Un gioco per due giocatori fresco, semplice e super portatile. Scoprite con noi The Fox in the Forest, un trick taking game in grado di convertire anche chi odia la briscola…
Quando ci si comincia ad appassionare ad un hobby, è normale cercare informazioni sull’argomento e muovere i primi passi anche nel “lingo” che contraddistingue quel determinato gruppo di hobbisti. Il gioco da tavolo non fa eccezione.
Cos’è un deck building? Un german? Un american? Eccetera, eccetera…
Ovviamente mamma Google dà sempre una mano ai suoi fedeli, e quindi via, giorno dopo giorno, ad acquisire quel bagaglio tecnico che ci trasforma da semplici “amatori” del gioco da tavolo ad hobbisti incalliti.
Ci siamo passati tutti. Chi più chi meno.
Ma perché scrivere questa roba prima di una recensione?
I motivi sono prevalentemente due:
1) Un’educazione scolastica che, purtroppo per voi, ha lasciato indelebile, dentro di me, l’atavica nemica della brevità, la malvagia struttura de “introduzione – svolgimento – conclusione”;
2) Lo sgomento quando mi trovai innanzi ad una tipologia di gioco di cui non sospettavo manco l’esistenza e di cui fa parte ovviamente “The Fox in The Forest” (il titolo su cui verterà questa recensione), gioco per 2 persone edito da Renegade Studios (purtroppo ancora inedito in Italia…).
Procediamo…
Un giorno, mentre cercavo di capire i generi del gioco da tavolo, mi sono imbattuto nei “trick taking game”… di primo acchito la traduzione “mentale” che mi ero fatto, risultava piuttosto lacunosa “giochi con trucchi”… “Mmm… non credo proprio…”, e quindi via a cercare una definizione, ovviamente in inglese (lingua che conosco decisamente bene…).
Trovo una pagina che spiega cosa siano i trick taking game… Leggo e rileggo più volte… Non mi capacito…
Briscola e Tresette!
Esiste un intero genere di giochi che si rifanno a briscola e tresette!!!
Non convinto della mia interpretazione della definizione, mi cerco un qualche video di giochi che appartengono a questa categoria e, effettivamente, la dinamica di base è proprio quella di fare “prese” avendo un seme più importante degli altri.
Rimango leggermente allibito. A me i giochi con le carte “da gioco” (francesi, napoletane, romagnole) non mi hanno mai appassionato, quindi nasce in me la ferrea decisione di non toccare mai un gioco di questo genere, non solo per la dinamica della briscola, ma anche perché giocare con carte che hanno semi e numeri, è qualcosa che proprio mi fa venire il latte alle ginocchia.
Tutto questo è accaduto un paio di anni fa, e da allora sono sempre stato coerente con me stesso: se ci sono carte con semi e numeri: no grazie.
2018… L’anno del cambiamento.
Una settimana prima di andare a fare un qualche giorno di ferie con la mia compagna, decido che questa occasione è una splendida scusa per comprare un paio di giochi in scatola nuovi da portare con noi (con sommo disprezzo e fischi di disapprovazione da tutti i giochi della mia libreria…)
Cerco informazioni su internet, qualcosa di non troppo difficile, MA soprattutto, per 2 giocatori. E che costi poco (massimo 20 euro).
Mi metto a caccia del titolo e finalmente fiuto qualcosa:
Illustrazioni ed artwork curati? C’è.
Per due giocatori? Ovviamente sì.
Complessità non eccessiva? Sì!
Piccolo e poco ingombrante? Ci puoi scommettere!
Prezzo sotto i 20 euro? Esatto! (come se poi fosse stato realmente importante, al massimo si mente alla dolce metà, in post-acquisto, sparando il prezzo che si pensa lei/lui, voglia sentirsi dire, a volte dicendo menzogne talmente grosse che l’asse terrestre si inclina di qualche grado…)
Insomma tutto perfetto! The Fox in the Forest è il gioco per le mie ferie! Se non fosse che… è un trick taking game. Una briscolata in spiaggia in ferie… che angoscia… e invece…
[Rullo di tamburi – Abbia inizio la recensione!!!]
Presentazione Visiva
Questo punto è decisamente facile, basta guardare l’illustrazione sulla scatola per vedere come The Fox in the Forest cerchi subito di attirarti a sé con uno stile grafico molto curato ed elegante (che ammicca ovviamente alle fiabe e al loro immaginario “romantico” di foreste, streghe, re, regine e cacciatori).
