I videogiochi non hanno solamente lo scopo di intrattenere i giocatori, ma possono apportare molti altri benefici.
Ritenuti dannosi da tante (forse troppe) persone, i videogames sono in realtà uno dei modi più creativi e divertenti per scaricare lo stress, per esempio. A confermarlo è una ricerca dell’Università di Oxford, che dimostra come i gamer si sentano più felici e rilassati a fine partita. Inoltre, la pratica e l’uso dell’intelletto, che permettono pian piano di migliorare le proprie performance di gioco, aiutano a sviluppare e migliorare la propria autostima ogni volta che si raggiunge un obiettivo. Ma è soprattutto sul piano del lavoro che i videogiochi stanno diventando dei validi alleati.
Problem solving, pensiero laterale, team building: le skills del gamer
Non tutti sanno che giocare ai videogame permette di sviluppare numerose capacità molto ricercate dalle aziende al giorno d’oggi, e che ogni tipologia di videogioco è in grado di far sviluppare caratteristiche diverse. I giochi di ruolo per esempio, nei quali i giocatori e le giocatrici si immedesimano nei panni di un personaggio fittizio, sono utili ad allenare la skill del cosiddetto “problem solving”, quella capacità nel risolvere problemi sulla base delle capacità intellettuali e degli elementi che ci circondano.
Una categoria di gioco molto amata dai giovani è anche quella dei giochi multiplayer, dove è possibile giocare a stretto contatto con persone provenienti da tutto il mondo. Questo spinge ad affinare le proprie capacità relazionali per comunicare con gli altri nel miglior modo possibile, utilizzando anche lingue diverse dall’italiano. Per l’apprendimento di nuove competenze questi giochi sono efficaci, proprio perché facendo squadra con altre persone bisogna allineare il proprio pensiero a quello degli altri, così da arrivare a una strategia comune.
Nei giochi d’azione invece, ritenuti i più violenti, si sviluppa maggiormente la skill della visione periferica, che permette di intravedere ai margini dello schermo gli avversari. Si possono ritenere giochi utili anche le slot e i casinò online, in quanto permettono di abituare il cervello a pensare strategicamente, a sviluppare la concentrazione e prendere decisioni in velocità e, nel caso delle modalità live, anche alcune abilità relazionali per rapportarsi con il croupier. Per allenare queste capacità possono essere utili alcuni siti, come https://slotadm.it/, che forniscono tutte le informazioni necessarie sulle migliori slot online, certificate e dotate di regolare licenza, così da giocare in maniera completamente sicura.
I consigli per chi vuole trasformare la passione per i videogiochi in un lavoro
Dopo queste argomentazioni non è difficile credere che i gamer iniziano a interessare le aziende sempre più.
Sono tante le professioni che si possono svolgere se si nutre questa passione: dal Game Designer, cioè colui che sviluppa lo storyboard e i meccanismi del gioco, al Sound Engineer, che si occupa della colonna sonora e dei suoni, passando per il Videogame Tester, cioè colui che testa la versione di prova del gioco cercando di individuare punti deboli e punti di forza, e l’animatore 2D/3D, che appunto “anima” i personaggi e gli ambienti del gioco.
Tutto dipende dal ruolo che si vuole ricoprire all’interno del processo di sviluppo del videogame. L’importante è specializzarsi, e per farlo è necessario studiare e formarsi. È possibile seguire dei corsi professionali in comunicazione, media ed informatica per la comunicazione digitale, oppure intraprendere dei percorsi di studio universitari nel settore informatico, design o scienze della comunicazione, ma anche dei corsi di specializzazione come quelli di Game Design.