Un giardino ha bisogno di cura e di attenzione almeno quanto un gioco da tavolo ha bisogno di appagare l’occhio di chi gioca; in Papillon vi destreggerete in un tripudio di fiori e colori, competendo tessera dopo tessera con altri agguerriti giardinieri, intenti a creare il perfetto paradiso per farfalle!
Quante volte vi è capitato di avere un colpo di fulmine con un gioco da tavolo? Vi sarà sicuramente successo di essere stati catturati al primo sguardo da un concept particolare, una grafica accattivante, dei componenti straordinari. Ebbene, tale è l’impatto che ha avuto su di noi la prima occhiata a Papillon, gioco di J.B. Howell, sapientemente illustrato da Whitney Reader, edito in italia da Tesla Games.
In Papillon i giocatori, o meglio “i giardinieri”, competeranno tra loro cercando di accaparrarsi le migliori zolle, ricche di fiori, per costruire grandi aiuole fiorite, habitat naturale delle meravigliose farfalle La particolarità di questo gioco, e da qui la nostra folgorazione, è che i fiori tridimensionali in cartoncino ospiteranno realmente le vostre farfalle, che potrete assicurare ai petali con delle piccole mollette.
Il primo “effetto wow” si ha aprendo la scatola ed esaminando i tanti, coloratissimi componenti:
94 tessere giardino, con comodo sacchetto
50 segnalini bruco,
48 farfalle di 4 colori diversi, agganciabili
8 segnalini gnomi da giardino
8 fioriere
8 fiori tridimensionali
8 segnalini bonus
4 meeple giardinieri
1 tabellone di gioco (con tracciato segna punti nel retro)
1 regolamento chiaro e sufficientemente breve
Il secondo “effetto wow” si ha sistemando i componenti, in uno dei setup più coreografici degli ultimi tempi: delle semplici fustelle colorate, intrecciate tra loro e poggiate sulle fioriere, diventano veri e propri mazzetti di fiori, completamente tridimensionali, che incorniciano il tabellone di gioco e mostrano ai giardinieri il loro obbiettivo: mettere in tasca più punti nettare dei propri avversari ed essere proclamati miglior giardiniere! Il punteggio sarà calcolato tramite un sistema di maggioranze, dove chi avrà più farfalle su un dato fiore, otterrà più punti nettare.
Il round di gioco è scandito da 4 fasi chiare e ben distinte che regalano meccaniche diverse, semplici, ma che combinate assieme rendono Papillon un gioco che va ben oltre quello che si può vedere:
Nella fase di preparazione verranno estratte dal sacchetto 10 tessere e poste al centro del tabellone: queste saranno l’obbiettivo del contendere, per 8 round.
8 come i nani da giardino, posti in fila a lato del tabellone e rivelati uno per volta a scandire lo scorrere del tempo. I giardinieri offriranno i loro bruchi in cambio dell’iniziativa, e chi più ne offrirà prima riuscirà a mettere le mani sulle tessere. Ma sarà saggio privarsi di molti bruchi?
In ogni caso questa disputa darà il via alla fase di pesca dove ognuno potrà portare sul suo lato di campo le tessere che preferisce (o che gli altri avranno la gentilezza di lasciargli…) e, prontamente, nella fase di giardinaggio, unirle tra loro per creare, finalmente, il giardino.
Ogni gruppo floreale attirerà una farfalla, che vi si poserà, per passare poi alla fase di impollinazione, dove il giardiniere dovrà raccoglierle e decidere a quale fiore tridimensionale legarle.
Questo gioco in pochi minuti vi farà saltare di palo in frasca tra le meccaniche più disparate: inizierete con un sistema d’aste, per garantirvi l’iniziativa; proseguirete con un tile drafting, la madre di tutte le interazioni indirette, ma cattive, per poi passare al board building e quindi, infine, al sistema di maggioranze, per il calcolo del punteggio.
Il terzo “effetto wow” è proprio questo: tante meccaniche condensate in circa 45 minuti di gioco, accompagnate da una grafica straordinaria.
Non sarà semplice curare a puntino il vostro giardino, così come non è semplice trovare un gioco che coniughi egregiamente una bella grafica e un buon gameplay; i punti nettare potranno derivare dalle farfalle, ma sarà anche importante dimostrare di essere capaci di creare i gruppi floreali più grandi. Nel contempo, però, bisognerà anche abbellire il proprio giardino con qualche gnomo, e soprattutto dimostrare di poter accudire i bruchi, tenendone il più possibile da parte. Del resto, da dove nascono le farfalle?
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