Cari lettori di Houseofgames.it, bentornati su “Giochi… a tavola” – a cura di “Giochetti e Sfizietti” – la rubrica in cui non solo vi racconto e vi spiego un gioco più o meno conosciuto, ma vi consiglio anche qualcosa da mettere sotto i denti, sempre a tema con il gioco trattato!
Circa una quindicina di anni, un certo Tsugumi Ōba entra nel mondo del fumetto giapponese con la sua prima opera: Death Note, ovvero la storia di un ragazzo – Light Yagami – che si imbatte in un quaderno dai macabri poteri (che permette di uccidere chiunque solo scrivendone il nome) e grazie al cuore aspira a diventare il Dio di un nuovo mondo senza più criminali. Dalle mani di quel fortunato mangaka, Death Note divenne un fenomeno mondiale, anche grazie alla serie animata e ai successivi adattamenti, tra cui un “disastroso” film su Netflix.
E come spesso accade che una serie animata o un videogioco diventi spunto per un nuovo boardgame, anche l’autore di questo titolo, immagino, abbia voluto ricreare tale atmosfera “intrigante” nella sua creazione: perciò, signore e signori, vi presento “Death Note Investigation Card Game” (o DeathNote ICG), un gioco per 4-8 giocatori di Giacomo Santopietro, edito dalla casa editrice torinese Trofè.
In DeathNote ICG, ogni giocatore ricopre uno degli otto personaggi presenti in Death Note (tra cui anche Soichiro, il padre di Light) e, in base alla carta Ruolo che si riceve, ognuno deve completare la propria missione. Infatti, il giocatore può essere:
Questo gioco – come ci si può aspettare – prende diversi spunti dalla serie animata, come l’utilizzo di personaggi della serie oppure la meccanica del Deathnote (che vedremo avanti), ma non ricalca per nulla gli eventi della trama originale: anche perché, se fosse così, sappiamo tutti che Light è Kira ed la partita finirebbe subito!
Per chi vuole “entrare” nel mondo di Death Note, deve seguire queste semplici “regole”
Nella modalità Light, la partita è composta da turni, ognuno dei quali si divide in quattro fasi: Fase delle Indagini, Fase dell’Arresto, Fase del DeathNote e Fase di Fine Turno.
Fase delle Indagini
Partendo dal giocatore con la carta Posizione sul lato rosso – e poi in senso orario – ogni giocatore deve scegliere un altro giocatore da “Indagare”: tale persona dovrà coprire due carte Indizio/Identità (ex. Misa Amane) che NON corrisponde a quella che possiede; se così facendo coprirebbe la sua carta Identità, allora tale giocatore coprirà invece una sola carta Indizio/Ruolo (ex. Investigatore) che NON corrisponde a quella che possiede (ex. Investigatore); se anche così coprirebbe la sua carta Ruolo, allora non fa nulla. Fatta l’indagine, il turno passa al giocatore successivo in senso orario e si continua finché tutti non abbiano fatto la proprio Indagine.
Fase dell’Arresto
Quando tutti avranno indagato, il giocatore con la carta Posizione rossa dirà che il giocatore con il Ruolo “L” – se vuole e se ha capito chi è – può tentare di arrestare il giocatore “Kira”. Perciò, se il giocatore “L” vuole tentare di indovinare, deve rivelare la sua carta Ruolo e scegliere un altro giocatore, che verrà arrestato. In questo modo la partita termina e il giocatore arrestato rivela la propria carta e determinerà chi ha vinto e chi ha perso.
Se invece nessun giocatore si rivela come “L”, si attende qualche secondo e si passa alla fase successiva.
Fase Deathnote
A questo punto, tutti i giocatori devono chiudere gli occhi, mentre il giocatore con la carta Posizione sul lato rosso conta lentamente fino ad otto: durante questo tempo, il giocatore “Kira” (e solo lui) riapre gli occhi e silenziosamente decide dove posizionare i due segnalini sulla plancia , a indicare la coppia carta Identità/Carta Posizione (ex Light/Numero 5).
Al termine del conteggio, tutti i giocatori riaprono gli occhi e guardano sulla plancia: il giocatore che possiede la carta Posizione indicata sulla plancia deve dichiarare se possiede la carta Identità indicata sulla plancia; se così fosse, tale giocatore verrebbe eliminato dal gioco (e non potrà compiere più azioni per il resto della partita) e dovrebbe scoprire la propria carta Ruolo. Se in questo modo, venisse eliminato “L”, la partita terminerebbe immediatamente, in caso contrario se viene eliminato un altro ruolo OPPURE non c’è corrispondenza tra carta Ruolo e carta Posizione, la partita procede normalmente con la quarta fase.
Fase di Fine Turno
Terminata anche la fase Deathnote, il giocatore con la carta Posizione sul lato rosso la gira sul lato grigio; mentre il giocatore successivo – in senso orario – gira la propria carta Posizione sul lato rosso: in questo modo, si inizia un nuovo turno, con un nuovo primo giocatore.
La partita continua – non ci sono un numero di turni prestabiliti – finché non si verifica una di queste condizioni:
La modalità Kira – rispetto a quella appena descritta – cambia solo in due aspetti: il fatto che, durante il setup, i giocatori terranno in mano tutte le proprie carte Indizio (invece che scoperte) E la fase delle Indagini.
