Game Night di Magic the Gathering: la Recensione

Un nuovo prodotto di Magic the Gathering dedicato al casual multiplayer, rivolto principalmente ai giocatori alle prime armi. Tra carte inedite e piacevoli ristampe.

Il 16 Novembre 2018 la Wizard ha rilasciato il Game Night di Magic the Gathering. Concepito con lo scopo di giocare in casual multiplayer, Il box set è composto da cinque mazzi da 60 carte ciascuno. I mazzi in questione sono di un livello principiante, proprio come i Planeswalker Decks. Sono rivolti ad un pubblico di giocatori alle prime armi, che vogliono affrontare i formati: Standard, Modern e gli svariati multiplayer. C’è da specificare che le ristampe non presenti in Standard non possono essere giocate nel formato. Lo stesso vale per le cinque rare mitiche inedite, che possiamo contraddistingue grazie al simbolo d’espansione a forma di pentagono. Ovviamente, queste carte sono pensate per dare il meglio di sé in multiplayer.

Inoltre, nell’offerta sono presenti:

  • 5 segnalini vita Spindown;
  • 5 contatori dei punti vita;
  • 20 segnalini +1/+1;
  • 15 token a doppia faccia;
  • 5 carte riassuntive delle regole;
  • 1 manuale di gioco.

Diamo un’occhiata ai cinque deck proposti.

Il White Deck mescola meccaniche degli archetipi: White Weenie, Knight Tribal e Life. Lo scopo di questo mono-bianco è quello di annichilire gli avversari partendo con creature veloci, che con il passare dei turni diventano sempre più solide. Mi colpisce vedere la triplice copia del Trombettiere della Milizia, che rende possibile ricercare creature weenie. Tra le creature interessanti possiamo notare: Mentore degli Umili (che ormai sta diventando un must per pescare nei deck bianchi o con pedine e creaturine), Cavaliera Impavida (per potenziare i cavalieri, in late game diventa fastidiosa per gli avversari) e Maresciallo di Benalia (la perfezione dei pump da White Weenie). Il reparto creature si conclude con l’inedita Militant Angel. Si tratta di un angelo dalle statistiche moderatamente buone: per cinque mana abbiamo un 3/4 evasivo che fa guadagnare punti vita. La sua abilità principale torna decisamente utile in multiplayer, visto che crea pedine cavaliere 2/2 in base agli avversari che abbiamo attaccato. In singolo abbiamo due creature con cinque mana. Malvagia non è di certo! Il resto delle magie supportano il nostro esercito. Vi segnalo: Nova Purificatrice (removal che sta trovando molto spazio in Standard), Sempre all’Erta (un altro mass pump per il deck) e Gabbia dello Ieromante (in mancanza di Anello dell’Oblio, nel deck torna utile). Prendete in considerazione il deck se amate la solidità che può garantire il colore bianco.

Questa volta la Wizard ci propone un mazzo mono-blu diverso dal solito. Invece di controllare con counter e rimbalzini, il Blue Deck preferisce aggrare utilizzando creature volanti e creature artefatto. Per gli esponenti delle carte che interagiscono con gli artefatti vi segnalo solo Sayi, Maestro Totterista, che sta prendendo maggior spazio nei deck competitivi dei vari formati. Torna sempre utile per spedinare e pescare! Mentre per gli esponenti interessanti delle creature volanti abbiamo: Genio delle Lame Incorporee, Zahid, Genio della Lampada e l’inedita Inspired Sphinx. Proprio quest’ultima creatura è il riassunto dell’intera offerta blu: si tratta di un classico elicottero che spedina totteri volanti per solo quattro mana. L’abilità di pescaggio torna utile in duel, ma in multiplayer si trasforma in un ottimo cantrip. Anche qui le magie danno supporto all’esercito. Vi segnalo: la doppia copia di Venti Propizi (essenziale per gli archetipi con creature volanti), Scambio (per scambiare due creature con gli avversari), Comunione con la Macchina (per pescare di massa nel deck) e Alterazione Metamorfica (carta occasionale, che può diventare utile sia per migliorare una propria creatura o depotenziare una creatura avversaria). È indubbiamente un deck diverso, che vuole provare un altro modo di giocare il colore più potente di Magic. Giocatelo se amate infliggere enormi danni in maniera evasiva.

Il Black Deck è un mazzo mono-nero che mescola le meccaniche: Zombie Tribal, Sacrifice e di cimitero. Tra le creature interessanti vi segnalo: la doppia copia Tagliagole di Zulaport (che diventa un tortured abbastanza stabile nel deck), la doppia copia di Signora dei Maledetti (utile nel suo tribal, da maggiore spina dorsale al deck), Maresciallo del Cimitero (per spedinare sfruttando il cimitero) e Barone della Morte (un lord must per l’archetipo). La creatura inedita è il Rot Hulk: si tratta di uno Scavatombe messo all’ingrasso, ma in multiplayer l’abilità si potenzia. Per il resto delle magie, vi segnalo: la triplice copia di Omicidio (removal utilizzatissimo in Standard, in quest’offerta è eccezionale), la doppia copia di Rinascita Crudele (che nel deck torna utile, ovviamente in late game), Languire (davvero un buon mass removal per il colore nero, tornerà utile anche fuori l’offerta), Maestria di Liliana e Aprire le Tombe (entrambe utili per potenziare e spedinare anche fuori lo Zombie Tribal). Provate il deck se amate un mono-nero classico, ma letale.

