Dubito – La Recensione

Il ritorno di un gioco classico della Giochi Uniti, racchiuso in una confezione decisamente vincente

In questi giorni è possibile trovare nelle giocherie e nelle fumetterie un enorme dado blu a sei facce. Chi mai potrà lanciare un dado così grande? Forse un gigante? No! In realtà si tratta della confezione di Dubito! Scherzi a parte, Dubito è un gioco del 2019 della Giochi Uniti. L’autore del gioco è Antonio Manzolini, mentre la grafica e il packing design sono a cura di Mario Barbati. Iniziamo subito con la recensione

Caratteristiche del Gioco

  • Numero di giocatori: 2-8 giocatori;
  • Età consigliata: da 7 anni in su;
  • Durata media: 20 minuti;
  • Nella confezione sono presenti: il regolamento in lingua italiana, 40 dadi, 8 bicchierini e 1 sacchetto porta dadi. I dadi e i bicchierini sono dei seguenti colori: bianco, nero, rosso, rosa, celeste, blu, verde e giallo.

Tipologia e Svolgimento del Gioco

Dubito è un gioco di dadi con meccaniche di bluff. È un family che si presta benissimo in situazioni da party, inoltre può essere giocato come un filler tra un gioco e l’altro.

All’inizio della partita, ogni giocatore riceve un bicchierino con cinque dadi del rispettivo colore. I dadi a sei facce hanno il simbolo di una spirale a posto del numero 1. Queste spirali sono dei jolly che, salvo situazioni speciali, hanno il valore della scommessa in corso.

All’inizio di ogni round, i giocatori lanciano i propri dadi shakerandoli nei bicchierini. Dopodiché, ogni giocatore guarda segretamente i risultati dei propri dadi.

Il primo giocatore, scelto casualmente, inizia il gioco scommettendo una cifra da 2 a 6 che potrebbe essere presente in un numero preciso di dadi in gioco. A meno che un giocatore non si dichiari piombo, non si può iniziare il round scommettendo sul numero di spirali.

Segue il turno del giocatore alla sua sinistra, che è obbligato a scegliere una delle seguenti azioni:

  • Dubitare la scommessa;
  • Rilanciare la scommessa.

In caso di rilancio, il giocatore ha le seguenti possibilità:

  • Scommettere la stessa cifra scelta dal giocatore precedente, ma che compaia in un numero maggiore di dadi;
  • Scommettere un numero superiore della cifra precedentemente proposta, ma che compaia in un numero uguale o maggiore di dadi;
  • Scommettere sul numero di spirali riducendo il costo di dadi della scommessa precedente pari almeno alla metà dei dadi dichiarati. Se il numero precedente è dispari, si arrotonda per eccesso. Nota: il giocatore successivo può rilanciare sulle spirali scommettendo un numero maggiore di spirali o riconvertendo le spirali in una cifra che sia almeno pari al doppio più una del numero di spirali scommesse precedentemente.

In caso di dubbio, tutti i giocatori devono rivelare i propri dadi. Se il numero dei dadi corrisponde o è maggiore al numero della scommessa, il giocatore che ha dubitato perde un dado. Se il giocatore il numero dei dadi non corrisponde alla scommessa, il giocatore che ha scommesso perde un dado. Come anticipato prima, essendo jolly, le spirali guadagnano il valore dichiarato nella scommessa. Vengono quindi aggiunti nella conta dei dadi. Infine, i dadi persi vengono messi nel sacchetto presente nella confezione.

Se un giocatore rimane con un solo dado, solo una volta per partita, può dichiararsi piombo. In questo caso, il giocatore piombo impone la cifra che si deve scommettere, non può essere cambiata per il resto del round. Inoltre, il giocatore piombo può iniziare scommettendo sul numero di spirali. I giocatori successivi possono scommettere solo la stessa cifra con un numero maggiore di dado o dubitare. In questa specifica situazione le spirali non hanno nessun valore.

