ESCAPE BOOK: Può un libro sostituire un’escape room? (NO SPOILER)

176 pagine per entrare e districarsi in un dedalo fatto di enigmi per trovare la soluzione al caso e garantire un futuro per tutta l’Europa… e salvarsi anche da morte certa. Riuscirete ad uscirne vivi?

TRAMA:

Vestiremo i panni di Candela Fuertes, una giornalista investigativa che con le sue indagini, su un guru della finanza, Anatas Avechi, è diventata un personaggio scomodo.

Dovremo riuscire ad uscirne vivi da questo labirinto, creato appunto da Avechi, che ha sfidato il mondo intero dicendo che chi sarebbe arrivato in fondo al percorso avrebbe avuto accesso a tutti i suoi più torbidi segreti.

Se come me anche voi non siete tanto avvezzi alla finanza e a tutto ciò che ci gira intorno, tranquilli! Tutto è spiegato bene oltre che a fungere da buon contesto per tematizzare il tutto.

Tutto è inventato nella trama, tutto tranne George Soros che verrà citato e riprenderà le azioni fatte da lui nella realtà dando così un giudizio e prendendo una posizione sul suo operato, cosa che personalmente ho apprezzato molto e mi ha permesso di approfondire di più l’argomento.

COME FUNZIONA?

All’inizio la storia ci spiega chi siamo, perchè siamo finiti in quella situazione e fa un’introspettiva davvero curata sulla protagonista e sulla sua nemesi.

Poi ci verrà descritto ciò che c’è attorno a noi ed infine ci verrà presentato l’enigma.

Quello che sappiamo è che la soluzione è sempre un numero di 3 cifre.

Come sappiamo che la soluzione è corretta?

Semplice, si va alla pagina indicata dalla soluzione e se ci troviamo di fronte all’inizio di un nuovo capitolo con la dicitura “Candela ha risolto l’enigma X” allora potremmo continuare con il racconto.

CONSIDERAZIONI:

Torniamo alla domanda iniziale: può un libro sostituire un escape room?

Si e no.

Partiamo dai lati positivi.

La storia è coinvolgente e il tempo che passa e stringe si percepisce davvero bene, gli enigmi sono ben tematizzati e vari tra di loro.

In un enigma Candela si sente stordita e confusa e ci presentano un enigma che effettivamente ci stordisce man mano che lo risolviamo, è stata davvero una piacevole sensazione!

Gli enigmi come dicevo sono vari tra di loro, richiedono logica, osservazione, matematica e anche qualcosa di fisico… ma non vi spoilero nulla.

A fine libro poi se siete bloccati ci sono anche degli indizi che vi daranno dei suggerimenti sul come risolvere l’enigma, suggerimenti sempre più palesi.

Un’altra cosa che ho davvero apprezzato è il dover entrare nella psicologia dei personaggi per poter risolvere alcuni enigmi, è una cosa che ancora non avevo mai provato in una escape room (e ci lavoro!).

Mi è piaciuta anche la trama, il suo colpo di scena mi ha lasciato davvero di stucco e per questo merita un plauso.

Passiamo ora agli aspetti negativi.

Il libro nasce in spagnolo ed alcun enigmi sono molto legati alle parole.

Chi ha tradotto il libri si è dimenticato di localizzare alcuni enigmi, rendendo quasi del tutto impossibile la risoluzione di uno di questi, l’unico modo è di leggere la soluzione in fondo al libro o di essere così bravi da notare un piccolissimo particolare.

Un altro enigma in pratica è stato stampato già risolto, come fosse la soluzione, il che lo rende davvero banale. L’unica cosa, forse, è il fidarsi o meno della soluzione già stampata.

L’enigma finale poi è davvero davvero tosto, non impossibile ma davvero difficile.

Questi 3 enigmi ( su oltre 15) hanno rovinato il crescendo che si stava creando man mano che la trama si sviluppava e mi ha un po’ deluso, rovinandomi un po’ l’esperienza.

Per chiudere un libro può sostituire un’ escape room ma deve essere fatto bene.

Ottime premesse, ottima trama, climax spezzato.

 


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Stefano Stievano

Mi sono avvicinato a questo mondo fin da piccolo ma solo da qualche anno ho deciso di accostarmi in maniera diversa ai giochi da tavolo. Dopo aver creato qualche prototipo, inventato cene con delitto, costretto i miei amici a fare da cavie tra giochi, quiz tv e quant'altro ho deciso da un po' di tempo di unire la passione per la scrittura e quella dei giochi da tavolo. Mi piace raccontare me stesso attraverso loro, le mie esperienze, i miei amici, la mia vita e la mia quotidianità. I miei giochi preferiti sono quelli tematici o deduttivi, meglio se con un pizzico di bluff e con ruoli segreti... ma difficile scegliere una categoria.... Spero un giorno di riuscire a coinvolgere il maggior numero di persone possibile dentro al nostro folle e divertente mondo. Buon viaggio!

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