Iniziare con il tennis videoludico: quali sono i videogiochi cardine

È difficile fare una stima dell’incredibile quantitativo di soldi che i videogiochi sportivi portano dentro le casse delle aziende videoludiche. Molte di queste puntano su titoli realizzati con l’obiettivo di imitare il gioco del calcio o di offrire simulazioni accurate di questa o quell’altra pratica; altre invece si preoccupano di offrire l’esperienza più divertente possibile […]

È difficile fare una stima dell’incredibile quantitativo di soldi che i videogiochi sportivi portano dentro le casse delle aziende videoludiche. Molte di queste puntano su titoli realizzati con l’obiettivo di imitare il gioco del calcio o di offrire simulazioni accurate di questa o quell’altra pratica; altre invece si preoccupano di offrire l’esperienza più divertente possibile a patto che ci sia di mezzo una racchetta e un bel campo di terra battuta dove sudare e urlare di gioia.

Il tennis ha un’interessante tradizione videoludica fatta di titoli arcade di grande successo e simulazioni un po’ meno interessanti; grandi classici da sala giochi e giochi console con fandom settorializzati molto fedeli. Per quanto manchino ancora le simulazioni o i titoli manageriali, divertirsi col tennis è sempre molto facile: che lo si faccia cercano i pronostici scommesse tennis vincenti o facendo ace direttamente al proprio avversario cambia poco.

Cerchiamo allora di orientarci all’interno di questo labirinto videoludico e andiamo a scoprire quali sono i migliori videogiochi di Tennis in circolazione.

Gli eterni classici

Partiamo subito citando uno dei videogiochi che per primi vengono in mente se pensiamo al mondo del tennis. Top Spin è una saga molto nota che, arrivata al quarto capitolo, rappresenta tutt’ora uno dei prodotti migliori per chi cerca l’esperienza semi-simulativa. Il titolo può vantare tante licenze per i giocatori, tutti i tornei più importanti e una grafica di buon livello; il gameplay è stratificato al punto giusto e c’è un ottimo grado di realismo, con tanto di management delle energie indispensabile per poter terminare le partite da vincitori.

Altro grande nome del tennis videogiocato è quello di Virtua Tennis, un brand dell’azienda giapponese SEGA che per tanti anni ha racimolato un successo dopo l’altro prima sui cabinati e poi sulle console casalinghe (come il Dreamcast). Nonostante la saga sia ferma da un po’, l’impostazione quasi arcade del videogioco è stata per tantissimi sinonimo di divertimento puro, di quelli che con un amico di fianco diventa motivo di sorrisi senza precedenti. Curiosamente profondo il gameplay, considerato da molti un perfetto esempio di easy to learn hard to master; con i suoi due pulsanti i giocatori di Virtua Tennis dovevano padroneggiare i movimenti e le tempistiche per diventare i migliori in campo.

Tra realismo totale e divertimento made in Nintendo

Un vero appassionato di Tennis se cerca il realismo assoluto dal videogioco a cui sta giocando non deve far altro che puntare su Tennis Elbow, un videogioco indipendente uscito nel 2013 sotto l’egida di Mana Games (un piccolo studio francese) che ancora oggi è il punto di riferimento per tantissimi. Questo perché Tennis Elbow, o gomito del tennista che lo si vuole chiamare, è uno dei pochissimi prodotti presenti sul mercato a offrire un gameplay estremamente realistico, che ben si adatta alla ricca community di appassionati che lo aggiornano in maniera amatoriale usando le statistiche dei più importanti giocatori di tennis.

A questo, in un eventuale contraltare, non si può far altro che contrapporre il minigioco del tennis all’interno di Wii Sports, uno dei videogiochi più popolari di sempre. Venduto in bundle insieme alla console Nintendo Wii, il minigioco del tennis di Sports è stato per tantissimi il primo approccio videoludico alla pratica sportiva; grazie ai controller con sensori di movimento il gameplay era avvicinabile da chiunque e il divertimento sempre alle stelle, sebbene nel mentre qualche telecomando è stato sacrificato a causa dei laccetti attaccati malamente. Nella vita, di certo, c’è anche bisogno di sapersi divertire e questo gioco ne è la chiara dimostrazione.

 

 


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