Entità malvagie sono pronte ad impossessarsi di un villaggio per corromperlo nell’anima. Fortunatamente altre entità benevole saranno pronte ad intervenire. Chi avrà la meglio? scoprite insieme a noi in ANTEPRIMA questo particolare gioco Kickstarter dalle tinte dark!
PANORAMICA GENERALE
In questo particolare gioco, incarneremo delle entità malefiche e benevole e dovremo impossessarci dei poveri abitanti ed accompagnarli nelle loro azioni fino alla loro dipartita.
Il villaggio cadrà nella corruzione oppure riusciremo a salvare le povere anime dei cittadini?
Egrego è un gioco competitivo per 3-6 giocatori, dalla durata indicativa di 10-15 minuti a giocatore, ideato ed illustrato da Nalsco e che ha una campagna kickstarter aperta proprio in questi giorni.
Quale entità e quale fazione avrà la meglio?
Scopriamo come si gioca!
MATERIALI
Disclaimer: la recensione e i materiali descritti qui di seguito sono riferiti alla Zero Edition, una versione prototipale (anche se già a un ottimo punto) del gioco.
Nella scatola davvero ben fatta troviamo:
I materiali, seppur in versione prototipale, sono davvero ben curati, soprattutto per quanto riguarda le immagini che hanno uno stile perfetto per quanto riguarda l’ambientazione.
Le pedine forse potrebbero essere un po’ d’intralcio per la lettura immediata del tabellone di gioco ma niente di così invalidante.
Il regolamento è scritto in modo chiaro ed esaustivo, non lasciando particolari punti fumosi o mal interpretabili.
PREPARAZIONE
Per prima cosa, si dovrà formare il mazzo del villaggio. Prendete un numero di Carte Casa pari a quello dei giocatori, poi pescate un numero di carte Sigillo e Abitante pari al doppio dei giocatori. Mescolate le carte selezionate e posizionate il mazzo coperto al centro del tavolo.
Ad esempio, giocando in 4 vi serviranno: 4 carte Casa, 8 carte Abitante e 8 carte Sigillo.
Attorno al mazzo poi, posizionateci 4 case e 4 abitanti presi a caso dalle carte non selezionate, alternandole nella loro posizione. Avete appena costruito la prima parte di villaggio che andrete ad infestare!
I giocatori ora lanceranno un dado. Colui che otterrà il risultato più alto avrà un’inclinazione malvagia, a seguire gli altri giocatori otterranno le altre inclinazioni (benefica e caotica) seguendo l’ordine orario in base allo schema che troverete sul regolamento.
I giocatori poi, in base alla loro inclinazione, prenderanno le carte entità che li identificheranno. 2 Rosse e una gialla per i malvagi, 2 Blu e una Gialla per i buoni e una per ciascuno dei tre colori per i giocatori caotici.
Tutto è pronto per cominciare a giocare!
SCOPO DEL GIOCO
Lo scopo per i giocatori malvagi e buoni è quello di avere la maggioranza dei propri segnalini sul piano di gioco mentre per i giocatori caotici, lo scopo sarà quello di avere un numero uguale di segnalini delle due fazioni.
REGOLAMENTO
Ogni giocatore nel suo turno andrà a compiere le sue azioni. Una partita avrà un numero indefinito di turni e finirà quando il mazzo villaggio sarà terminato.
Un turno di gioco è suddiviso nelle seguenti due fasi:
Vediamole più da vicino!
All’inizio del proprio turno, il giocatore, per ogni sua entità in gioco, cioè sopra ad una carta abitante, DOVRÀ aggiungere un segnalino del relativo colore sull’abitante. Il segnalino, (come vedremo tra poco) andrà messo a coprire una delle stelle presenti sulla carta e se anche l’ultima venisse coperta, l’abitante morirà.
Se si tratta invece di un’entità caotica (gialla) da risolvere, il giocatore PUÒ decidere di girare dall’altro lato un segnalino presente sulla carta, cambiandone così il colore della fazione.
Quando muore un abitante, la carta verrà girata, lasciandoci sopra i segnalini che non potranno più essere manipolati. Inoltre quella carta si comporterà come una casa, cioè sarà non oltrepassabile. Se alla morte dell’abitante, ci fossero solo segnalini di un determinato colore, se ne aggiungerà un altro del medesimo colore.
Si farà così per ogni entità che avremo in gioco e poi si potrà procedere con la seconda fase del turno ma a patto che in questa fase non siano morti abitanti!
In questa fase, il giocatore lancerà un dado ( o più se avesse dei sigilli, come vedremo tra poco) e controllerà se ci sono abitanti con uno stesso numero di stelle visibili (non coperte da segnalini).
Se ci sono, potrà decidere, se vorrà, di possederli.
