Il Casinò Domein sta per ospitare una partita clandestina molto importante. I boss della malavita sono tutti presenti ma con loro c’è anche il Sindaco! Cosa ci fa lì? Ad un certo punto, decidiamo di fare irruzione nella stanza per coglierli con le mani nel sacco ma una volta entrati, quello che vediamo ci sconvolge! Riusciremo a risolvere l’intricato caso?
PANORAMICA GENERALE
Torna Decktective con un nuovo titolo di questa collana di investigativi racchiusi in un unico mazzo di carte.
A differenza di altri titoli simili però, la caratteristica di Decktective è quella di avere la scena del crimine in 3D che sarà parte della risoluzione del caso stesso.
Il precedente capitolo “Il testamento senza Erede” mi aveva davvero convinto e divertito.
Il nuovo caso, La Morte Bara a Carte, ideato sempre da Martino Chiacchera e Silvano Sorrentino, riuscirà ad essere all’altezza dei predecessori?
Anche questa scatolina è di dV Games e la durata dell’avventura è di circa 60/90 minuti.
Riusciremo a risolvere questo intricato caso dal sapore molto particolare?
MATERIALI
Nella scatola troviamo 60 carte Extra Large e 7 clip che serviranno per il questionario finale.
Il regolamento è spiegato direttamente sulle carte e quindi ci troviamo di fronte ad uno di quei giochi che apri ed inizi a giocare fin da subito.
La copertina ci fa fin da subito intuire lo stile e l’ambientazione di questo caso, infatti saremo a Las Vegas attorno gli anni ’50.
REGOLAMENTO
Il Casinò Domein sta per ospitare una partita clandestina molto importante.
I boss della malavita sono tutti presenti ma con loro c’è anche il Sindaco! Cosa ci fa lì?
Ad un certo punto, decidiamo di fare irruzione nella stanza per coglierli con le mani nel sacco ma una volta entrati, quello che vediamo ci sconvolge: Sono tutti morti!
Qual era la posta in gioco? Come sono morti? E chi li ha uccisi?
Raccogliete indizi, tracce ad ascoltate le registrazioni per capire cosa diavolo sia successo in quella stanza.
Le regole ed il meccanismo non cambiano rispetto al capitolo precedente.
Ogni carta ha un titolo, un’immagine, un’informazione ed un valore d’archivio scritto in alto a sinistra che va da 1 a 10. Attenzione che un valore di archivio alto non significa necessariamente che quella sia una carta importante per la risoluzione del caso.
I giocatori prima di iniziare leggeranno i titoli (e solamente quelli) delle carte che hanno in mano.
È assolutamente vietato prendere appunti durante il gioco.
A partire dal primo giocatore, ciascuno nel proprio turno dovrà scegliere una carta tra le sue e potrà:
Mettere una carta in archivio
Se si pensa che la carta scelta sia poco utile o facilmente ricordabile, la si potrà scartare coperta in archivio.
È VIETATO parlare delle carte che si sono scartate fino alla fine delle indagini!
Giocare una carta
Se si pensa che la carta scelta sia utile ed importante è possibile giocarla al centro del tavolo, condividendo con tutti le informazioni scritte su di essa.
ATTENZIONE! Per giocare una carta, il valore di archivio (quello scritto in alto a sinistra) deve essere uguale o inferiore al numero di carte scartate in archivio!
Ad esempio se ho 5 carte in archivio potrò giocare le carte che avranno valore 1-2-3-4 e 5.
Dopo aver giocato o scartato una carta se ne dovrà pescare una dal mazzo e il turno poi passerà al giocatore alla sua sinistra.
COLPI DI SCENA
Il pescare carte dal mazzo di pesca simboleggia il tempo che avanza così come la nostra indagine, dando vita a dei veri e propri colpi di scena con il procedere della trama.
Quando la carta in cima al mazzo è un colpo di scena, la si dovrà leggere ed eseguirne le indicazioni scritte.
Generalmente è un’avanzamento della trama ed un’evoluzione della scena del crimine in 3D o l’arrivo di un nuovo personaggio con nuove informazioni.
QUESTIONARIO FINALE
Quando si saranno giocate/scartate tutte le carte è il momento dell’epilogo
Da ora la comunicazione tra i giocatori è libera, si potrà parlare di tutto, anche delle carte scartate per formulare congetture ed ipotesi. lo scopo è riuscire a ricostruire il caso in questione.
ATTENZIONE: è possibile parlare delle carte scartate ma non riguardarle. Dovrete fare affidamento solo sulla vostra memoria.
Dopo che i giocatori si sono confrontati e sono arrivati ad una ricostruzione comune dei fatti è il momento di rispondere alla domande finali.
Le ultime carte porranno delle domande a risposta multipla, terremo traccia della nostra scelta grazie alle clip in dotazione. All’interno del gioco ci sono 7 clip per selezionare le risposte ma non è detto che si debbano usare tutte.
È sempre possibile tornare sui propri passi e cambiare una o più risposte ma solo prima di dare la conferma definitiva che verrà data dopo aver risposto all’ultima domanda.
FINE DEL GIOCO
È arrivato il momento di leggere la soluzione.
Dietro le carte domanda c’è la risposta, il relativo punteggio e la spiegazione.
Calcolate i vostri punti e confrontate il risultato con la tabella finale per scoprire il vostro livello d’arguzia!
CONSIDERAZIONI FINALI
Decktective riesce ancora nel suo intento, quello di ricreare una vera esperienza investigativa racchiudendola in un unico mazzo di carte.
La scena del crimine in 3D stavolta non muta affatto ma proprio per questo è ancor di più fondamentale rispetto i vecchi casi visto che non potremo interrogare le persone coinvolte che sono tutte morte. gli oggetti e le prove parleranno al loro posto.
Sarà una vera sfida ricostruire il caso e le sue dinamiche. Il colpevole è nella stanza? E morto anche lui? Ci sono più colpevoli? E se fosse scappato?
Qui ci verrà in aiuto una nuova cosa che non si era ancora vista nel filone di Decktective ma che non vi anticipo per non rovinarvi in alcun modo la sorpresa ma posso tranquillamente dirvi che è una cosa ben pensata, soprattutto il modo per “risolverla”.
La trama fila bene, non ci sono voli o risoluzioni tirate o forzate ed è risolvibile. Siamo attorno ad una difficoltà media.
Durante la risoluzione del questionario poi ci sarà un VERO E PROPRIO COLPO DI SCENA che purtroppo non vi posso dire, altrimenti vi rovinerei l’effetto wow.
La risoluzione di quel colpo di scena forse (e parlo esclusivamente degli altri del mio gruppo) è sembrata a loro una cosa un po’ forzata per ottenere l’effetto sorpresa. Personalmente non sono d’accordo, forse non era così intuitivo per mancanza di prove inattaccabili ma l’ho trovato comunque un bel plot twist.
Ancora una volta la scena del crimine non è un mero espediente distintivo della collana ma è parte funzionale del gioco e della risoluzione del caso. Anzi, proprio perchè non evolverà, dovrete…diciamo…avere voi l’iniziativa.
La mia preferita rimane Incubo allo specchio ma questa si piazza decisamente al secondo posto.
Davvero consigliatissima!
[…] Cliccando qui troverete la recensione no spoiler di uno degli ultimi casi. […]
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