La “copertina” è MERAVIGLIOSA, e anche i disegni delle carte “speciali”, sebbene più “semplici”, sono ben fatti e riescono egregiamente ad evocare appunto un mondo fiabesco, da favola dei fratelli Grimm (e non a caso, per questo gioco, è stata creata anche una fiaba, leggibile online, https://foxtrotgames.com/forest/the-fairy-tale/, per dare una “ambientazione” o comunque una “lore” al gioco).
Soffermandosi ancora un po’ sulle carte, mi sembra giusto sottolineare come le illustrazioni delle carte “speciali” sono differenti per ogni seme (Luna, Chiave, Campana).
Se è vero infatti (come spiegherò tra poco) che, ad esempio, ogni carta 3 è la Volpe, la Volpe di Luna, la Volpe di Chiave e la Volpe di Campana hanno 3 illustrazioni differenti, un ottimo modo per mantenere interessante a livello visivo il gioco, ed un discreto impegno creativo, dato che sulle 33 carte di questo “piccolo” gioco, ben 18 sono illustrate con illustrazioni una diversa dall’altra! (ottimo lavoro Renegade Studios!)
Insieme alle 33 carte che compongono il mazzo con cui si giocherà, ci sono 17 tokens segnapunti (molto, molto semplici, forse la cosa meno ispirata graficamente del gioco, ma di facile lettura e molto funzionali), due carte con il riassunto dei poteri delle carte e dei punti delle prese (anche qui, ne parlerò breve nel prossimo paragrafo) e le istruzioni.
Fine.
35 carte, 17 token e un libretto di istruzioni. In una scatola di piccole dimensioni, con un inserto che ospita comodamente le carte anche se sono state imbustate (MIRACOLO!), e tiene divise le carte dai tokens, in modo, davvero, da poter giocare a The Fox in the Forest anche sul vassoietto/tavolino del treno. Portabilità e divertimento. Un gioco da vacanza!
Regolamento
(dato che il gioco è solo in inglese, mi sono permesso di dilungarmi un poco anche sui poteri delle carte, cercando di spiegarli brevemente in italiano in modo da aiutare chi magari non è ferratissimo con la lingua…)
Lo scopo del gioco, in The Fox in the Forest, è fare “prese” giocando carte di 3 semi diversi: Chiavi, Lune, Campane.
Ad inizio partita si danno 13 carte a ciascun giocatore, si pesca una carta dal mazzetto rimasto, la DECREE CARD, e la si mette a faccia in su sul tavolo.
Il seme della DECREE CARD è il seme di briscola della partita.
Infine si mettono le carte rimaste, coperte, a fianco della DECREE CARD.
Il gioco può avere inizio.
A turno il giocatore di mano giocherà una carta e l’altro risponderà con una sua carta. Il gioco procede in questo modo, senza pescare carte dal mazzo, a meno che non si giochi una carta con un potere speciale.
A seconda della quantità di prese che si fanno, a fine partita, si ottengono punti.
Il primo giocatore che arriva a 16, 21 o 35 punti, a seconda della durata che si vuole dare alla partita, è il vincitore. Molto molto semplice.
Ma, ovviamente, c’è un ma (se no si giocherebbe a briscola no?)
Una presa non equivale ad un punto. Nossignore.
Lo “schema” è il seguente:
Se si fanno da 0 a 3 prese, si ottengono ben 6 punti
Con 4 prese si fa 1 punto
Con 5, 2 punti
Con 6, 3 punti
Da 7 a 9 prese 6 punto
Da 10 a 13 prese 0 punti
Questo aspetto del gioco, più dei poteri speciali delle carte in un certo senso, è ciò che rende The Fox in the Forest molto diverso dalla briscola tradizionale.
“Regalare” prese al proprio avversario per cercare di fargli prendere 0 punti, oppure cercare di fare più prese possibili cercando però, ad un certo punto, di trovarsi con carte deboli per non arrivare ad essere troppo avido… In questa ricerca di equilibrio c’è forse una delle dinamiche più eleganti di tutto il gioco.
Ho già scritto almeno 4 volte, in questa recensione, di carte con “poteri speciali”. Forse è giunto il momento di farle entrare finalmente in scena…
Tutte le carte di numero dispari, di ogni seme, hanno una illustrazione ed un potere speciale che aggiunge “pepe” al gioco. Questi poteri sono:
1 – Cigno: se chi gioca il Cigno perde la presa, è comunque primo di mano nella giocata successiva.
3 – Volpe: chi gioca questa carta PUO’ cambiare l’attuale DECREE CARD, scambiandola con una carta della sua mano. Se nello scambio si cambia il seme di briscola, il seme nuovo è subito attivo, anche per questa giocata.
