Un cooperativo stimolante e semplice da imparare, ma estremamente complesso da portare a termine.
Conoscete Ghost Stories? Si tratta di un gioco collaborativo, da 1 a 4 giocatori, dove una manciata di eroi si uniscono per cercare di sopravvivere alle continue orde di spietati avversari. Ecco, questo Last Bastion, ideato da Antoine Bauza ed edito in Italia da Asmodee, è una nuova edizione di Ghost Stories, con la stessa identica struttura di gioco (eccezion fatta per qualche piccola regola) ed una differente ambientazione. In questo caso infatti ci troviamo in un mondo fantasy, dove i nostri eroi (tra nani, elfi e umani) si rifugiano all’interno di un bastione per difendersi dagli attacchi avversari.
La prima cosa che risalta all’occhio è la qualità dei componenti ed il modo in cui questi si uniscono a formare il setup. All’inizio, infatti, dovrete generare il bastione posizionando le sue nove tessere al centro del tavolo a generare un quadrato, che rappresenterà il piccolo campo di gioco su cui potrete muovere i personaggi. Subito all’esterno di questo, su ogni lato, si incastreranno le tessere orda, ovvero le plance su cui si posizioneranno gli avversari. Non è finita qua, perché ad ogni plancia orda dovrete collegare una plancia giocatore corrispondente al personaggio che avete scelto (mentre la miniatura del personaggio viene posizionata al centro del bastione).
In pratica, per riassumere, ogni giocatore sarà il difensore di un lato del quadrato e subirà le conseguenze dirette dei nemici che arrivano da quel lato.
A questo punto la struttura di gioco è abbastanza semplice: la partita si divide a turni ed il giocatore di turno dovrà prima di tutto attivare i nemici corrispondenti al suo lato del bastione e poi attivare il proprio personaggio. Con il personaggio sarà possibile muoversi (spostandosi di una casella) e fare un’azione, ovvero attaccare un nemico (meccanica regolata dal tiro di dadi) o attivare l’abilità speciale corrispondente alla casella del bastione su cui si trova.
Non entreremo nel dettaglio di queste azioni, ma sappiate che sarà davvero difficile imparare a controllarle a dovere e vi servirà qualche partita per gestirle nel modo migliore.
Gli avversari sono rappresentati da un mazzo di carte di cinque colori differenti (ognuno rappresentante una tipologia differente di nemico) ed il vostro obiettivo, oltre a sopravvivere, sarà quello di eliminarli uno ad uno fino a raggiungere il signore della guerra, ovvero il boss finale. Eliminato quello, la partita sarà vinta.
Il motivo per cui il gioco sta facendo parlare molto di sé è l’elevato livello di difficoltà. Infatti sarà estremamente difficile riuscire a vincere le prime partite; in vostro soccorso sono stati previsti quattro livelli di difficoltà, per cui vi basterà diminuirli per aumentare le difficoltà di vittoria.
Insomma, una sfida davvero stimolante che richiederà una vera e propria collaborazione per raggiungere la fine della partita. Ovviamente è possibile giocare anche in solitario, ma riesce a dare il meglio di sé in più giocatori in quanto sarà più semplice riuscire a gestire tutte le abilità dei personaggi e quelle del bastione. L’unica cosa a cui dovrete porre attenzione è un “giocatore alfa”, ovvero c’è il rischio che il più esperto dei giocatori dica agli altri cosa fare, finendo per giocare da solo.
Quindi lo consigliamo? Sì, ma solo se siete pronti ad accettare una vera sfida.
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