelle di Holmes:
Generalmente, Holmes totalizza 100 punti; poiché risponderà correttamente solo alle domande della Prima Sezione: i giocatori, quindi, possono confrontare il proprio punteggio finale con quello di Holmes, per vedere quanto si sono avvicinati al loro maestro o se, addirittura, lo hanno superato!
Cosa ne penso io?
Sherlock Holmes Consulente Investigativo – al momento della sua prima uscita – è stata una grande novità: prendendo spunto dai librogames e dalla loro struttura, questo titolo permette ai giocatori di immergersi completamente nell’universo doyliano; diventano ruoli attivi nell’avanzamento della storia e nella risoluzione del caso; a differenza di chi invece legge i gialli che può al massimo “intuire” cosa sia successo. I giocatori, quindi, hanno piena libertà delle loro azioni e nella scelta delle piste da seguire, anche grazie ad un sistema di regole semplice e immediato (riducibile in “leggi, decidi, rileggi”), ma senza perdere di vista l’obiettivo finale: risolvere il caso ed essere più bravi del noto Sherlock Holmes!
Personalmente, ho sempre odiato la figura di Sherlock Holmes – per me troppo arrogante e spocchioso – preferendo invece il buon Watson, più educato ed umile: questa – ed altre ragioni – mi hanno portato sempre ad evitare il genere giallo, che si parli di film, libri o giochi da tavolo. Nonostante ciò, questo titolo ha un certo “ascendente” su di me: sebbene sia sempre restio ad iniziare un nuovo caso di SHCI, durante il corso della partita mi appassiono alla vicenda a tal punto da non rendermi conto dello scorrere del tempo e di restare “deluso” quando il caso termina. Sarà questo il motivo per cui non mi sono imposto quando il mio compagno ha voluto comprare questa nuova edizione – oltre che a titoli simili – nonostante avessimo già quella vecchia?
Come tutti gli inglesi, anche il nostro Sherlock Holmes consuma spesso tè, rigorosamente alle cinque del pomeriggio, accompagnato ovviamente dagli appositi spuntini. Diventa, quindi, fondamentale mantenere questa ambientazione il più possibile, cosicché anche i giocatori possano avere delle grandi intuizioni come il nostro detective: perciò, oggi vi spiego come si fanno i classici biscotti da tè.
Questa ricetta nasce dall’insieme di due ricette – la versione di GialloZafferano e quella di Benedetta Rossi – alla quale mi sono “permesso” di apporre qualche piccola modifica, per essere più di mio gusto (e spero anche vostro).
Per preparare degli ottimo biscotti, basta seguire questi passaggi:
Con questi deliziosi biscotti ed un buon tè fumante – rigorosamente Earl Grey, come vuole la regola – i nostri cari investigatori potranno fare una pausa e ricaricare le batterie, prima di poter immergersi nuovamente in nuove ipotesi da seguire e indiziati da interrogare.
Bene, anche oggi siamo arrivati alla fine di questo articolo: come sempre, ringrazio tutti voi lettori e lettrici di Houseofgames per il vostro supporto – oltre al buon Daniele che gentilmente mi ospita sempre – e vi ricordo che, se volete, potete fare un salto sul mio blog personale – “Giochetti e Sfizietti” – dove mi occupo anche di altre rubriche, sempre legato al mondo dei boardgames. Ma per ora posso solo dirvi “Bon jeu e bon appetit!”
[…] Carissimi lettori di Giochetti e Sfizietti, oggi tocca a “Giochi… a tavola”, la rubrica in cui recensisco un noto gioco da tavolo, ma senza dimenticare la leccornia che potrete affiancarvi! Come sicuramente saprete, però, tale rubrica si trova esclusivamente su Houseofgames.it: potete quindi andare a cercarlo lì, oppure più semplicemente andare QUI. […]
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