5 – Boscaiolo: chi gioca il Boscaiolo DEVE pescare una carta dal mazzo coperto, e poi mettere una delle carte che ha in mano (anche quella appena pescata) in fondo al mazzo.
7 – Tesoro: il tesoro vale 1 punto. Chi vince la presa guadagna 1 punto immediatamente. Nel caso la presa sia composta da due 7, chi la vince guadagna 2 punti
9 – Strega: nel caso in cui, in una giocata, ci sia UNA SOLA Strega, questa strega va considerata come se fosse la Strega di briscola. Se ci sono due Streghe in gioco, i loro poteri si annullano e si gioca normalmente seguendo i semi.
11 – Monarca: chi gioca il Monarca OBBLIGA il proprio avversario a giocare l’1 (Cigno) dello stesso seme, oppure la carta più alta di quel seme in suo possesso. Nel caso in cui l’avversario abbia sia l’1 che una o più carte di quel seme, è lui a decidere se giocare l’1 o la più alta.
Questi in breve sono i poteri. Giocarli al momento giusto permette non solo di fare prese o di darne via, ma anche di avere una idea di che carte ha in mano il nostro avversario (con il Monarca), oppure di ottenere punti per avvicinarci alla tanto agognata vittoria.
Le due dinamiche di The Fox in the Forest, la conta delle prese ed i poteri, lavorano benissimo insieme e riescono a creare un gioco assolutamente non banale, dove, quando si è presa la mano con i vari poteri, è possibile spremersi ben bene le meningi per cercare di “fregare” l’avversario ed obbligarlo a fare più prese possibili.
Ultima cosa, che però è IMPORTANTISSIMA da spiegare, probabilmente ancor prima di iniziare ad elencare i poteri delle 7 carte speciali, la regola 0 su cui poggia tutta l’architettura di regole del gioco: non si può “tagliare”.
In The Fox in the Forest si è OBBLIGATI, ovviamente se possibile, a rispondere al seme messo in gioco dal proprio avversario di mano con lo stesso seme.
Esempio:
Decree Card – Luna
Giocatore A gioca il 7 di Chiavi
Giocatore B ha il 4 di Chiavi e il 2 di Luna.
Giocatore B deve giocatore il 4 di Chiavi.
Una volta assimilata questa regola, che per noi italiani è decisamente poco intuitiva se siamo cresciuti con la briscola e il tresette, The Fox in the Forest è pronto ad offrirvi ore di divertimento.
Esperienza al tavolo/ombrellone/parco/etc…
Ho intavolato The Fox in the Forest un po’ dappertutto. In spiaggia, al parco, a casa di amici, e non mi ha mai deluso.
Il gap della lingua, seppur minimo, comunque c’è.
È inglese scolastico? Sì, abbastanza, non è un inglese troppo difficile.
Basta che uno dei due sappia l’inglese? Decisamente sì.
Ho spiegato questo gioco alla mia ragazza, ad amici e a parenti. Dopo uno sguardo leggermente “impanicato” ed una prima mano di gioco “sulle uova”, dove mi sono prodigato, ogni volta che si giocava una carta, a spiegare cosa faceva, tutto è sempre andato liscio.
Ci siamo sempre divertiti.
Alla “fine della fiera” il gioco è una briscola con i poteri.
L’unico limite che ha, che però non è un vero limite, è che è un gioco per 2 persone. Fine. Non 2-4, non 1-2, non 2+. The Fox in the Forest è un gioco creato appositamente per due giocatori. E gira benissimo.
Al massimo, se come è successo a me è piaciuto a tutti quelli che lo hanno provato, bisogna fare a turno 🙂
Conclusione
The Fox in the Forest è quello che si vorrebbe da ogni gioco: è onesto, non mente né sulla durata né sul numero giocatori. È facile da spiegare, ci vuole poco tempo per iniziare ad apprenderne la strategia e lo si può giocare ovunque.
E tutto questo costa meno di 20 euro!
Insomma, per quello che offre, rasenta quasi la perfezione.
Ovviamente bisogna apprezzare ciò che ha da offrire.
È un trick taking game, quindi se non piace “giocare a carte”, meglio stargli alla larga.
Ma se si vuole un gioco “simil briscola” che sia divertente ed intelligente, da giocare con la propria dolce metà, o in viaggio con il proprio migliore amico/a, sono convinto che The Fox in the Forest sia il titolo che può fare per voi.
Purtroppo, dato che non viviamo in un modo perfetto, in italiano non esiste, e ogni tanto è scarsamente reperibile online sugli store italiani, ma questo non deve farvi desistere, cercate la volpe nella foresta, non ne rimarrete delusi.