Qui di seguito ho cercato di riportare in maniera lucida tutte le emozioni e l’atmosfera vissuta al Bologna Nerd Show.
Tra tanti incontri e difficili risvegli abbiamo anche provato il nuovissimo e cattivissimo Cerberus!
Sabato ho avuto la fortuna (e il piacere) di partecipare per la prima volta al Bologna Nerd Show.
All’inizio non dovevo nemmeno esserci per impegni lavorativi e non, ma per fortuna sono riuscito a gestire il tutto, liberandomi per questa avventura.
Il giorno prima esco dal lavoro alle una e mezza di notte, verso le due sono a casa, il tempo di una doccia e di impigiamarmi sono quasi le 3.
Imposto la sveglia alle 7, conto a mente quante ore di sonno mi rimangono se mi addormentassi esattamente in quel momento ma sono troppo stanco, spengo tutto e mi addormento.
Chiudo gli occhi.
SUONA LA SVEGLIA.
Vorrei rimanere nel calduccio del mio letto ma raccolgo tutta la mia forza di volontà e mi trascino verso la macchinetta del caffè, inserisco la cialda e il profumo che si espande inizia a far riconnettere i miei (pochi) neuroni.
Caffè, lavaggio di mani, faccia e denti, mi rendo presentabile, stampo i biglietti, mi infilo il cappotto e saliamo in macchina.
Destinazione Bologna Fiere.
Da Padova sono circa 60/70 minuti, vorrei dormire ancora ma so già che se lo faccio sarei ancora più rintronato.
Strada, musica e colazione.
Arriviamo a destinazione, parcheggiamo…sbagliando strada più volte ed arriviamo all’entrata.
La prima cosa che vedo è un grande ring con l’uomo tigre in posa per le foto ed esattamente davanti a lui, dietro ad un cordone rosso ci sono i cosplayer degli Avengers.
Aspettiamo qui i nostri amici che stanno arrivando per fare poi un giro tra i padiglioni.
Iniziamo subito la nostra ricognizione nella Artist Alley, dove illustratori ed autori di fumetti sono ovunque.
Ovunque si guardi ci sono tavole, immagini, illustrazioni di tutti i tipi, colori e stili diversi.
Ognuno ha qualcosa da raccontare e lo fa attraverso ciò che più lo ispira.
Ci sono tavole dark che raccontano tematiche profonde e pesanti come guerra, paure, e l’ampio spettro dell’animo umano.
Poi ci sono altre tavole piene di colore che raccontano molte altre cose, come avventure da vivere, eroi e eroine, la bellezza del mondo che ci circonda e tantissimo altro.
Tanti libri e fumetti, ognuno espone un pezzo del suo lavoro, a rappresentarlo.
Sono riuscito a passare per un saluto, due chiacchiere ed una dedica dalla dolcissima e simpaticissima Violetta Rocks che assieme al bravissimo e simpaticissimo Tarma ci hanno autografato il loro fumetto “Il migliore dei mali”, con tanto di disegno, fatto al momento, di Milo, uno dei personaggi del loro intrigante racconto.
Il racconto è potente ed accessibile a tutti, la trama non è banale e ti sa prendere mentre le illustrazioni sanno essere pregne di “oscurità” senza essere troppo buie.
La cosa che più mi piace del libro è proprio l’uso della luce che va e viene proprio a sottolineare i momenti di maggior pathos ed intimità, come a creare un angolo solo per i protagonisti ed il lettore.
Il nostro giro prosegue poi nell’area Boardgames, nel padiglione 25.
Entriamo e vediamo subito il padiglione della Mancalamaro con esposto il nuovo Cerberus, con tanto di statua dello scheletro del protagonista del gioco, titolo in lizza per il premio Efesto di quest’anno.
Ci sediamo e lo proviamo.
Siamo finiti nell’aldilà ma non intendiamo rimanerci, l’unico modo per scappare è salire sulla barca su una delle 3 barche e “traghettarci” nel nostro mondo, sembrerebbe semplice se non ci fosse l’infame cane a 3 teste a darci la caccia e sbranarci.
Un gioco semi cooperativo, all’inizio bisogna aiutarsi ed allontanarsi il più possibile dal cerbero ma da un certo punto in poi ognuno dovrà pensare per sé perché le barche hanno un numero di posti limitati (da 1 a 3) e solo se riempiti tutti la barca potrà lasciare l’Aldilà.
Siete più di tre? chi prima arriva meglio alloggia!