Una volta che un giocatore perde un dado, diventa il primo giocatore del nuovo round. Se un giocatore rimane senza dadi è rimosso dalla partita. Vince la partita l’ultimo giocatore che rimane sul tavolo da gioco con almeno un dado.

Nel gioco è presente una regola aggiuntiva di bussare. Si tratta una regola per giocatori esperti, che consiste in una scommessa che permette di recuperare un dado perduto. Se si perde la scommessa, quel giocatore perde un dado.

Considerazioni sul Gioco

Ho aspettato questo momento per poterlo scrivere: questo gioco è Perudo con un altro nome! Se volete potete anche chiamarlo: Liar’s Dice, Bluff, Call My Bluff, Dudo, Cachito o Dadinho… Ma la sostanza di Dubito rimane sempre quella! Si tratta del classico gioco di dadi del 1800 circa che, secondo il nostro immaginario, i pirati amavano scommetterci sopra. Che altro aggiungere ad un gioco così? Personalmente lo reputo un cult del genere, divertente e che deve essere presente in ogni collezione che si rispetti! Si tratta di un ottimo semplice, ma decisamente accattivante. Un gioco di bluff e di calcolo di probabilità che attira neofiti e giocatori esperti. Essendo, quindi, un gioco di pubblico domioni la Giochi Uniti ha potuto produrre Dubito senza problemi. Vi assicuro che prima di scrivere questa recensione ho letto e riletto più manuali delle altre versioni per capire se mi stessi sbagliando. Invece, si tratta proprio delle stesse regole (almeno delle più fedeli)!

Qua una domanda sorge spontanea: ma Perudo non è un gioco della Giochi Uniti? Per quale motivo c’è stata la necessità di creare un gioco simile con un altro nome?

Semplicemente: Perudo non è più disponibile per il catalogo della Giochi Uniti. Di conseguenza la casa di giochi ha pensato di “riappropriarsi” del gioco proponendo la propria versione. Così nasce Dubito!

Qua sorge una nuova domanda: perché comprare Dubito?

Leggendo il regolamento di Dubito, che a mio parere poteva esser scritto in maniera leggermente più chiara, si nota come il gioco tenta di trovare una propria identità. Usa una terminologia tutta sua, che, nonostante la sostanza non cambi, da uno spessore al prodotto. Ma il vero impatto di Dubito è uno solo: la sua confezione!

Quella scatola cubica a forma di dado è davvero vincente! È ben fatta, attira l’attenzione di tutti e piace molto. Ho visto molte ovazioni per quell’enorme dado blu! Lo giudico una scelta di marketing vincente: farà vendere il gioco senza problemi, attirando molte tipologie di utenti. Su questo piano devo fare solo i complimenti alla Giochi Uniti.

Il resto dei materiali sono di buona qualità. Anche la scelta dei colori la trovo decisamente azzeccata, l’unica critica che faccio è nella grandezza dei dadi: avrei preferito che fossero leggermente più piccoli, in modo da ruotare meglio nei bicchierini.

Questa volta, non concludo la recensione con il classico voto. Semplicemente, si tratta di un gioco classico che la maggior parte dei giocatori apprezzano. Reputo superfluo dargli un voto. Tuttavia, mi sento di promuovere l’iniziativa commerciale fatta dalla Giochi Uniti: sono riusciti a rendere appetibile un gioco famoso.

Personalmente, se desiderate una versione esteticamente bella di un classico: vi consiglio di comprare a mani basse Dubito.

Crediti finali

Insieme alla redazione di House of Games, voglio ringraziare la Giochi Uniti per averci gentilmente inviato una copia dimostrativa del gioco.

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Marco Grande Arbitro

Blogger dal 2006, fondator del (fu) blog GiocoMagazzino. Laureato in Scienze delle Educazione e prossimo in Teologia, sono un appassionato di giochi da tavolo: gioco praticamente a tutto, ma recensisco prevalentemente Magic the Gathering e Blood Bowl. Scrivo anche per la rivista Players della catena Ongame Network, inoltre faccio anche il podcaster per Radio Mosche: il primo podcast, fatto dai fan per i fan, dedicato agli Elio e le Storie Tese!

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