Dopo aver finito la campagna di Sword and sorcery, edito da Devir e nato dalle menti di Simone Romano e Nunzio Surace , sono qui per tirare le somme su questi titolo cooperativo per 1-5 giocatori che unisce il gioco di ruolo ed il gioco da tavolo.
Eccomi qui, davanti al mio computer, cercando di riordinare le idee ed impressioni per tirare la somme su questa avventura davvero particolare.
Le cose da dire sono molte ma cercherò di essere esaustivo e soffermarmi su cosa la campagna mi ha lasciato, sui suoi punti di forza e i suoi punti deboli.
TRAMA
Ci ritroviamo catapultati nel classico mondo fantasy.
Impersoneremo eroi rievocati dall’aldilà, richiamati per sconfiggere un male oscuro che invade e corrompe tutto e tutti.
Ci sono i personaggi che ormai siamo abituati a conoscere: il mago, la ladra, il nano, l’elfo e il guerriero.
La vera chicca è che ogni personaggio ha 2 diversi allineamenti, quello della Legge e quello del Caos, e i diversi allineamenti andranno ad interagire in modo diverso con gli elementi presenti nel gioco.
La storia si sviluppa in capitoli e in ciascuno di essi ci sono delle scelte (morali e non) da fare che porteranno ad un diverso sviluppo della trama.
Il primo capitolo parte in modo davvero epico con un crescendo che vi lascerà davvero stupiti, vi coinvolgerà e con l’atmosfera giusta ( ed il giusto gruppo) vi gaserà!
MATERIALI:
I materiali sono davvero tanti e ben fatti, se come i miei amici avete la pazienza e la costanza di dipingere tutto e “pimpare” il gioco come si deve rimarrete sbalorditi.
Le tiles sono belle spesse e con una grafica davvero centrata per il tipo di gioco.
Le miniature molto dettagliate e ben fatte ma hanno tralasciato un particolare: mentre nelle carte mostro c’è la distinzione tra il nemico più e meno forte (della stesse specie) a livello di miniature questa distinzione non c’è e bisogna ricordarsi quale dei due corrisponde alla sua carta…specialmente se entrambi sono in gioco (e capita spesso)… E PER TUTTI I NEMICI!
I tokens sono tanti ma se ben divisi ed ordinati svolgono egregiamente la loro funzione.
Potevano forse gestire meglio il libro dei segreti (quello dove la storia si sviluppa) e quello del set-up perchè bisogna passare spesso da uno all’altro, prima in uno per leggere la tabella di riferimento per le varie tracce sparse sulla mappa per capire quale paragrafo leggere per poi passare all’altro per leggere e continuare il racconto, forse potevano facilitare la cosa mettendo una tabella riassuntiva ad inizio del capitolo.
I dadi sono belli alla vista e al tatto, ma armatevi di divisori e/o scatoline per tenere tutto ordinato dentro la scatola!
MECCANICHE:
Il gioco come meccaniche di base è molto lineare: esplora la mappa, avanza nel racconto, scova i nemici, sconfiggili e raccogli il maggior numero di ricchezze e tesori.
Ma detto così mi rendo conto che è molto riduttivo.
I punti di forza di questo gioco sono 3:
– VARIABILITA’: Hanno puntato molto su questo fattore, non ci sono molte tipologie di nemici ma hanno delle abilità (poteri) di volta in volta sempre diversi, poi i nemici sono gestiti da una pergamena che li controlla in base alla loro distanza dal bersaglio e li farà muovere e reagire in modo sempre diverso. I tesori e le ricompense anch’esse cambiano così come le scelte da fare durante il gioco che andranno ad influenzare e cambiare la trama in corso. I nemici poi non partono sulla mappa sempre nello stesso punto, all’inizio saranno sottoforma di ombre e solo quando un eroe ha la linea di vista libera allora si scopre quale nemico si cela dietro l’ombra!
– CRESCITA DEL PERSONAGGIO: Durante il gioco si potranno recuperare delle gemme dell’anima che serviranno per passare di livello. La crescita è davvero molto tangibile e la potenza del proprio eroe cresce in un modo che dà molta soddisfazione senza però innescare la dinamica del giocatore alpha, visto che il passaggio di livello deve avvenire in maniera bilanciata, evitando così di potenziare solo un eroe. Siamo partiti dal “Oddio non ne usciremo vivi da questo capitolo” al “Vado avanti io che lo massacro…mantenendomi però a debita distanza….”
– COMPLETEZZA: C’è tutto ciò che ci si aspetta da un gioco del genere, colpi critici, attacchi, difese, orchi, goblin, tesori, monete e moltissimo altro…. c’è davvero tutto ma tutto ha un prezzo ed è qui che si palesa il suo punto debole, ci sono moltissime cose da ricordare, passaggi e condizioni da rispettare…all’inizio sembra molto macchinoso e complicato ma con il tempo tutto fila liscio, anche se il rischio di dimenticare qualcosa è sempre dietro l’angolo! Fortuna che essendo un cooperativo ci si aiuta nel ricordare le regolette come il dominio, la maggioranza, la reazione, i vari poteri ecc ecc…
I turni che il gioco ti mette a disposizione per completare la missione non sono particolarmente tirati, il tempo non ci ha mai dato grosse preoccupazioni.
Gli attacchi poi sono ben assortiti e permettono un’ottima pianificazione della strategia da adottare durante la partita, soprattutto sapendo in anticipo come reagirà il nemico se messo in determinate condizioni.
PUNTI DEBOLI:
Come detto in precedenza l’abbondanza si paga!
Ci sono davvero molte cose da ricordare e questo gioco non è molto adatto a chi si affaccia a questo mondo per la prima volta….ma per chi ha dedizione e voglia di mettersi in gioco allora ecco che si apre un mondo davvero magico ed avventuroso…
Fortuna che i miei amici, proprietari del gioco, sono molto navigati in questa tipologia e poi spiegano benissimo le regole…e fanno sembrare tutto così facile!
Poi per la fase mnemonica ci si dà una mano tutti insieme.
inserire foto fuoco
Il regolamento non è sempre chiarissimo in tutti i punti e lascia spazio a dubbi e ad interpretazioni che non sempre poi si rivelano corrette.
Un’altra cosa che avrei voluto è un maggior numero di scelte da fare durante il gioco per rendere ancor più immersiva e coinvolgente una trama che seppur chiara e lineare parte in un crescendo per poi finire in un modo forse un po’ troppo statico e prevedibile.
CONSIDERAZIONI FINALI:
Mi è piaciuto? Sì, sì e ancora sì!
L’ho trovato più profondo e strategico di Descent.
La storia parte con il botto e prosegue in modo davvero coinvolgente per poi finire forse in un modo sempliciotto…. certo, questo era solo il primo atto ma comunque a livello di meccanica hanno voluto andare sul facile e sicuro…perdendo un po’ la tensione e il pathos che si era andato a creare durante la campagna.
Ho trovato davvero intrigante il modo in cui il gioco pilota i nemici, tanto da farti credere che ci fosse davvero un giocatore a fare delle scelte ponderate e ben architettate.
Il modo in cui crescono poi i personaggi è molto intelligente e legato alle dinamiche del gioco.
Molto variabile e rigiocabile, anche solo per vedere come cambia la trama facendo scelte diverse e/o usando personaggi diversi.
Non mi resta che aspettare la scatola con il nuovo atto e nel frattempo buttarmi nell’avventura delle missioni secondarie delle espansioni!
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