Small Star Empires – La Recensione: Alla Conquista delle Piccole Galassie!

Un gioco veloce che ci porta nello spazio profondo. La conquista dell’universo è a portata di mano!

Bentornati cari amici di House of Games, oggi torno a parlarvi di giochi da tavolo. Diamo un’occhiata a Small Star Empires: gioco da tavolo edito dalla Archona Games, nato da un Kickstarter del 2016. Mentre in Italia, la versione deluxe del gioco è distribuito dalla Boardgames Invasion Editions.

Ambientazione di Gioco

Le nuove tecnologie permettono di trasformare un sogno in realtà: viaggiare nello spazio è possibile… Per giunta possiamo anche conquistarlo! E’ giunto il momento di diventare il padrone delle galassie. Tuttavia, bisogna scontrarsi con altri pretendenti… Solo il migliore riuscirà a colonizzare pianeti, stelle e sistemi solari!

Caratteristiche del Gioco

  • Numero di giocatori: 2-4 giocatori;
  • Età consigliata: da 13 anni in su;
  • Durata media: 15 minuti;
  • Nella confezione sono presenti: un regolamento in lingua italiana, una plancia segnapunti, 96 pedine in legno (16 astronavi, 64 capitali, 16 Porti Commerciali), 4 tessere del Settore Natale dell’Impero, 7 Plance di settore, 15 tasselli Sistemi Inesplorati e 6 tasselli Tunnel Spaziali/Buchi Neri.

Tipologia e Scopo del Gioco

Small Star Empires è un gioco astratto e strategico. Vince la partita il giocatore che realizzato più punti a fine gioco. In caso di partita, vince il giocatore che a posizionato e colonizzato più: Capitali, Stazioni Commerciali e Pianeti. Nel caso di un ulteriore pareggio, la vittoria è condivisa.

Svolgimento del Gioco

Essendo un gioco con tessere, la plancia di gioco viene formata all’inizio della partita. Le mappe di gioco possono essere realizzate in base ai gusti dei giocatori. Per le prime partite è consigliato utilizzare le mappe proposte dal gioco.

In base al numero di giocatori, posizioniamo le nostre Astronavi nel Settore Natale dell’Impero. Il numero delle Astronavi è dettato dal seguente elenco:

  • 4 Astronavi per 2 giocatori;
  • 3 Astronavi per 3 giocatori;
  • 2 Astronavi per 4 giocatori.

Il primo giocatore, per la precisione il più giovane, deve compiere due azioni obbligatorie nel proprio turno:

  • Muovere un’astronave: le nostre Astronavi, che partono dal Sistema Solare d’Appartenenza, muovono solo in linea retta, ma di qualsiasi numero di caselle. Ci sono movimenti che non possiamo fare: come muovere attraverso una colonia avversaria o fermarsi in una nostra colonia. Altri tipi di movimenti e divieti sono disponibili nelle varianti e nelle espansioni;
  • Colonizzare: l’Astronave deve fermarsi sempre in un tassello Sistema Solare. Appena si ferma, siamo obbligati a piazzare una Capitale (pedina tonda) o una Stazione Commerciale (pedina cubica). Quei Sistemi Solari adesso sono di proprietà del giocatore che ha posizionato una delle due pedine, nessun giocatore può rimuoverle.

Le Capitali e le Stazioni Commerciali sono essenziali per fare i punti vittoria. E’ necessario spiegare il loro funzionamento:

  • Capitali: i Sistemi Solari con sopra queste pedine ci permettono di fare punti istantanei. Di fatti, su ogni Sistema Solare è presente un numero di Pianeti (che va da 0 fino a 3). In base al numero di pianeti calcoliamo immediatamente i punti, che vanno segnati sul segnapunti. Inoltre, con le capitali possiamo conquistare un Sistema di Nebulosa. Questi tasselli sono ben 3 per colore (verde, rosso e blu). La conquista di queste nebulose donano al giocatore uno dei tre segnalini nebulosa. A fine partita, si guadagnano punti in base al numero di segnalini dello stesso colore (2 punti per un segnalino, 5 punti per due segnalini uguali e 8 punti per tre segnalini uguali);
  • Stazione di Commercio: questa pedina ha gli stessi effetti di una Capitale, ma con un’abilità in più. A fine partita, una Stazione Commerciale fa guadagnare punti vittoria in base alle pedine degli altri giocatori che ci circondano. Potete capire che ogni sistema dona un massimo di 6 punti, inoltre le nostre altre pedine non vengono calcolate.
Una volta effettuate queste azioni, si passa il turno. Esistono altre regole per varianti o espansioni, ma per la partita base si applicano queste elencate.
La partita conclude quando non si possono più muovere le astronavi oppure quando tutti i giocatori hanno finito le pedine da posizionare. Dopodiché si passa al conteggio. Come anticipato: chi ha più punti vince la partita.