Le entità benevoli e negative potranno possedere solo abitanti liberi da entità o occupati solo da quelle caotiche, che scaccerà, rimandandole davanti al legittimo proprietario. Questo significa se se si attivasse un abitante già controllato da una nostra entità, lo potremo possedere solo con un’altra nostra entità, seguendo le regole appena descritte.
Una volta posizionata la propria entità, dovremo aggiungeremo all’abitante un segnalino del medesimo colore, coprendo così una stella. Se coprissimo l’ultima, l’abitante morirà.
Le entità caotiche invece, potranno possedere solo abitanti già posseduti da qualsiasi altra entità, scaccerà quella precedente e una volta posizionata la propria pedina, se vuole potrà girare un segnalino dall’altro lato, cambiandone così il colore.
Possessioni a Catena
Quando un abitante muore, oltre a girare la carta come abbiamo visto prima, l’entità che ha provocato la morte potrà spostarsi in maniera ortogonale di una casella per possedere un altro abitante seguendo le classiche regole.
Attenzione: se l’abitante morto aveva solo segnalini di un colore, il giocatore avrà anche la possibilità di oltrepassare una carta casa.
Se così facendo, si provoca la morte di un secondo abitante, il processo continuerà a ripetersi.
Se e quando non sarà possibile spostare la propria pedina in una casella valida, ritornerà davanti a noi, pronta per essere riusata nei turni successivi.
Se in questa fase, il giocatore non ha posseduto nessun abitante, pescherà una carta dal mazzo villaggio e se fosse una casa o abitante, la aggiungerà ovunque voglia alle altre carte villaggio, con la sola condizione che abbia un lato in comune con le altre carte.
Se invece fosse una carta Sigillo, la posizionerà davanti a sè e significherà che lancerà un dado extra ad inizio turno, per ogni sigillo che si avrà, per poi prendere in considerazione il risultato che più si preferisce. Si possono avere al massimo di 2 sigilli. Tutti quelli pescati in più, dovranno essere ceduti ad un giocatore a propria scelta, che non ne abbia già due.
FINE DEL GIOCO
Quando il mazzo villaggio termina, il gioco finirà immediatamente.
Se ci sono più segnalini rossi, vinceranno i giocatori malvagi, se invece fossero quelli blu in maggioranza, vinceranno quelli buoni. Nel caso il numero di segnalini delle due fazioni fosse uguale, allora a vincere saranno i giocatori caotici!
CONSIDERAZIONI FINALI
Egrego è un gioco a fazioni con un’ambientazione davvero molto molto particolare.
Ci ritroveremo a gestire delle entità più o meno malvagie, per controllare la vita di poveri villici e gestirne così il loro destino fino alla loro morte…peccato non essere le uniche entità a voler far ciò.
Il gioco si baserà su questo delicato equilibrio che oscillerà tra il bene e il male.
I materiali sono curati per essere solo una zero edition e l’artwork devo dire che seppur minimal, è davvero suggestivo.
Le regole sono poche e di facile apprendimento, il che lo rende perfetto per poterlo intavolare con chiunque.
Il fattore fortuna è abbastanza elevato, dopotutto lanceremo dei dadi per vedere se e quali abitanti potremmo possedere. Questa caratteristica, visto il target ampio del titolo ci sta, ma non crediate che sia solo una questione di fortuna.
Posizionare bene abitanti e case vi favorirà nelle possessioni a catena, facendovi così posizionare molti più segnalini. Inoltre se la nostra azione non andasse a buon fine, avremmo l’opportunità di pescare dal mazzo dove ci sono dei sigilli, che ci permetteranno di lanciare più dadi, avere più scelta e quindi arginare anche questo fattore.
Il ruolo più delicato è sicuramente quello caotico, riuscire a tenere in equilibrio le due fazioni non è facile ma nemmeno impossibile, è successo infatti che vincesse anche questa fazione.
Mi è piaciuto il fatto che non sia obbligatorio per forza impossessarsi di un abitante, così facendo pescheremo carte dal mazzo e spingeremo per arrivare al fine partita.
Il lavoro sporco lo dovrà fare la fazione caotica che dovrebbe contare di volta in volta tutti i segnalini delle fazioni per sapere come comportarsi di conseguenza, rompendo così un po’ il ritmo di gioco, ma non temete che basterà un app counter qualsiasi per tenere traccia delle quantità o quella che è in via di sviluppo del gioco stesso, risolvendo così anche questo aspetto.
Forse i segnalini fronte e retro non sono molto funzionali perchè dovendo spostare pedine, girare carte o altro, potrebbero cambiare involontariamente verso se non si presta attenzione ma nulla che però possa compromettere l’esperienza di gioco.
Gioco di squadra, un pizzico di tattica e di fortuna sono gli ingredienti di questo Egrego che alla fine mi ha comunque divertito e funziona bene in qualsiasi conformazione, sia in 3, 4, 5 e 6 giocatori. Ovviamente in più si è, e più la partita si allungherà nelle tempistiche.
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