La storia dell’Eurovision: Vi spieghiamo quando, come e perché è nato questo Festival

La prima edizione dell’Eurovision si è svolta nel 1956 in un casinò fisico in Svizzera: mentre i gentiluomini dell’epoca erano impegnati a giocare al Blackjack.

La prima edizione dell’Eurovision fu ospitata da un casinò

La prima edizione dell’Eurovision si è svolta nel 1956 in un casinò fisico in Svizzera: mentre i gentiluomini dell’epoca erano impegnati a giocare al Blackjack, in sottofondo ascoltavano le migliori canzoni dell’Eurovision di quell’anno. Un’edizione che vede la partecipazione di sette nazioni: Italia, Olanda, Svizzera, Belgio, Germania Ovest, Francia e Lussemburgo. A vincere fu proprio la nazione ospitante, la Svizzera, grazie alla canzone “Refrain” della cantante Lys Assia.

Perché nacque l’esigenza di organizzare un festival della canzone a livello europeo? Semplicemente perché si attraversava un periodo di ricostruzione (dopo la seconda guerra mondiale) e c’era l’esigenza di unire i popoli, soprattutto quelli europei. Quale miglior collante se non quello musicale? Un giornalista italiano, Sergio Pugliese, sulla scia del successo del Festival di Sanremo ripropose praticamente lo stesso format all’allora direttore dell’UER (Unione Europea di Radiodiffusione), Marcel Bezençon. Inutile dire che da questa semplice idea nacque un festival clamoroso, destinato a diventare negli anni l’evento non sportivo più seguito al mondo.

Ecco le vittorie italiane all’Eurovision

L’Italia, una delle nazioni fondatrici dell’Eurovision, attese ben otto anni per vincere la sua prima edizione. Correva l’anno 1964, e Gigliola Cinquetti, già vincitrice del Festival del Sanremo, bissò con l’Eurovision grazie alla canzone “Non Ho l’Età”. Fu una vittoria abbastanza sorprendente, in quanto la cantante italiana aveva solo sedici anni e riuscì a battere artisti più affermati come Hugues Aufray (Lussemburgo), Udo Jurgens (Austria) e Matt Monro (Regno Unito).

Come vedremo in seguito, grazie alla vittoria di “Non Ho l’Età”, l’Italia si aggiudicò per la prima volta il diritto di organizzare l’Eurovision l’anno successivo. Negli anni a venire, le canzoni italiane non furono, però, particolarmente prolifiche. Ad esempio, all’Eurovision 1966 un cantante come Domenico Modugno si piazzò addirittura ultimo con la canzone “Dio Come Ti Amo”. Di nuovo Gigliola Cinquetti, con la canzone “Sì”, nel 1974 sfiorò ancora la vittoria, piazzandosi seconda dietro alla canzone “Waterloo” degli ABBA.

Per vedere di nuovo il tricolore al primo posto dell’Eurovision, dobbiamo arrivare al 1990: a trionfare Toto Cotugno con la canzone “Insieme: 1992”. Per diversi anni, in seguito, l’Italia non parteciperà all’Eurovision per diversi problemi. Il nostro paese tornerà di nuovo a partecipare soltanto nel 2010, ottenendo nel corso del decennio diversi ottimi piazzamenti (l’artista Mahmood secondo nel 2019!). Nel 2021, ecco la vittoria dell’Italia: Maneskin al primo posto con la canzone “Zitti e Buoni”.

La prima volta che l’Eurovision è stato ospitato in Italia

Una delle regole dell’Eurovision è quella di dare la possibilità di organizzare l’evento alla nazione che ha vinto il festival l’anno prima. Come abbiamo scritto nello scorso paragrafo, la prima vittoria italiana risale al 1964 con Gigliola Cinquetti che ha cantato “Non Ho l’Età”. Dunque, nel 1965, ecco la prima edizione del festival nello Stivale: fu deciso di organizzarlo all’Auditorium RAI di Napoli.

A presentare, Renata Mauro, nota cantante e soubrette del tempo. La canzone che rappresentava l’Italia era “Se Piangi, Se Ridi” di Bobby Solo, il quale si classificò solo al tredicesimo posto. Piccolo aneddoto: Bobby Solo, sicuro di non vincere (nella storia dell’Eurovision, mai nessuna nazione ha vinto per due anni di fila), fece moltissimi capricci, presentandosi, per esempio, in largo ritardo alle prove.

Com’è andata l’ultima edizione nostrana?

L’Ucraina era data come favorita assoluta all’edizione di quest’anno di Torino. La quota infatti era 2.00, più staccate le altre nazioni. Ricordiamo che è sempre bene guardare le quote dei bookmaker con concessione ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli), nonché l’unico ente statale autorizzato a rilasciare le licenze di gioco ai bookmaker che propongono giocate sia nelle scommesse sportive che nei casinò online.

A piazzarsi al primo posto la canzone “Stefania” dei Kalush Orchestra. Nel complesso, l’edizione di questo Eurovision ospitato in Italia sia andata abbastanza bene. La conduzione di Alessandro Cattelan, Laura Pausini e Mika è stata leggera ed interessante allo stesso tempo, piacevoli soprattutto gli intermezzi tra una canzone e l’altra. La canzone italiana “Brividi” cantata dal duo Mahmood (già piazzatosi al secondo posto all’edizione dell’Eurovision 2019) – Blanco (giovane promessa, autore di brani già affermati come “Mi Fai Impazzire”) ha ottenuto un ottimo nono posto, entrando dunque nella top ten.

Ciliegina sulla torta dell’edizione del 2022, la comparsa dei pluri-premiati Maneskin, vincitori dello scorso anno. La band romana si è esibita cantando la sua nuova hit e facendo incetta di applausi da parte del pubblico. Adesso, non resta che aspettare l’edizione del prossimo anno e chissà se qualcuno degli artisti nostrani riuscirà di nuovo a vincere questo spettacolare Festival seguito in tutto il mondo.

 


Una risposta a “La storia dell’Eurovision: Vi spieghiamo quando, come e perché è nato questo Festival”

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