Recensione Santa Maria: Le colonie si costruiscono coi dadi

“Santa Maria” è stata la sorpresa di Modena Play, un pezzo forte della nuova scuderia Dal Tenda che utilizza un buon metodo di gestione dadi per metter su la propria colonia e farla fiorire nel modo migliore.

Sono tre gli anni che i giocatori di “Santa Maria” dovranno trascorrere affinchè sia possibile dar vita ad una colonia fiorente e ricca. Servirà giocare sapientemente le proprie tessere e i propri dadi per rendere il territorio florido, far salire le proprie qualità attraverso opportuni tracciati e ovviamente portare i conquistadores a setacciare nuove rotte per ottenere la felicità degli abitanti.

DENTRO LA SCATOLA

All’interno della confezione di “Santa Maria” troveremo un bel po’ di materiale, confermando la ricchezza del gioco. Presente un tabellone principale col quale si può tener conto degli avanzamenti sui vari tracciati per ogni giocatore e l’alloggiamento di varie tessere. Queste tessere possono rappresentare vari bonus sbloccabili durante il gioco, tessere spedizione che convertiranno risorse in punti felicità e tessere espansione che permetteranno alla propria colonia di prendere ufficialmente forma attraverso comode strade che condurranno ai vari tasselli azione. Per poter raggiungere tutti i luoghi della propria colonia serviranno i dadi, principali elementi da gestire nel gioco che sono presenti in blu, come dadi personali di ogni giocatore e bianchi, per formare una scorta centrale da cui acquistare durante il turno. Per poter dar vita ufficialmente al proprio possedimento, ogni giocatore è dotato di una plancetta personale su cui collocare man mano le tessere espansione e custodire le risorse man mano acquisite durante il gioco. Non mancano anche un bel po’ di risorse tra le più classiche, come grano e legno, monete e un bel po’ di faccine sorridenti che rappresentano i punti felicità, necessari per auspicare alla vittoria.

QUESTIONE DI TESSERE E DADI

Data la presenta di un bel po’ di materiale, anche la preparazione di una partita a “Santa Maria” richiede un po’ di tempo, ma tranquilli, nulla di assurdo e complicato. Porre il tabellone centrale al centro del tavolo sarà il primo passo e subito dopo ogni giocatore dovrà posizionare i propri segnalini sui tracciati e prendere una propria plancia personale su cui posizionare subito due legni e un numero di monete a seconda del proprio turno di gioco. Ogni alloggiamento prevede il posizionamento delle relative tessere: proseguire sui tracciati renderà dunque prelevabili gustosi bonus che di sicuro renderanno le varie azioni decisamente più agevoli da svolgere. La preparazione richiede anche lo smistamento delle tessere espansione: ne troviamo infatti di classiche e di doppie, ovviamente acquistabili a prezzi in risorse differenti e che, un po’ come un Tetris, dovranno, dopo l’acquisto, essere collocate in modo possibile sulla propria plancia, cercando di formare file intere per ottenere dei vantaggi e nuove attività da svolgere. Il tutto è attuabile utilizzando i dadi: si dovranno lanciare quelli bianchi e quelli blu, i primi per formare una serie di dadi centrali da cui attingere al proprio turno, mentre quelli blu andranno a collocarsi sulla relativa fila della propria plancia e saranno azionabili per poter attivare tutto ciò che si troverà lungo la strada.

IL GIOCO

Ogni anno in “Santa Maria” è composto da una serie non definita di turni che dipendono semplicemente dalle possibilità dei giocatori: ognuno svolgerà un numero di azioni differente in base a ciò che sceglierà di eseguire per poi passare in attesa che tutti i colleghi conquistadores facciano lo stesso per passare alla prossima annata. Tra le azioni disponibili troviamo la possibilità di pagare risorse per ottenere nuove tessere espansione che permettono di ampliare la propria colonia con abitanti, attività e strade, così come utilizzare una moneta per attivare un edificio sulla propria colonia: si pone la moneta sul simbolo che non sarà più accessibile fino all’anno seguente. Il giocatore potrà anche scegliere di attivare dadi, selezionando quello blu presente sulla propria plancia oppure assoldarne uno tra quelli bianchi disponibili accanto al tabellone: con quello blu si attiverà la relativa fila, mentre con quelli bianchi si agirà sulla colonna. Utilizzando i dadi si attiveranno tutte le azioni non coperte disponibili presenti in quella determinata direzione, tappando l’ultima da eventuali utilizzi futuri per quell’anno. E’ chiaro che la maggior parte del movimento avviene in questo modo, visto che gli effetti possibili riguardano la possibilità di effettuare spedizioni via mare, aumentare il proprio prestigio sui tracciati o acquisire risorse utili per scopi futuri. L’ultima azione è proprio il pensionamento, quindi passare e terminare le attività per quell’annata: dopo il terzo anno, il vincitore sarà colui che avrà ottenuto il maggior numero di punti felicità.

CONSIDERAZIONI

“Santa Maria” è un gioco che racchiude in sé diverse anime. Le attività da svolgere sulla plancia da modellare in modo vagamente carcassonesco vanno senza ombra di dubbio ottimizzate per riuscire a condensare in una stessa riga o colonna la maggior parte delle azioni utili, ricordando che vanno effettuate nell’ordine esatto in cui compaiono. La gestione dadi è ovviamente un aspetto da non sottovalutare e da utilizzare nel momento giusto: ogni anno si ha libero accesso ad un dado blu e 3 bianchi, va quindi ben pensato quando utilizzare queste opportunità. Facendolo troppo presto, non si avranno ancora tessere utili sulla propria plancia e quindi il numero delle azioni sarà limitato, mentre agendo troppo in ritardo si rischierà di vedersi soffiati dagli altri giocatori i dadi più utili per poter accedere agli effetti desiderati. La durata di una partita non dovrebbe mai superare i 90 minuti, ma non si può dire sia una stima precisissima, visto che cambia molto in base al numero di giocatori e soprattutto alla loro attitudine al pensiero: se i giocatori più rapidi penseranno magari già nei turni altrui cosa fare al proprio, optando anche per un eventuale piano B qualora qualcosa andasse storto, chi ama indugiare troppo sulla riflessione impiegherà un po’ per stimare tutte le varie opzioni sui cui poter giocare. “Santa Maria” ha però purtroppo anche un punto negativo che è rappresentato da uno stile grafico decisamente poco esaltante. La presenza di una strana faccina sorridente come immagine per i punti vittoria ed una carenza visiva generale per ogni componente, non depongono particolarmente a favore per quanto riguarda il livello estetico del gioco. Nulla da dire nei confronti della meccanica che presenta invece un mix di idee ben riuscito.

Edizione Italiana: Dal Tenda
Edizione Inglese: Aporta Games
Giocatori: 1-4
Età: 12+
Durata: 45’-90′

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I Giochi del Topo

Sono Gaetano, giornalista pubblicista da quasi 10 anni e appassionato di giochi da tavolo praticamente da sempre. Scrivo di cultura e spettacolo per un portale online, ma da poco, per dare libero sfogo anche con la scrittura ad una delle mie più grandi passioni, ho dato vita a “I Giochi del Topo”, blog totalmente dedicato al mondo dei giochi da tavolo con recensioni ed approfondimenti su titoli vecchi e nuovi appartenenti al mondo ludico.

Una risposta a “Recensione Santa Maria: Le colonie si costruiscono coi dadi”

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