Siete stati sbranati? Tranquilli ora impersonerete il cerbero e potrete vendicarvi sui vostri compagni che vi hanno lasciato indietro!
Molto divertente, il tipo di gioco che mi piace… dove la cattiveria e le promesse non sempre mantenute mettono quel pepe in più al gioco.
Fondamentale però è collaborare all’inizio, altrimenti si arriverà troppo deboli verso alla fine, rendendo fin troppo facile il lavoro al Cerbero.
Continuiamo la passeggiata tra gli stand della DVGiochi, Ghenos Games, Raven, MS Edizioni, Asmodee, Dal Tenda e Red Glove.
Si poteva vedere dal veloce e micidiale Dobble, al nuovo ed intrigante Bananagrams.
MS Edizioni ha portato anche i nuovi titoli appena lanciati come Orifiamma e Hanamikoji.
Consistente anche la presenza tra i vari stand dei Libri giochi che ormai si stanno ritagliando lo spazio che si meritano.
Vanno via con me La banda dei pinguini, il bellissimo Chakra, Nome in codice duetto, Dark Tales Cenerentola e ovviamente Cerberus.
Continua la passeggiata tra costruzioni imponenti di lego e mattoncini e tra gli scenari nerd di Doctor who e Star wars.
È l’ora di pranzo e il mio stomaco ringhia.
Ci appartiamo ed apro la mia insalata di riso che divoro in 5 minuti, creando un malloppone in gola che riesco a sciogliere solo bevendo un litro d’acqua.
Con la pancia piena, felice, e le gambe riposate (almeno per qualche minuto), riparte il viaggio tra gli stand.
Ci addentriamo nella zona mercato.
Sembra di entrare in una Diagon Alley alternativa.
Il merchandising di Harry potter la fa da padrona.
Cuscini, cioccolata, bacchette, vestiti, festoni… tutto ciò che vorresti c’è!
Funko pop a perdita d’occhio assieme a tante altre miniature ed action figures.
Il trono di spade, il signore degli anelli, personaggi manga e quant’altro.
Il paradiso di ogni nerd.
Facciamo un giro anche nella zona videogiochi e subito il mio cuore viene rapito dal gioco per playstation 1 di Hercules, la mia infanzia in un cd-rom.
C’erano videogiochi di tutti i tipi e di tutte le età.
Torniamo nel padiglione degli illustratori per fare un saluto a Salvatore Callerami, autore di molti fumetti tra cui Lui e L’orso.
Prendo il nuovo libro, con tanto di dedica e disegno fatto l volo dell’Orso.
Sono contento di essere riuscito a scambiare due chiacchiere con lui, un po meno contento di avergli dato una craniata durante la posa per la foto! Scusami ancora Salvatore!!
Dopo un caffè ristoratore, le 4 ore di sonno di sonno iniziano a farsi sentire, Matteo e Nicola, i nostri amici che ci hanno accompagnato ci fanno conoscere un altro autore molto bravo e talentuoso.
Si tratta di Giulio Macaione, per mia ignoranza non lo conoscevo ma me ne sono innamorato subito.
Ho comprato Una mattina qualunque e ora mi pento di non aver preso di più.
La storia parla della routine di due ragazzi innamorati che convivono e che pian piano sta rendendo scontato il loro rapporto, fino a renderlo quasi anonimo finchè qualcosa non scuote la coscienza di uno dei protagonisti… però mi fermo qui per evitare spoiler.
Credo proprio che vorrò leggere altro di lui.
Concludiamo la giornata andando ad incontrare una persona che seguo da molto e che mi piace per la sua sicurezza che mostra nei suoi video e sul palco, ma appena la luce si spegne riesco a scorgere nelle sue espressione un velo di timidezza.
Lui è molto conosciuto ed è Alberto Pagnotta, un imitatore, un doppiatore, un intrattenitore, un cantante, un attore ed uno youtuber.
Si trovava al Bologna Nerd per firmare il suo libro, o meglio il libro di Chiara Menichetti su di lui, per conoscere il suo lato “nascosto”. Un viaggio introspettivo e non.
Conoscerlo mi ha dato la conferma della sua simpatia e timidezza, vorrei tanto sapere come fa…
Il buio ormai è calato e così come un avviso ci ricorda che tutto ha una fine.
Purtroppo era il momento di lasciare la fiera e di tornare a casa.
Stanchi ma felici, con uno zaino più leggero, delle borse con dentro nuove cose e tanti ricordi belli che ci accompagneranno a lungo.
Ma ciò che consola è il sapere che non è un addio ma solo un arrivederci.