Fase delle Indagini (modalità Kira)
Partendo dal giocatore con la carta Posizione sul lato rosso – e poi in senso orario – ogni giocatore deve scegliere un altro giocatore da “Indagare”: tale persona dovrà (se può) giocare scoperte tre carte Indizio di fronte a se – due carte Indizio-Identità e una carta Indizio-Ruolo OPPURE due carte Indizio-Ruolo e una carta Indizio-Identità – in modo che almeno una delle tre carte giocate corrisponde alla propria carta Ruolo o Identità. Tuttavia l’indagato, prima di giocare le tre carte, deve riprendere in mano due carte Indizio rivelate precedentemente (ad eccezione della prima volta da “indagato”, dato che non ha carte di fronte a se).
Inoltre, esiste una regola opzionale, applicabile ad entrambe le modalità, che offre un’abilità speciale al Ruolo “X-Kira”: infatti, il giocatore “X-Kira” può – dopo aver indagato – rivelare il suo Ruolo, lasciandolo scoperto per il resto della partita. Dal prossimo turno in poi, tale giocatore avrà gli “occhi dello Shinigami”: il giocatore “X-Kira” può guardare la carta Identità del giocatore che ha appena indagato.
Tuttavia se un giocatore – nel proprio turno e prima del turno di “X-Kira” – rinuncia ad Indagare e decide invece di “Pedinare”, X-Kira non potrà usare la propria abilità e guardare la carta di chi indagherà.
Cosa ne penso io?
Quando mi ritrovo un gioco da tavolo ispirato a film, serie animate o simili, ho sempre il timore che sia solo un pretesto per accalappiare eventuali fan, diventando un “tutto fanservice e poco gioco”. Con questo titolo, però, ciò non accade: DeathNote ICG è un ottimo titolo, un “buon fanservice e molto gioco” che davvero spinge i giocatori ad andare alla ricerca di Kira e del secondo Kira, mentre quest’ultimi devono evitare di fare passi falsi, altrimenti la sconfitta sarà imminente.
Semplice da imparare ed un po’ più difficile da padroneggiare (anch’io consiglio di iniziare dalla modalità Light), DeathNote ICG prende spunto da titoli come Lupus in Tabula e Avalon, dove bluff e gioco di squadra sono elementi fondamentali: infatti, molte partite si concludono con la vittoria di Kira se gli Investigatori perdono tempo ad Indagarsi a vicenda – del tipo “io ti indago perché tu prima hai indagato me” – così Kira avrà vita dura se si opporrà al suo collega “X Kira”, sempre che ci sia.
DeathNote ICD ha – ed è comprensibile, visto che ha qualche annetto – il problema del numero dei giocatori: è possibile giocarvi fino ad un massimo di otto e – soprattutto negli ultimi tempi – i party games a volte arrivano anche a cento giocatori. Il consiglio che voglio darvi – per metterlo in tavola – è organizzare una serata apposita, magari una cena a tema DeathNote, in cui potete invitare solo una schiera di vostri amici fidati e amanti della serie. Così, dopo aver mangiato il dolce – il “dolce” di questo articolo, ovviamente – potete finire in bellezza la serata.
Purtroppo – per ragioni di game design – manca completamente Ryuk, lo shinigami che è sempre in compagnia di Light, “dio della morte” e vero proprietario del Deathnote. Perciò, per rimediare a questa “mancanza”, ho pensato di realizzare una ricetta che di sicuro gli possa far piacere: una classica torta di mele, frutto di cui Ryuk ne è totalmente assuefatto.
La ricetta di oggi non è stata ripresa da Giallozafferano o da siti simili, ma è di mia nonna: la mangiavo molto spesso quando ero bambino, una torta tanto tradizionale, quanto buona. Non avevo la ricetta scritta di suo pugno ma, grazie a mamma e ad una vecchia amica di nonna, abbiamo raccolto tutti i pezzi e sono riuscito a riscriverla.
Per preparare questa torta tradizionale, basta seguire i passi di questa ricetta:
Come dicevo prima, grazie a questa classica torta alle mele, aggiungerete quel che mancava in Deathnote ICG: non importa che voi siate in Giappone o in Italia, ma il profumo farà da richiamo a quel famoso shinigami così ghiotto di mele, e potrebbe chiedervi di dargliene una fetta, magari in cambio del proprio Deathnote. Che poi questo sia un bene o un male, dipende solo da voi…
Siamo ormai giunti alla fine di questo articolo: come sempre, voglio ringraziarvi per tutto il supporto che date, sia alla pagina Houseofgames.it – che ringrazio per l’ospitalità – sia al personale blog di boardgames “Giochetti e Sfizietti” (https://giochettiesfizietti.wordpress.com/). Detto ciò, non mi resta che salutarvi: ci vediamo la prossima volta, sempre con un golosissimo articolo di questa rubrica. “Bon jeu et bon appétit!”
[…] Cari lettori di Giochetti e Sfizietti, l’articolo di oggi non lo troverete qui: come saprete, da tempo collaboro con Houseofgames.it, grazie alla personale rubrica “Giochi… a tavola”, dove non solo mi metto al tavolo, ma mi metto anche ai fornelli solo per voi! Come trovare questa nuova uscita? Basta cercarlo sulla pagina di Houseofgames, oppure direttamente QUI. […]
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