Dig Your Way Out: il carcere che ci piace

Riuscirete a scappare incolumi dal carcere di massima sicurezza di Blackgate?

Inutile nasconderlo: quando ho sentito parlare di un gioco da tavolo ambientato in prigione, mi sono subito immaginato un gioco cooperativo dove i giocatori dovessero cooperare per fuggire dalle loro celle senza farsi scoprire dalle guardie.

Invece questo Dig Your Way Out è esattamente l’opposto e me ne sono innamorato proprio per questo motivo, ovvero competitività ai massimi livelli che non rinuncia ad un’ambientazione ben caratterizzata, seppur priva di quella componente cooperativa-ansiogena che mi sarei aspettato.

Il nostro obiettivo è semplice: dobbiamo scavare un tunnel nella nostra cella grazie agli oggetti che potremo trovare/comprare/costruire nei vari luoghi della prigione. Il primo giocatore che raggiungerà il numero di Punti Tunnel richiesto vincerà la partita, mentre tutti gli altri verranno scoperti e dovranno rimanere nel carcere.

Partiamo con i componenti, tanto numerosi quanto ben fatti. La plancia è disegnata (splendidamente!) sia sul fronte che sul retro, ma uno dei due lati servirà “solo” per la modalità a squadre. I segnalini presenti nella confezione sono a forma di sigaretta e servono come moneta di scambio durante la partita.

Continuiamo con i personaggi, non rappresentati da miniature ma da pedine in cartone; da notare che, al di là di disegno e del nome, i personaggi non si differenziano l’uno dall’altro (cioè non hanno nessuna abilità speciale). Quest’ultima scelta è dovuta all’inserimento delle carte “Precedenti”, delle quali ne viene data solo una a giocatore ad inizio partita e che raccontano il background del personaggio stesso, assegnandogli un’abilità speciale che potrà utilizzare una sola volta durante la partita.

Infine le carte, di moltissime tipologie differenti: ci sono carte strumento (per scavare il tunnel), un mazzo di carte ricerca (che hanno le più svariate utilità), le carte arma e le carte Gang. Quest’ultime sono fondamentali, infatti durante la partita sarà possibile unirsi ad una determinata gang (a costo di scartare determinati oggetti dalla mano) per ottenere un’abilità speciale che vi aiuterà a raggiungere il vostro obiettivo finale.

Insomma, la ricca dotazione della scatola mette letteralmente in tavola tutto il necessario per un gioco ricco di tattica e strategia. Le meccaniche di gioco sono semplici (ma non banali): il gioco si svolge a turni, partendo dal primo giocatore, cioè colui che possiede la cicatrice più vistosa, e procedendo in senso orario. Durante il proprio turno è possibile fare fino a due azioni, scegliendo tra le azioni del luogo, cioè che possono essere fatte solo se vi trovate in una determinata stanza a seconda dell’azione, e le azioni generiche, che potete fare a partire da qualsiasi stanza. Una delle azioni base più importanti è sicuramente quella di Ricerca, che vi permetterà di pescare dal mazzo ricerca un certo numero di carte e di aggiungerle alla vostra mano. Oppure il Movimento, che è quasi casuale, visto che dovrete tirare un dado e muovervi in una delle stanze che rappresenti il numero uscito (ogni numero di dado vi dà la possibilità di scegliere tra due stanze in cui muovervi).

Le azioni sono molte e questa non è la sede per elencarle tutte. Ci limitiamo ad evidenziare brevemente il vostro obiettivo: dovrete cercare nuove carte, venderle per fare soldi (=sigarette) e usare quest’ultimi per comprare gli strumenti necessari a tornare nella vostra cella e scavare il tunnel; ogni carta utilizzata per scavare vi darà un certo numero di “Punti Tunnel” ed il primo che raggiunge il numero di punti richiesto vince la partita. Da notare che gli strumenti possono anche essere “creati” con un’azione specifica, combinando determinate carte che avete in mano.

A tutto questo si aggiunge l’interessante meccanica dell’Estorsione. Quando vi trovate in una stanza con un giocatore, potete puntargli contro un’arma per chiedergli “gentilmente” una carta dalla sua mano: se si rifiuta di darvela inizierà la lotta tra i due giocatori e, chi perde, riceverà un segnalino Pestaggio. Più segnalini pestaggio avrete e meno azioni potrete fare, quindi attenti a non essere picchiati! Fortunatamente esiste l’infermeria, dove potrete recarvi per guarire dalle ferite ricevute.

Infine nel regolamento sono contenute due modalità aggiuntive, ovvero “Michel e Michelle” e la modalità a squadre. La prima prevede l’inserimento di un personaggio non giocante, che può essere controllato a turno da tutti i giocatori al fine di muoverlo nella prigione ed andare a picchiare gli avversari con l’azione di estorsione. Questa modalità è ottima se giocate in due o tre, mentre se siete in più giocatori rischia di rallentare troppo il flusso di gioco.

La seconda modalità, quella a squadre, è identica alla principale ma vi permette di dividervi in due squadre, collaborando per cercare di raggiungere prima i punti richiesti e fornendovi delle azioni di squadra per semplificare questo compito.

Insomma, Dig Your Way Out è un gioco divertente ed estremamente competitivo (adatto, nella sua semplicità, a tutte le tipologie di giocatori), che fa della cattiveria il suo punto di forza. Potrete cercare di fare i bravi, certo, ma in questo modo non riuscirete mai ad andarvene dal carcere di massima sicurezza di Blackgate.

 

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Al4oPiù

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