Recensione di Rush & Bash, bastardate e colpi bassi per vincere la corsa più pazza del mondo.

Un family game divertente e coinvolgente che potrebbe rovinare più di qualche amicizia

Sei un appassionato di corse pazze e fantasiose tipo Wacky Races, il celebre cartone animato anni ’70 prodotto da Hannah-Barbera, o del videogioco Mario Kart? Cerchi un gioco rapido, divertente, coinvolgente con regole semplici da giocare in famiglia o con gli amici? Sei cattivo e cinico quanto basta? Rush & Bash, della Red Glove, è il gioco che fa per te! Tutto ciò che ho scritto sopra non ti interessa? Fa niente! Rush & Bash ti divertirà lo stesso.

Sei personaggi (alcuni dei quali richiamano i protagonisti di Wacky Races), uno più strambo dell’altro, con altrettante vetture, ognuna dotata di poteri specifici. Ogni giocatore ne sceglie uno e il suo obiettivo è di vincere la corsa automobilistica più pazza del mondo. Per farlo deve evitare bombe, ostacoli, trabocchetti, vulcani e tutte le altre insidie che il percorso riserva.

La meccanica è semplice. Il giocatore sceglie una carta tra le tre che ha nel suo mazzo, la gioca, la scarta e poi ne pesca un’altra dalla pila centrale. Ciascuna carta ha un valore di accelerazione, che determina di quante caselle poter avanzare, e un’azione, che può essere utile per colpire gli avversari, evitare ostacoli o riparare la vettura. Tutto qua! Per rendere la partita più equilibrata, i concorrenti che sono più attardati nella pista pescheranno dal mazzo centrale con carte più potenti rispetto ai giocatori in testa.

Concepito per essere un family game, con cui adulti e bambini possono confrontarsi ad armi pari, Rush & Bash è divertente anche, soprattutto, per passare serate tra adulti, proprio per la competizione e le inevitabili “rosicate” che una corsa riesce a generare. L’interazione è costante, non c’è tempo di annoiarsi.

Il punto di forza del gioco sono le plance con cui comporre il circuito. Si possono creare tantissime combinazioni, creando un circuito “base”, per le prime partite, o percorsi più articolati e ricchi di insidie man mano che il gruppo di giocatori diventa più esperto.

Buoni i materiali, con accessori in cartone e macchinine in plastica. Molto curata e simpatica la grafica.

L’idea di base di Rush & Bash è molto originale, il gioco è divertente, ma sarebbe bastato veramente poco per renderlo prossimo alla perfezione. Il problema principale che si evidenzia è legato ai personaggi. In tutto, come detto, sono sei. “Un po’ pochini” verrebbe da dire. Cosa costava inserirne qualcuno in più? Red Glove ha comunque parzialmente rimediato con l’espansione che aumenta a 8 i personaggi e dunque i giocatori. Inoltre gli stessi poteri dei personaggi appaiono troppo sbilanciati. Ci sono vetture con potenzialità troppo superiori alle altre. Questo avvantaggia non poco alcuni concorrenti a discapito di altri. Tra gli aspetti negativi qualcuno inserirebbe anche l’eccessiva dipendenza dalla fortuna. Oltre alla strategia, l’esito della corsa è determinato anche dalla forza delle carte pescate. Chi scrive non è tra questi. In alcuni giochi un po’ di aleatorietà ci può stare, anzi ci sta pure bene!

Si tratta di peccati veniali, che comunque non intaccano il giudizio positivo sul gioco, che risulta ampiamente promosso.

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Luigi Erbetta

Tipico esemplare di homo ludens. Divoratore di fumetti di Batman, ama costruire oggetti con mattoncini colorati. Il suo habitat naturale è un soggiorno con divano spazioso e uno stereo che spara un album dei Pearl Jam. Tendenzialmente pacifico, può diventare aggressivo se seduto attorno a un tavolo da gioco. Ha vissuto la sua prima era ludica con Hero Quest, L'Isola di Fuoco e Battle Master. Dopo un lungo letargo è tornato in attività, risvegliato da un Bang! Da lì è cominciata la degenerazione tutt'ora in corso. Il suo obiettivo per il futuro prossimo è insegnare al cane a giocare a Dixit. Fino ad oggi non ha avuto molto successo.

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