Considerazioni sul Gioco

Il primo impatto con Small Star Empires è davvero particolare. Iniziando dalle frivolezze, la prime cose che lasciano dubbiosi sono il concept e la grafica del gioco. L’illustrazione sulla scatola sembra uscita da un videogame PC del 1998, ma tenta rievocare giochi da tavolo fantascientifici come: Race for the Galaxy, Quantum, Mercanti di Venere e tanti altri capolavori del genere. Dinanzi queste immagini imponenti, il giocatore pensa di trovarsi davanti ad un gioco dello stesso filone… che magari vuole imporsi tra quei titoli. Invece, si tratta di un filler molto veloce di posizionamento e conquista del territorio. Capite, quindi, che inizialmente c’è una fase di spaesamento, perchè ci troviamo dinanzi a qualcosa di diverso… Personalmente, visto che si tratta di un gioco astratto, avrei optato per un’ambientazione diversa o al massimo puntate su un’illustrazione totalmente diversa (magari fumettistica o cartoonesca). Avrei preferito qualcosa di più amichevole, invece di un’immaggine fredda come lo spazio stesso. Ma questi sono solo dettagli, del resto i giochi non si giudicano dalla copertina!

Small Star Empires è un gioco dalle molte sfaccettare. Parto subito dalle note dolenti, per poi passare ai pregi.

La versione base del gioco a due giocatori è una delle peggiori esperienze di gioco che abbia mai fatto. In questa modalità escono tutti i limiti di questo gioco… Sembra di essere un pesciolino in un mare sconfinato, c’è il rischio di non interagire mai con l’avversario. La strategia emerge in questa versione di gioco, ma la tattica è inesistente. E’ un’esperienza di gioco quasi nulla, dove ci limitiamo a muovere le nostre pedine senza un vero e proprio stimolo. Sconsiglio fortemente la versione base a giocatore…

Per fortuna tutto cambia aumentando il numero di giocatori! A tre e, soprattutto, a quattro giocatori il gioco diventa molto più appassionante e stimolante. La plancia di gioco diventa stretta al massimo dei giocatori, ogni movimento è fondamentale per arrivare alla vittoria. Non dobbiamo sbagliare! In queste modalità di gioco, le strategie e le tattiche guadagnano maggior significato. Non solo: liberi da frustrazioni e pregiudizi, possiamo vedere tutti i pregi di questo gioco. Si tratta davvero un gioco davvero veloce e facile da capire, una sorta di dama (o gioco di posizione pedina) mista alle tematiche di esplorazione e conquista delle aree. In questa modalità il gioco si capovolge positivamente, tanto che una partita tira l’altra… Se non vi basta o se inizierete ad annoiarvi potete sfruttare le molteplici varianti di gioco.

Ognuna di queste varianti amplifica o modifica il gioco. Ogni variante meriterebbe un articolo a parte, per mancanza di tempo vi elenco le migliori:

  • Buchi Neri/Tunnel Spaziali: rendono delle aree non accessibili o di fare salti di tasselli;
  • Sistemi Inesplorati: sulla plancia sono presenti delle zone variabili da esplorare;
  • Astronavi Danneggiate: le nostre Astronavi possono subire danni, dobbiamo ripararle per farle tornare attive;
  • Campagna: per partite più lunghe e sostanziose;
  • Gioco Epico: partite amplificate che possono essere realizzate con due copie del gioco o con l’ausilio delle espansioni. 

Personalmente, vi consiglio di provare e dare una possibilità di gioco a Small Star Empires. Si tratta di un filler diverso al solito, un ibrido sperimentale che sicuramente riuscirà ad accontentarvi in qualche modo nella sua miriade di modalità di gioco. Vi divertirà… Del resto se è riuscito a superare la prova Kickstarter c’è di certo un motivo! L’unica pecca del gioco è il prezzo: 29,95€ lo reputo un prezzo abbastanza alto, personalmente avrei preferito un prezzo più basso (anche di 5€ in meno).  Inoltre, vi segnalo che sono disponibili ben tre espansioni (due disponibili in lingua italiana). Ce n’è per tutti i gusti!

Insieme alla redazione di House of Games, voglio ringraziare la Boardgames Invasion Editions per averci gentilmente inviato una copia dimostrativa del gioco.


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Marco Grande Arbitro

Blogger dal 2006, fondator del (fu) blog GiocoMagazzino. Laureato in Scienze delle Educazione e prossimo in Teologia, sono un appassionato di giochi da tavolo: gioco praticamente a tutto, ma recensisco prevalentemente Magic the Gathering e Blood Bowl. Scrivo anche per la rivista Players della catena Ongame Network, inoltre faccio anche il podcaster per Radio Mosche: il primo podcast, fatto dai fan per i fan, dedicato agli Elio e le Storie Tese!

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