Dragon Ball: Sparking! Zero offre un’esperienza unica per i fan, permettendo di esplorare e manipolare la timeline della saga. Scopri la recensione completa di questo gioco che mescola combattimenti spettacolari e pura sperimentazione creativa.
Dragon Ball: Sparking! Zero non è il classico picchiaduro o un’avventura narrativa: è una vera e propria “toybox” che permette ai fan di immergersi nel vasto universo di Dragon Ball, manipolando la timeline, creando scenari di combattimento inediti e sperimentando scontri epici con un numero impressionante di personaggi giocabili.
Una delle caratteristiche più distintive della serie Dragon Ball è il continuo escalation di potenza, dove ogni nemico sembra insuperabile fino a che non viene superato. Questo elemento, pur essendo affascinante, ha spesso sollevato domande tra i fan: chi vincerebbe tra Cell Perfetto e Broly? E se Freezer avesse collaborato con Cooler? Akira Toriyama, il creatore del manga, non ha mai fornito risposte definitive a queste domande, ma Sparking! Zero permette ai giocatori di esplorare queste ipotesi, realizzando battaglie mai viste nella storia ufficiale.
Il punto di forza di Sparking! Zero è senza dubbio la sua cura per i dettagli. I personaggi sono rappresentati con grande fedeltà, e le loro mosse speciali sono una gioia per gli occhi, riprendendo alla perfezione gli attacchi iconici dell’anime e del manga. Che si tratti del Kamehameha istantaneo di Goku o della trasformazione di Gogeta, ogni movimento è riprodotto con una spettacolarità che rende il gioco un piacere da vedere.
Tuttavia, il gameplay in sé risulta a tratti complicato e meno fluido rispetto a titoli come Dragon Ball FighterZ, il celebre picchiaduro 2D di Arc System Works. In Sparking! Zero, ci si muove in ampi scenari tridimensionali con combattimenti a lungo raggio, interruzioni improvvise e combo ravvicinate, ma la gestione delle meccaniche non è sempre intuitiva. Le battaglie possono diventare confuse, e la difficoltà nell’esecuzione di alcune mosse specifiche rende difficile mantenere il controllo del ritmo di combattimento. Anche il sistema di contromosse, che prevede una serie di contro-contrattacchi a seconda della situazione, appare inutilmente complesso, rendendo l’esperienza più frustrante che appagante.
Il sistema di combattimento di Sparking! Zero sembra prendere ispirazione dai giochi “mecha”, con scontri a lunga distanza e il tipico movimento di strafing per schivare i colpi nemici. Tuttavia, l’aggiunta di combattimenti ravvicinati, teletrasporti e attacchi spettacolari tipici di Dragon Ball crea una combinazione che, seppur affascinante, può risultare difficile da leggere e padroneggiare.
Una volta capito il trucco, però, le battaglie diventano più gestibili. Caricare il proprio ki e lanciare attacchi a distanza o mosse speciali diventa una strategia vincente, poiché l’intelligenza artificiale fatica a contrastare tali tattiche. Questo rende il gioco accessibile anche ai giocatori meno esperti, pur sacrificando una parte del fascino legato al miglioramento delle abilità.
A differenza di altri titoli della serie, come Dragon Ball FighterZ, Sparking! Zero non cerca di essere un picchiaduro competitivo, ma si pone come un omaggio al franchise. Una volta accettata questa visione, il gioco appare sotto una nuova luce: è un vero e proprio parco giochi per i fan, un luogo dove poter esplorare e divertirsi con l’universo di Dragon Ball senza troppe pretese di bilanciamento o profondità competitiva.
La modalità storia, suddivisa per personaggi, offre ai giocatori la possibilità di rivivere momenti iconici della saga, anche se in forma ridotta. Il gioco dà per scontato che i giocatori conoscano già tutto della trama di Dragon Ball, saltando interi archi narrativi e concentrandosi solo sui combattimenti. Questo approccio frammentario potrebbe confondere chi non è già un appassionato della serie, ma i veri fan apprezzeranno la possibilità di rivivere questi scontri epici.
Una delle aggiunte più interessanti di Sparking! Zero è la possibilità di creare linee temporali alternative, cambiando il corso degli eventi originali della serie. E se Goku avesse deciso di affrontare Raditz con Krillin invece che con Piccolo? Cosa sarebbe successo se Goku avesse sconfitto Cell prima dell’inizio dell’arco degli Androidi? Sebbene questi scenari non siano particolarmente complessi o estesi, offrono un interessante punto di vista alternativo e aggiungono un pizzico di creatività all’esperienza.
Una delle caratteristiche più creative di Sparking! Zero è la modalità Battaglia Personalizzata, che permette ai giocatori di creare le proprie situazioni di combattimento. È possibile scegliere i personaggi, gli scenari, le condizioni di vittoria e persino i dialoghi tra le squadre avversarie, come se si stesse creando un nuovo episodio di Dragon Ball. Le battaglie personalizzate possono essere caricate online o scaricate da altri giocatori, aumentando la longevità del titolo e offrendo infinite possibilità di sperimentazione.
Dragon Ball: Sparking! Zero non è perfetto, ma offre un’esperienza unica per i fan del franchise. Sebbene il gameplay possa risultare confusionario e non sempre gratificante, il suo valore come “toybox” interattivo del mondo di Dragon Ball è innegabile. Se siete fan della serie e avete sempre sognato di creare le vostre battaglie epiche o di esplorare linee temporali alternative, questo gioco potrebbe regalare momenti di puro divertimento.
Voto: 8/10