Incubation – La Recensione

Un gioco da tavolo con dadi, risorse d’accumulare e draghetti da collezionare. Il business dell’allevatore di draghi è a portata di mano!

Bentornati cari lettori di House of Games, oggi torno a parlarvi di giochi da tavolo!

Oggi vi parlo di Incubation: un gioco da tavolo ideato da Carl Brière, illustrato da Katy Grierson. Incubation è prodotto dalla Synapse Games, mentre in Italia è distribuito dalla Asmodee Italia.

Ambientazione di Gioco

Lo scorso anno è stata fatta una scoperta incredibile! Sulla montagna più elevata della Terra sono state trovate delle uova di drago. Nel corso dell’anno si è sviluppato il business degli allevatori di drago, ondate di esploratori sono pronti a far fortuna con questo nuovo commercio!

Caratteristiche del Gioco

  • Numero di giocatori: da 2 fino a 5 giocatori;
  • Età consigliata: da 8 anni in su;
  • Durata media: 30 minuti;
  • Nella confezione sono presenti: il regolamento in lingua italiana, 1 tabellone di gioco (da assemblare con 1 indicatore mercato e 1 gancio in plastica), 2 dadi, 1 segnalino primo giocatore, 5 plance incubatrice, 36 carte uovo di drago, 10 carte obiettivo, 30 segnalini monete d’argento, 15 segnalini monete d’oro, 30 segnalini fuoco e 30 segnalini acqua (nota: tutti i segnalini sono in cartone).

Tipologia e Scopo del Gioco

Incubation è un gioco da tavolo astratto che sfrutta varie meccaniche. Per la precisione: il dice rolling, la gestione carte, la gestione risorse e piccoli accenni di push your luck. Lo scopo del gioco è quello di fare più punti possibile nei seguenti modi: schiudendo uova di drago, accumulando monete e conquistando carte obiettivo. Vince la partita il giocatore che, a fine gioco, ha realizzato più punti.

Svolgimento del Gioco

Passiamo ad una veloce sintesi della preparazione e dello svolgimento del gioco.

L’area di gioco è divisa in tre zone:

  • la zona mercato, dove vanno piazzati: tre segnalini diversi (moneta, acqua e fuoco) come segnato dall’indicatore mercato, i mazzi uova di drago divisi in tre file uguali e le carte missione (la presenza di queste carte varia in base al numero di giocatori);
  • la riserva, dove sono presenti tutti i segnalini da utilizzare durante la partita;
  • l’area personale di ogni singolo giocatore dove è presente la propria plancia incubatrice. Su queste plance possono essere piazzate fino a due carte uovo di drago e le risorse acqua e fuoco.

Una volta scelto il primo giocatore (il regolamento suggerisce un metodo decisamente buffo, ma divertente, per non rovinarvi la sorpresa non ve lo dico) può iniziare la partita.

Il singolo turno di ogni giocatore si divise in quattro fasi:

  • Tirare i dadi;
  • Eseguire azioni;
  • Schiudere e vendere le carte uovo di drago (se è possibile);
  • Risolvere una carta obiettivo (se è possibile).

I due dadi gialli possono essere lanciati per un massimo di due volte: il primo lancio è obbligato, il secondo rilancio è opzionale. Nel secondo lancio possiamo rilanciare anche uno solo dado, tenendo un risultato che reputiamo adatto alla situazione.

Questi D6 hanno le facce suddivise nei seguenti modi:

  • 2 che raffigurano il segnalino fuoco;
  • 2 che raffigurano il segnalino acqua;
  • 1 che raffigura un segnalino moneta;
  • 1 che raffigura un forziere.

La combinazione di questi risultati ci consentono di eseguire le azioni.

Le facce dei dadi che raffigurano: la moneta, il fuoco e l’acqua consentono di prendere uno dei segnalini corrispondenti al risultato dalla riserva. Se invece il giocatore realizza una coppia di simboli uguali ne prende ben tre di questi segnalini. I segnalini acqua e fuoco sono “le energie” che servono a far schiudere le uova di drago: dobbiamo piazzarle nei rispettivi slot della plancia incubatrice, ma solo se sono presenti carte uovo. Se non riusciamo a posizionarle o se sono in eccesso, vengono piazzate sulla plancia mercato.

Il risultato dello scrigno è invece speciale: impone al giocatore di ruotare di un movimento, in senso orario, l’indicatore mercato. Una volta completata l’operazione, nelle zone di mercato vanno posizionati segnalini come indicato dalla plancia. Con il risultato di doppio forziere, la plancia non ruota: il giocatore sceglie una sezione del mercato, guadagna tutti i segnalini sopra posti.

Un’altra azione che il giocatore può effettuare è quella di prendere le carte uovo di drago spendendo un risultato di dado: fuoco, acqua o moneta. Spendendo due simboli si possono prendere due carte uova di drago, ma solamente se abbiamo uno spazio libero per poterle posizionare sulla nostra plancia incubatrice.

Sulle carte uovo di drago sono presenti: un costo in risorse per farle schiudere, il valore in punti vittoria e un simbolo che mostra il tipo di draghetto.

Nella terza fase, se sono presenti tutti i segnalini acqua e fuoco, le uova si schiudono.

Le uova schiuse si girano, mostrando il draghetto che è presente sul dorso della carta. Sul piano di gameplay si tramutano in punti vittoria. Tutti segnalini utilizzati ritornano nella riserva. Dopodiché, il giocatore che ha schiuso l’uovo deve prendere tutti i segnalini su una sessione, presenti sulla plancia mercato, che corrisponde al draghetto che è stato appena schiuso. Le risorse in eccesso tornano nella zona mercato.