Il Red Deck è, ovviamente, un mono-rosso che sfrutta le meccaniche: Goblin Tribal, Red Deck Wins e Burn. Tra le creature abbiamo scelte particolari, alcune prevedibili e altre sorprendenti. Abbiamo draghi evasivi (dal classico Drago di Shivan e il recente Drago Rapace) e creatura artefatto d’utilità per l’offerta (come Golem Ululante e Costrutto Impaziente). Una sorpresa è la copia di Marinaio Seducente, che in late game diventa utile per supportare gli attacchi finali. Ma i veri protagonisti sono i goblin, che nel deck sono stati inseriti alcuni esponenti dello Standard attuale. Vediamo: la doppia copia dello spedinatore Goblin Istigatore, Goblin Motivatore (che rende rapida qualsiasi creatura), due copie di Cecchino (che nel deck non viene sfruttato al 100%, ma potete riciclarlo in altri deck Burn o Izzet), la doppia copia della creatura removal Veterano delle Raffiche, il versatilissimo Capo della Squadra di Assedio e la doppia copia del lord Goblin Rottamatore. Mi piacciono le scelte fatte, ma se ci fosse stato una copia di Condottiero Goblin e/o Goblin Lanciacatene sarebbe stato perfetto. Pazienza! Concludiamo questa carrellata di creature, con la carta inedita del deck. Goblin Goliath è un goblin enorme che spedina altri goblin. Anch’esso viene sfruttato meglio in multiplayer, ma la seconda abilità torna utile per raddoppiare il danno di una propria fonte. Il resto delle magie non è niente di particolarmente incisivo, ma tornano utili per l’esoscheletro del deck. Vediamo: un’utilissima triplice copia di Shock, una doppia copia della sempre-utile Rombo di Tuono, una doppia copia del peschino Voce Torturante e una doppia copia dello spedinatore Spuntino del Drago. Prendete in considerazione il deck se amate attaccare con le orde frenetiche.

Concludiamo con il Green Deck, che è logicamente un mono-verde. Si tratta di un deck che mischia le tematiche del Mono Green Aggro e del Big Green. Le copie degli Elfi di Llanowar e di Rinvigoritore Elfico permettono di giocare creature enormi, vecchie conoscenze del calibro di: Wurm di Pelakka, Gigantosauro, Squarciagrinfia, Terrore di Qal Sisma e Ghalta, Fame Primordiale (che ormai lo stanno ristampando dappertutto). Ci sono anche creature d’utilità, come: la doppia copia dell’utile Brontodonte Devastatore, Saggia della Rivendicazione (che sostituiscono gli slot di Ritorno alla Natura) e la doppia copia di Golem Ululante (uno dei peschini del deck). La creatura inedita del deck è Avatar of Growth: di un elementale dagli effetti per nulla bilanciati. È vero che in multiplayer possiamo lanciare un 4/4 con due mana, ma non è per niente giusto il malus da pagare. Fosse stato un grassone (tipo un 8/8) sarebbe stato accettabile. Per fortuna, anche noi possiamo rampare le due terre base. Per il resto delle magie, vediamo: tre copie di Morso Rabbioso (l’unico removal del deck), Monumento a Rhonas (ottima in un mono-verde) e Rivelazione di Nissa (un peschino di massa). Considerate il deck se adorate giocare creature gargantuesche!

Pur essendo un livello abbastanza basilare, i deck sono abbastanza variegati. Di primo impatto si nota che sono mazzi abbastanza divertenti da giocare. Inoltre, ci sono carte che possono essere riciclate per vari formati competitivi. Personalmente, se dovessi scegliere punterei sul Black Deck. Invece, Il deck che mi ha più deluso è il Blue Deck, che non mi sembra reggere il ritmo degli altri mazzi. In ogni caso, vi ricordo un’informazione importante: i cinque deck non sono scindibili, ma sono presenti nel box del Game Night. Per fortuna il prezzo dell’offerta è decisamente abbordabile: ben 39,99$, se poi vengono divisi con cinque amici ogni singolo deck costa 8$ circa! Vi ricordo che tutte le carte del box Game Night sono disponibili sono in lingua inglese (come tutti i prodotti del genere). In conclusione, consiglio il Game Night a tutti i giocatori novizi che vogliono approcciarsi ad un gioco competitivo. Ma nulla esclude che potete sfruttarlo per divertirvi in una serata di gioco con gli amici!

 

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Marco Grande Arbitro

Blogger dal 2006, fondator del (fu) blog GiocoMagazzino. Laureato in Scienze delle Educazione e prossimo in Teologia, sono un appassionato di giochi da tavolo: gioco praticamente a tutto, ma recensisco prevalentemente Magic the Gathering e Blood Bowl. Scrivo anche per la rivista Players della catena Ongame Network, inoltre faccio anche il podcaster per Radio Mosche: il primo podcast, fatto dai fan per i fan, dedicato agli Elio e le Storie Tese!

Una risposta a “Game Night di Magic the Gathering: la Recensione”

  1. […] Game Night 2019, il secondo box set dedicato al multiplayer casual. Dopo il discreto successo dello scorso anno, la Wizards ci propone altri cinque mazzi composti ciascuno da 59 ristampe e 1 carta foil inedita. […]