Recensione di Cyclades Monuments: dopo non-morti e Titani, ora è il momento di ricostruire…

Come una spezia, l’ultima espansione del ciclo (anzi, del cyclo 🙂 aggiunge un tocco di sapore in più ad un gioco ormai completo.

Edizione Italiana: Asmodee
Edizione Inglese: Matagot
Giocatori: 2-5
Età: 14+
Durata: 45 min

Dopo Hades e Titans, ritorniamo a parlare delle espansioni di Cyclades con l’ultima uscita, Monuments, che come si può sospettare dal titolo, introduce i “monumenti”.

Rispetto alle precedenti aggiunge molta meno carne al fuoco, inserendosi comunque bene nel gioco e risultando apprezzabile.

DENTRO LA SCATOL(in)A

La sorellina minore di Hades e Titans contiene solo 10 carte monumento e 10 miniature monumento, oltre alle regole in ben 8 lingue diverse.

Le carte, nello stesso formato di tutte le altre carte di Cyclades e con le stesse belle illustrazioni, rappresentano i poteri dei vari monumenti, come sempre tramite solo l’ausilio di simboli (più o meno intuitivi).

Se le vostre doti di traduttore di simboli simil-greco arcaici non sono acutissime, il regolamento descrive a parole i poteri di ogni monumento.

Le miniature sono qualitativamente all’altezza di quelle del gioco base e delle espansioni, alcune particolarmente dettagliate (come la Città dei Guerrieri o il Grande Faro di Poseidone).

Le 10 carte monumento.

IL GIOCO

Ad inizio partita si pescano casualmente tante carte monumento quanti sono i giocatori, in questo modo solo alcuni dei monumenti saranno disponibili.

Durante la partita, quando un giocatore possiede gli edifici adatti, può sostituirli con uno dei monumenti disponibili. Questo non occupa nessuno spazio di costruzione sull’isola o territorio, può passare di mano in base a chi lo conquista, non può essere usato per costruire una metropoli e contrariamente a quest’ultima non è la summa dei poteri degli edifici, ma presenta un potere unico.

Alcuni monumenti sono particolarmente potenti (la Grande Cittadella di Ares impedisce qualunque attacco all’isola dove si trova purché sia presidiata da almeno un’unità), altri meno e più “situazionali” (come la Grande Università di Atena, che permette di acquistare filosofi illimitati, ma sappiamo bene quanto un solo filosofo costi caro).

Il Grande Faro di Poseidone

Costruire un monumento quindi non è necessariamente risolutivo, e potrebbe anzi addirittura essere controproducente in certi momenti, perché il fatto che non possa essere usato per fondare una metropoli e che perda le caratteristiche di base degli edifici, rischia di rallentare la vostra partita, anziché agevolarla.

VALUTAZIONI

L’espansione risulta “carina”: non stravolge il gioco in nessun modo, ma può, in base alle partite, indirizzare la strategia di qualche giocatore verso un campo specifico.

Non è certamente paragonabile ad Hades, che con l’introduzione di Ade e degli eroi aveva aperto vere e proprie nuove strade per raggiungere la vittoria; diciamo che è più simile ad una spezia: se vi piace (e nelle giuste dosi) può insaporire una pietanza già buona di per sé.

Una panoramica sulle 10 miniature in tutto il loro splendore.

Se siete fan di Cyclades e/o particolarmente ossessionati dal possedere un gioco completo di tutte le possibili ed esistenti espansioni, allora vi consigliamo di procurarvela, perché qualcosa comunque aggiunge all’esperienza di gioco e, soprattutto, il costo è assolutamente contenuto.

Come per le sorelle maggiori, Monuments è utilizzabile liberamente con alcuni o tutti i moduli delle altre espansioni, o anche con il solo gioco base.

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