Ero un detenuto condannato all’ergastolo del penitenziario di Blackgate ma non avevo nessuna intenzione di restarci per sempre. Avevo un piano: scavare un tunnel e scappare. Vi racconto come ci sono riuscito.
Dig Your Way Out
Autore: David Simide
Artisti: Mihajlo Dimitrievski (The Mico)
Numero giocatori: 2 – 6
Età: 14+
Durata: 45 minuti
Edito da: Borderline editions
Versione italiana: 3 Emme Games
Fuggire da Blackgate non è stato facile. Per riuscire nel mio piano dovevo procurarmi gli attrezzi per scavare, ma non c’erano ferramenta aperte dentro il carcere.
Avevo escogitato tre modi per avanzare nel tunnel, rubare qualche cucchiaio dalla cucina, col quale però scavare era una vera sofferenza e avanzavo di pochissimo, o costruirmi degli artigianali picconi o pale usando altri attrezzi come padelle o forbici.
Recuperare questi oggetti però non era semplice, non ero l’unico a cercare di fuggire e le pale artigianali, in carcere, ormai valevano più dell’oro (quello in polvere, bianco).
Le giornate le passavo spostandomi da una zona all’altra alla ricerca di oggetti che avrei potuto rivendere per qualche sigaretta, altro bene prezioso dentro Blackgate e ottima moneta di scambio per ottenere gli oggetti che mi servivano.
Ma le cose non sempre vanno esattamente come al mercato rionale, anche se mi ero unito alla gang dei Bikers per avere qualche aiuto in più.
C’era sempre il rischio di trovarsi solo con qualche altro carcerato voglioso di mettere le mani sulla tua mercanzia, senza pagarla, era allora che le armi da taglio che mi portavo sempre dietro diventavano l’unico modo per trovare un’accordo.
C’è mancato poco che non fossi io a riuscire a fuggire, quando, subito dopo una rivolta scatenata da Carlos e la sua gang Il Cartel, nel tentativo di difendermi senza armi mi ritrovai con un braccio slogato incapace di costruire anche un areoplanino di carta.
Fortunatamente l’infermeria del carcere funziona e in un paio di giorni ero di nuovo in forma pronto a mettere assieme l’ultima pala scavare quel che restava del tunnel, e dopo aver alzato un bel dito medio ai miei ex coinquilini fuggire nei campi.
A mai più rivederci Blackgate.
Bella partita ragazzi, ne facciamo un’altra?
Materiali
Regolamento
Il regolamento del gioco è veramente semplice e ben scritto, adatto ad essere spiegato in 5 minuti a chiunque e questo è sempre una buona cosa, perché rende questo titolo intavolabile spesso. Vediamolo.
Una volta piazzato sul tavolo il necessario per giocare, operazione anche questa molto veloce, fatto scegliere un detenuto ad ogni giocatore, distribuita una carta precedenti e 3 carte ricerca a testa, siamo pronti a cominciare.
Lo scopo del gioco è ottenere prima degli altri il numero necessario di punti tunnel, che varia a seconda del numero di giocatori (da 12 punti massimo a 8 minimo).
Ogni detenuto nel suo turno può svolgere 2 azioni tra le seguenti:
Azioni Base:
Le ultime azioni si possono svolgere solo in un determinato luogo del carcere e sono:
Azioni luogo
Queste sono le azioni possibili e ogni turno ne faremo solo 2, i turni saranno così molto veloci, in genere uno dei 2 è uno spostamento e l’altra azione spesso una ricerca o un’azione luogo. Il giro del tavolo si fa in davvero poco tempo, 2-3 minuti e tocca di nuovo a noi.
I detenuti non hanno abilità diverse ad eccezione della carta precedenti che si può potenziare appartenendo alla Gang giusta ma è utilizzabile solo una volta nella partita.
Conclusioni.
Le meccaniche del gioco funzionano bene e sono ben calate nell’ambientazione.
l’interazione è presente e dipenderà dai giocatori quanto darsi fastidio, ma più si avvicina la fuga più i vostri avversari tenteranno di mettervi i bastoni fra le ruote.
L’alea è presente ma non eccessiva, ovvio che una pescata di carte ricerca fortunata può aiutare o sfavorire, e lo spostamento dato dal dado alle volte scompiglia le carte, ma stando attenti e con una buona tattica si riesce spesso a rimediare.
I materiali sono più che buoni, carte telate (formato 58,5 per 89) e cartoncini di qualità, piccola nota di demerito all’inserto della scatola non eccezionale ad essere buoni e alla traduzione che ha qualche errorino, non grave per fortuna.
Graficamente The Maco ha fatto il suo solito ottimo lavoro, lo stile dell’autore delle trilogie dei mari del nord e del regno occidentale è davvero interessante e ricco di particolari, ma a qualcuno potrebbe risultare disturbante.
Il gioco propone meccaniche e divertimento da party game ma graficamente e per tematica si taglia fuori tutto il segmento family, la scatola riporta correttamente un 16+.
Il gioco si presta bene ad essere giocato da gruppi da 3 in su,
Perfetto per me in 4-5 giocatori. Per giocarlo in 2 è stata prevista l’espansione Michel(le) che aggiunge un detenuto non comandato dai giocatori. Una soluzione necessaria ma non ottimale, il gioco da il meglio di sé in gruppi più numerosi.
Ho trovato ottima invece la modalità a squadre, che utilizza l’altro lato del tabellone creando 2 dormitori distinti e giocabile in 4 o 6 giocatori. In 6 ve la consiglio proprio.
Insomma, Dig Your Way Out è un gioco divertente, semplice da spiegare ma che lascia scelte interessanti durante la partita, adatto a giocatori sia esperti che neofiti alla ricerca di un’oretta non esattamente spremi meningi e con la giusta dose di cattiveria.
Ringrazio Matteo e Ylenia di 3 Emme Games per averci fornito la copia in anteprima per la recensione.
Il gioco sarà sugli scaffali dal 26 di questo mese ed è già preordinabile nel nostro store di fiducia.