Cornelius Kloos, il presidente dell’omonima compagnia commerciale è stato ritrovato morto. La cassaforte del suo studio è aperta e al suo interno troviamo il suo testamento rigorosamente sigillato. Sarà stato qualcuno o semplicemente Cornelius era molto vecchio? Tante domande senza risposta e così poco tempo per trovarle…
PANORAMICA GENERALE
Decktective si tratta di una collana di titoli che riesce a farvi vivere un’ esperienza di gioco investigativa racchiusa in un solo mazzo di carte (deck).
A differenza di altri titoli simili però, la caratteristica di Decktective è quella di avere la scena del crimine in 3D che cambierà ed evolverà con il proseguire della trama del caso in corso.
Il precedente capitolo “Incubo allo specchio” mi aveva davvero intrigato e divertito.
Il nuovo caso, Il Testamento senza Erede, ideato sempre da Martino Chiacchera e Silvano Sorrentino, riuscirà a fare lo stesso?
Anche questa scatolina è di dV Giochi e la durata dell’avventura è di circa 60/90 minuti.
Riusciremo a risolvere questo intricato caso?
MATERIALI
Nella scatola troviamo 60 carte Extra Large e 7 clip che serviranno per il questionario finale.
Il regolamento è spiegato direttamente sule carte e quindi ci troviamo di fronte ad uno di quei giochi che apri ed inizi a giocare fin da subito.
La copertina ci fa fin da subito intuire che sarà anche un viaggio nel tempo, infatti saremo catapultati alla fine del 1600.
REGOLAMENTO
Cornelius Kloos, il presidente dell’omonima compagnia commerciale è stato ritrovato morto. La cassaforte del suo studio è aperta e al suo interno troviamo il suo testamento rigorosamente sigillato.
Sarà stato qualcuno o semplicemente Cornelius era molto vecchio? Tante domande senza risposta e così poco tempo per trovarle…
Le regole ed il meccanismo non cambiano rispetto al capitolo precedente.
Ogni carta ha un titolo, un’immagine, un’informazione ed un valore d’archivio scritto in alto a sinistra che va da 1 a 10. Attenzione che un valore di archivio alto non significa necessariamente che quella sia una carta importante per la risoluzione del caso.
I giocatori prima di iniziare leggeranno i titoli (e solamente quelli) delle carte che hanno in mano.
È assolutamente vietato prendere appunti durante il gioco.
A partire dal primo giocatore, ciascuno nel proprio turno dovrà scegliere una carta tra le sue e potrà:
Mettere una carta in archivio
Se si pensa che la carta scelta sia poco utile o fuorviante, la si potrà scartare coperta in archivio.
È VIETATO parlare delle carte che si sono scartate fino alla fine delle indagini!
Giocare una carta
Se si pensa che la carta scelta sia utile ed importante è possibile giocarla al centro del tavolo, condividendo con tutti le informazioni scritte su di essa.
ATTENZIONE! Per giocare una carta, il valore di archivio (quello scritto in alto a sinistra) deve essere uguale o inferiore al numero di carte scartate in archivio!
Ad esempio se ho 5 carte in archivio potrò giocare le carte che avranno valore 1-2-3-4 e 5.
Dopo aver giocato o scartato una carta se ne dovrà pescare una dal mazzo e il turno poi passerà al giocatore alla sua sinistra.
COLPI DI SCENA
Il pescare carte dal mazzo di pesca simboleggia il tempo che avanza così come la nostra indagine, dando vita a dei veri e propri colpi di scena.
Quando la carta in cima al mazzo è un colpo di scena, la si dovrà leggere ed eseguire le indicazioni scritte.
Generalmente è un’avanzamento della trama ed un’evoluzione della scena del crimine in 3D o l’arrivo di un nuovo personaggio con nuove informazioni.
QUESTIONARIO FINALE
Quando si saranno giocate/scartate tutte le carte è il momento dell’epilogo
Da ora la comunicazione tra i giocatori è libera, si potrà parlare di tutto, anche delle carte scartate per formulare congetture ed ipotesi. lo scopo è riuscire a ricostruire il caso in questione.
ATTENZIONE: è possibile parlare delle carte scartate ma non riguardarle. Dovrete fare affidamento solo sulla vostra memoria.
Dopo che i giocatori si sono confrontati e sono arrivati ad una ricostruzione comune dei fatti è il momento di rispondere alla domande finali.
Le ultime carte porranno delle domande a risposta multipla, terremo traccia della nostra scelta grazie alle clip in dotazione. All’interno del gioco ci sono 7 clip per selezionare le risposte ma non è detto che si debbano usare tutte.
È sempre possibile tornare sui propri passi e cambiare una o più risposte ma solo prima di dare la conferma definitiva che verrà data dopo aver risposto all’ultima domanda.
L’interno della scena del crimine
FINE DEL GIOCO
È arrivato il momento di leggere la soluzione.
Dietro le carte domanda c’è la risposta, il relativo punteggio e la spiegazione.
Calcolate i vostri punti e confrontate il risultato con la tabella finale per scoprire il vostro livello d’arguzia!
CONSIDERAZIONI FINALI
Decktective riesce ancora nel suo intento, quello di ricreare una vera esperienza investigativa racchiudendola in un unico mazzo di carte.
La scena del crimine in 3D stavolta non muta molto ma rimane comunque utile per il caso e abbiamo l’aggiunta del prato che fuoriesce dalla scatola in un modo mai usato prima.
Anche l’ambientazione è diversa dal solito, fine 1600.
Questa volta sarà come risolvere uno di quei casi all’Agatha Christie: Molti personaggi presenti nel luogo del delitto, un luogo chiuso dove è difficile uscire e una sola certezza…. l’assassino è tra i personaggi… magari il morto sesso? Chissà… ovviamente non vi dico altro per non farvi spoiler.
Ancora una volta la soluzione è sapientemente divisa nelle varie carte.
Ho avuto l’impressione che stavolta scegliere cosa scartare e cosa no fosse molto più importante, rischiare di avere troppe carte e troppe informazione sul tavolo potrebbe complicare di molto la risoluzione.
Risoluzione che non è stata affatto facile. Ci abbiamo impiegato 2 ore affrontando le domande con qualche incertezza.
La trama regge molte bene, come anche la sua soluzione. C’è da dire che personalmente ho trovato una parte secondaria della storia leggermente forzata ma forse è una questione mia personale.
L’ambientazione rimane suggestiva e l’esperienza di gioco davvero bella.
Ancora una volta la scena del crimine non è un mero espediente distintivo della collana ma è parte funzionale del gioco e della risoluzione del caso.
Consigliatissimo come sempre.