Sono presenti altri due tipi di uova: le uova ibride (che una volta schiuse permettono di scegliere da due tipi di zone di mercato, ma non contano sugli obiettivi) e le uova mistero (se schiuse non consentono di raccogliere dal mercato, ma valgono come jolly per gli obiettivi).

Nella quarta ed ultima fase, il giocatore può guadagnare una carta obiettivo se soddisfa le condizioni descritte sulle carte del genere. Si può prendere massimo una carta obiettivo per turno. Gli obiettivi donano punti vittoria. Dopo questa fase, il giocatore cede il turno al giocatore successivo.

La partita si conclude quando viene verificata una delle seguenti condizioni: appena due mazzi uova di drago sono stati tutti pescati oppure quando tutti gli obiettivi sono stati raccolti. Il gioco si conclude definitivamente finchè il giocatore alla destra del primo giocatore non ha effettuato il suo ultimo turno. In questo modo, tutti i giocatori hanno completato il gioco con lo stesso numero di turni.

Per il conteggio finale si calcola la somma: delle monete accumulate, dei punti vittoria presenti sulle carte uovo di drago e sulle carte obiettivo. Nel caso di spareggio, il gioco mostra varie condizioni per decidere il vincitore.

Considerazioni sul Gioco

Incubation ha un regolamento molto semplice: il giocatore alle prime armi può comprendere la totalità del gioco dopo il primo turno di gioco. Il gioco è composto da una serie di azioni ripetute, che sono davvero facili da ricordare. Tuttavia, ammetto il regolamento è davvero troppo sintetico e sbrigativo: una pagina finale con il riassunto delle regole o una sezione finale con degli esempi di gioco non avrebbe di certo guastato.

Ma andiamo al cuore di questa sessione: com’è in sostanza il gioco? Incubation è un gioco molto veloce, ma la sua mezz’ora di gioco la raggiungerà sempre. La prima partita, specialmente con giocatori che non conoscono il gioco, potrebbe durare anche cinquanta minuti circa. Ma già dalla seconda, la situazione torna stabile. Un’altra caratteristica del gioco è che ha un’alta rigiocabilità: richiama altre partite dopo la prima. I giocatori vorranno approfondire meglio le interazioni delle carte, provare nuove carte obiettivo o, semplicemente, vorranno rifarsi per aver perso per una manciata di punti 🙂!

Non ho nulla da ridire sulle meccaniche di acquisizione risorse e sulle meccaniche di acquisizioni punti. Sono modalità di gioco già testate in altri giochi del genere, che funzionano bene. Anzi: creano belle combinazioni, che consentono di fare turni ricchi di risorse e di punti guadagnati.

Il “problema” viene nella fase di lancio di dadi. Nonostante ci sia la possibilità di ritirare dopo il primo lancio e tutte le meccaniche tendano a non rendere il gioco totalmente casuale, è presente un piccolo fattore aleatorio. Ripeto: tutto il gioco è gestito per essere il meno casuale possibile, ma se siete persone che non amano un minimo fattore di fortuna… allora questo non è il gioco adatto a voi! C’è da dire che generalmente il gioco funziona, tuttavia se il giocatore entra in una fase di sfortuna con i dadi: il gioco può diventare frustrante. La possibilità è minima, ma esiste!

Se siete, invece, amanti dei dice game moderni vi consiglio vivamente di provare. È un gioco divertente, che fa venir voglia di giocarlo e rigiocarlo. Se cercate: un gioco leggero, con poche pretese, che mira a divertire, che possa essere giocato da tutti e che vi riempia la maggior parte della serata… Incubation è il gioco che fa per voi!

Sono dell’idea che Incubation si presta bene ad espansioni future: magari potrebbero inserire un altro fattore di gioco, per variare il turno, o nuove carte/segnalini per fare punti.

Infine, il concept del gioco lo trovo decisamente forzato. La questione del “business dell’allevatore di draghi” non si risente per nulla nel gioco. Citando il mio amico blogger Diego Tanuki: “Se fossimo stati allevatori di polli, sarebbe stata la stessa cosa!”. Tuttavia, trovo molto carini gli artwork dei draghi: sono stati creati con lo scopo di generare tenerezza tra gli utenti, possono piacere a tutti. Le illustrazioni rievocano molti draghi della cultura fantasy e pop: si cita Fùcur de “La Storia Infinita” fino ad arrivare a Muscolone di “Dragon Trainer“. Personalmente, le illustrazioni mi ricorda quello stile fantasy che andava di moda alla fine degli anni ’80 fino agli inizi del 2000… Mi piace!

Crediti Finali

Insieme alla redazione di House of Games, voglio ringraziare Asmodee Italia per averci gentilmente inviato una copia dimostrativa del gioco.

Grazie per aver letto questo articolo, ci vediamo alla prossima recensione!

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Marco Grande Arbitro

Blogger dal 2006, fondator del (fu) blog GiocoMagazzino. Laureato in Scienze delle Educazione e prossimo in Teologia, sono un appassionato di giochi da tavolo: gioco praticamente a tutto, ma recensisco prevalentemente Magic the Gathering e Blood Bowl. Scrivo anche per la rivista Players della catena Ongame Network, inoltre faccio anche il podcaster per Radio Mosche: il primo podcast, fatto dai fan per i fan, dedicato agli Elio e le Storie Tese!

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