La nostra Recensione di Dark Souls, da Kickstarter ai nostri tavoli.

Uno dei giochi più attesi da Kickstarter riesce a portare fedelmente le atmosfere del videogioco sui nostri tavoli

Dark Souls the boardgame è un collaborativo per 1-4 giocatori della durata dai 90 ai 120 minuti circa, tratto dall’omonimo videogioco cerca di portare l’esperienza videoludica sui nostri tavoli con plance, miniature e dadi.

In Italia è da pochissimo partita la distribuzione da parte di Raven Distibution

PANORAMICA GENERALE:
Nel gioco i protagonisti si muovono in un Dungeon alla ricerca di anime da spendere per potenziare i propri parametri, per far ciò dovranno combattere e sconfiggere mostri.

Quando si sentiranno pronti, e quando avranno sbloccato l’area, dovranno attraversare il muro di nebbia e affrontare il miniboss, sconfitto quello dovranno avventurarsi in un secondo Dungeon e sconfiggere il boss finale.
Il Dungeon è composto da cinque plance, quattro più quella del Boss, messe in sequenza, ognuna di queste è suddivisa in “nodi” dove le miniature degli eroi e dei mostri si muovono sia diagonalmente che ortogonalmente.

Ogni eroe dispone di una plancia dove sono raffigurati:

  • Equipaggiamento
  • La tabella di sviluppo dei parametri (forza, destrezza, intelligenza e
    fortuna)
  • La Barra dell’energia e della stamina (una in comune per entrambe)

I nemici comuni (NON I MINI BOSS E BOSS) dispongono di una carta, comune a tutte le miniature dello stesso tipo, dove sono raffigurate:

  • Salute
  • Livello di provocazione
  • Gittata dell’arma
  • Movimento
  • Difesa (magica e fisica)
  • Attacco (tipologia e a chi è indirizzato)

Il Boss dispone di una carta dove sono raffigurate le indicazioni generali sia del Boss stesso sia del setup dello scenario e di una serie di carte che raffigurano le mosse durante il combattimento contro gli eroi.

Durante il Dungeon i giocatori partiranno dalla plancia iniziale, dove in seguito si potranno riposare al falò per recuperare energia e stamina (il falò si può utilizzare un numero limitato di volte in funzione al numero di giocatori) e spendere anime per comprare equipaggiamento e salire di livello, dopodiché dovranno esplorare tutte le zone e sconfiggere i mostri presenti.

Il combattimento si svolge a turni, i mostri si alternano con gli eroi nelle azioni (mostri – giocatore 1 – mostri – giocatore 2 ecc…) questi tendenzialmente sono difficili da sconfiggere, necessitano di una strategia per essere battuti, oltretutto la difficoltà aumenta per la presenza di elementi scenici (barili e scrigni) che bloccano il movimento su alcuni nodi e per lo spazio ristretto su cui ci si deve gestire. I mostri seguono un’intelligenza artificiale dettata dai parametri delle carte, muovono in direzioni precise e colpiscono eroi con condizioni precise (per esempio il giocatore attivo dispone del segnalino minaccia che lo renderebbe il bersaglio principale).

Se gli eroi riescono a sconfiggere tutti i mostri presenti nella zona in cui hanno combattuto rigenerano vita e stamina completamente, guadagnano anime, eventuali premi contenuti negli scrigni e proseguono nel Dungeon, se solamente un eroe riceve tanti danni e utilizza tanta stamina fino a riempire la barra della salute vengono sconfitti tutti quanti e tornano al falò per rigenerarsi. Il falò ogni volta che viene utilizzato si “consuma”, una volta consumato completamente la partita termina.
I boss dispongono di un deck proprio, ogni carta del deck rappresenta una mossa diversa che ogni turno viene pescata e risolta. Quando il mazzo di carte finisce viene rimescolato e, le carte, vengono riutilizzate.

COMPONENTI:
le plance e i segnalini sono di cartone spesso, le miniature sono di ottima fattura e i cubetti sono in legno. L’unico problema, come molti giochi con miniature visti fino ad ora, è che i componenti, una volta defustellati, non riescono a stare tutti all’interno della scatola in maniera ordinata (le carte soprattutto). Io mi sono organizzato con contenitori esterni.

REGOLAMENTO:
Anche se ben illustrato in certi casi è poco chiaro, ci sono alcuni problemi con le traduzioni di alcuni paragrafi e grossi problemi con le traduzioni di alcune carte. A breve dovrebbero essere spedite le carte tradotte in maniera corretta.

CONSIDERAZIONI PERSONALI:
Dark souls the board game è un gioco estremamente fedele al videogioco.
Durante la partita capiterà spesso di morire e dover recuperare le anime perse nel combattimento precedente, i mostri verranno ripristinati tali e quali a prima e nelle stesse posizioni di prima, tutto questo potrebbe sembrare monotono, e in effetti potrebbe esserlo, ma il videogioco è esattamente così.

Trovo che sia un gioco indirizzato prevalentemente agli appassionati del videogioco, un giocatore amante dei giochi con dadi e miniature che non conosce il tema potrebbe trovare in dark souls un’alternativa, le meccaniche sono diverse dai giochi visti fino ad ora, ma non lo apprezzerebbe come un appassionato.

In conclusione è stata sicuramente un’ottima trovata commerciale, Dark souls è un gioco molto conosciuto, ma è pur vero che è stato fatto un ottimo lavoro visto che sono riusciti a ricreare l’atmosfera del videogioco in un gioco da tavolo.

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immagine-profilo

Paolo Alessandro Rivola

Sono un ragazzo che abita in provincia di Bergamo, ho la passione dei videogiochi e, soprattutto, dei giochi da tavolo. Sono stato per pochi anni nel circuito del braccio di ferro, ottenendo qualche risultato, ma i giochi da tavolo sono diventati una passione molto più importante nonostante il lavoro mi conceda poco tempo da dedicare a me stesso. Gioco a tutti i titoli che mi vengono proposti, mi piacciono molto i collaborativi, i gestionali con poca interazione tra i giocatori e i solitari. Apprezzo meno i giochi con molta interazione e con meccaniche che si basano sul sistema ad aste, ad ogni modo gioco a tutto. Mi è stata data la possibilità da questo sito di cimentarmi in recensioni e devo dire che l'idea mi entusiasma parecchio. Spero di poterne fare molte e che vengano apprezzate.

3 risposte a “La nostra Recensione di Dark Souls, da Kickstarter ai nostri tavoli.”

  1. Barry Windsor Smith ha detto:

    Le miniature non mi sembrano proprio di ottima fattura.

    • Jan Nava ha detto:

      sono molto belle, Steamforged è un’azienda che nasce come produttrice di miniature e attualmente, nel panorama, sono riconosciuti come uno dei brand leader del settore.

  2. Marco De Silvestri ha detto:

    Monitoriamo! Promette bene, da provare assolutamente