Videogiochi e motociclismo: i software più diffusi

Chi non ha mai desiderato di mettersi a bordo di una vettura a due ruote professionale per sfrecciare ad alta velocità? Di certo non sono molti i fortunati che possono affermare di aver guidato almeno una volta una due ruote da MotoGP, ma sicuramente sono in centinaia di migliaia gli appassionati dei motori che si […]

Chi non ha mai desiderato di mettersi a bordo di una vettura a due ruote professionale per sfrecciare ad alta velocità? Di certo non sono molti i fortunati che possono affermare di aver guidato almeno una volta una due ruote da MotoGP, ma sicuramente sono in centinaia di migliaia gli appassionati dei motori che si sono divertiti a impersonare qualche pilota famoso attraverso i videogiochi. Quando si pensa all’intrattenimento videoludico dedicato allo sport è molto facile che vengano in mente in primis i titoli sul calcio o sul basket, ma anche il motociclismo ha convinto le software house a sfornare qualche prodotto a tema.

Indubbiamente, la serie più famosa di videogiochi sulle moto è quella partorita nei primi anni 2000 dalla Namco, prima di passare alla Capcom e infine alla Milestone. Si tratta di “MotoGP”, una saga che ha raggiunto da poco il ventiduesimo capitolo e che curiosamente, nel 2016, ha interrotto la regolare serie con la pubblicazione di una sorta di spinoff: “Valentino Rossi The Game”. Così come gli amanti del pallone hanno sempre atteso ogni anno le nuove uscite dei vecchi “FIFA” e “PES”, i fan delle due ruote hanno sempre avuto un titolo al quale ispirarsi. La serie cominciò unicamente su PlayStation 2, ma oggi è disponibile per tutte le console moderne, oltre che per pc.

Meno fortunata è stata forse la serie di “SBK”, dedicata alla Superbike. Le derivate non potevano ovviamente esercitare lo stesso fascino delle moto di classe regina. In ogni caso, qualcosa si è mosso proprio di recente, in quanto l’anno scorso la Milestone ha lanciato “SBK22” a 10 anni di distanza dall’ultimo titolo videoludico relativo a questa specifica tipologia di moto. Considerando inoltre che il motocross non è mai stato protagonista di una vera e propria serie e che sono pochi i titoli che si ricordano, su tutti “MXGP 2”, va da sé che chi coltiva sia la passione dei videogiochi sia quella delle moto non ha una grande varietà di scelta rispetto ai gamer che preferiscono altri generi.

Paradossalmente, se si guarda al palinsesto delle app mobile, l’offerta abbonda. “Traffic Rider”, “Mad Skills Motocross”, “Moto Rider GO” e “Racing Fever: Moto” sono solo alcuni dei titoli disponibili sugli store digitali. Non può mancare ovviamente anche “MotoGP Racing”, gioco ufficiale sulla classe regina. Chissà che nel prossimo futuro il successo di queste applicazioni non possa convincere le software house a puntare maggiormente sulle console casalinghe, sfruttando la potenza dei macchinari next-gen. Mai porre limiti alla Provvidenza, specie in un settore concorrenziale come quello dell’intrattenimento.

Anche se i piloti italiani non sempre sono riusciti ad affermarsi con continuità in pista, la MotoGP è seguitissima nello Stivale. Specie di questi tempi in cui il campione del mondo in carica è Francesco Bagnaia, che potrebbe essere ricordato in futuro come il nuovo Valentino Rossi. Le quote sulla MotoGP vedono “Pecco” favorito per il titolo anche per quest’anno. Magari anche lui si ritroverà un giorno con un bel titolo videoludico che porta il suo nome…


I commenti sono chiusi.