Decktective: Arrestate Sherlock Holmes – Recensione Del Nuovo Gioco Da Tavolo Investigativo (No Spoiler)

Scopriamo assieme il nuovo caso della linea Decktective. Il mitico Sherlock Holmes sarà davvero il colpevole da arrestare? Toccherà a noi sbrogliare la matassa e risolvere l’indagine.

PANORAMICA GENERALE

Torna Decktective con il settimo capitolo di questa collana di investigativi racchiusi in un unico mazzo di carte.

A differenza di altri titoli simili però, la caratteristica di Decktective è quella di avere la scena del crimine in 3D che sarà parte della risoluzione del caso stesso e che evolverà con l’andare avanti della partita.

Il nuovo caso “Arrestate Sherlock Holmes!” ci porterà nella Londra vittoriana da me tanto amata. Ideato sempre da Martino Chiacchera e Silvano Sorrentino, riuscirà ad essere all’altezza dei predecessori?

Anche questa scatolina è di dV Games e la durata dell’avventura è di circa 60/90 minuti.

Riusciremo a risolvere questo intricato caso con un sospettato davvero singolare?

 

MATERIALI

Nella scatola troviamo 59 carte Extra Large e 7 clip che serviranno per il questionario finale.

Il regolamento è spiegato direttamente sulle carte e quindi ci troviamo di fronte ad uno di quei giochi che apri ed inizi a giocare fin da subito.

La grafica e la copertina ci faranno addentrare fin da subito nel mondo di Sherlock Holmes, con tutti i suoi personaggi a cui siamo molto affezionati.

 

REGOLAMENTO

Un furto a Palazzo Reale ha scosso tutti. Un bigliettino è stato ritrovato sul luogo incriminato ed è una confessione di Sherlock Holmes per quanto riguarda il furto.

L’ordine di arrestarlo è stato diramato ma lui è sparito nel nulla.

A casa sua sua strana scritta è comparsa sul pavimento. Un avvertimento? Una sfida?

Le due cose sono davvero collegate? Ma soprattutto Sherlock è stato incastrato o è proprio lui l’autore del furto a Palazzo Reale?

Le regole ed il meccanismo non cambiano rispetto ai capitoli precedenti.

Ogni carta ha un titolo, un’immagine, un’informazione ed un valore d’archivio scritto in alto a sinistra che va da 1 a 10. Attenzione che un valore di archivio alto non significa necessariamente che quella sia una carta importante per la risoluzione del caso.

I giocatori prima di iniziare leggeranno i titoli (e solamente quelli) delle carte che hanno in mano.

 

È assolutamente vietato prendere appunti durante il gioco.

A partire dal primo giocatore, ciascuno nel proprio turno dovrà scegliere una carta tra le sue e potrà:

  • METTERLA IN ARCHIVIO
  • GIOCARE LA CARTA

 

Mettere una carta in archivio

Se si pensa che la carta scelta sia poco utile o facilmente ricordabile, la si potrà scartare coperta in archivio.

È VIETATO parlare delle carte che si sono scartate fino alla fine delle indagini!

 

Giocare una carta

Se si pensa che la carta scelta sia utile ed importante è possibile giocarla al centro del tavolo, condividendo con tutti le informazioni scritte su di essa.

ATTENZIONE! Per giocare una carta, il valore di archivio (quello scritto in alto a sinistra) deve essere uguale o inferiore al numero di carte scartate in archivio!

Ad esempio se ho 5 carte in archivio potrò giocare le carte che avranno valore 1-2-3-4 e 5.

Dopo aver giocato o scartato una carta se ne dovrà pescare una dal mazzo e il turno poi passerà al giocatore alla sua sinistra.

 

COLPI DI SCENA

Il pescare carte dal mazzo di pesca simboleggia il tempo che avanza così come la nostra indagine, dando vita a dei veri e propri colpi di scena con il procedere della trama.

Quando la carta in cima al mazzo è un colpo di scena, la si dovrà leggere ed eseguirne le indicazioni scritte.

Generalmente è un’avanzamento della trama ed un’evoluzione della scena del crimine in 3D o l’arrivo di un nuovo personaggio con  nuove informazioni.

 

FINE DELL’INDAGINE

Quando si saranno giocate/scartate tutte le carte è il momento dell’epilogo

Da ora la comunicazione tra i giocatori è libera, si potrà parlare di tutto, anche delle carte scartate per formulare congetture ed ipotesi. lo scopo è riuscire a ricostruire il caso in questione.

ATTENZIONE: è possibile parlare delle carte scartate ma non riguardarle. Dovrete fare affidamento solo sulla vostra memoria.

Dopo che i giocatori si sono confrontati e sono arrivati ad una ricostruzione comune dei fatti è il momento di rispondere alla domande finali.

Le ultime carte porranno delle domande a risposta multipla, terremo traccia della nostra scelta grazie alle clip in dotazione. All’interno del gioco ci sono 7 clip per selezionare le risposte ma non è detto che si debbano usare tutte.

È sempre possibile tornare sui propri passi e cambiare una o più risposte ma solo prima di dare la conferma definitiva che verrà data dopo aver risposto all’ultima domanda.

 

FINE DEL GIOCO

È arrivato il momento di leggere la soluzione.

Dietro le carte domanda c’è la risposta, il relativo punteggio e la spiegazione.

Calcolate i vostri punti e confrontate il risultato con la tabella finale per scoprire il vostro livello d’arguzia!

 

CONSIDERAZIONI FINALI

Decktective rimane uno dei migliori giochi investigativi che si racchiudono in un mazzettino di carte.

Ancora una volta la scena del crimine in 3D non è solo una scelta estetica ma è funzionale al gioco e la vedremo proprio evolvere e cambiare durante la partita.

Le tinte e l’ambientazione di Sherlock Holmes ci riportano a quel sapore famigliare e classico che non mi è affatto dispiaciuto.

Ritrovare Watson, Mary, Mrs. Hudson e molti altri per me è sempre un gran piacere essendo un amante di quel mondo.

La particolarità di questo caso è l’inserimento di messaggi segreti da decriptare, per riuscire ad andare il più a fondo possibile nella vicenda.

Fate attenzione perchè mai come stavolta, il male si nasconde nei dettagli. Fate attenzione a tutto e solo quando tutti i pezzi collimano allora la soluzione è esatta. Se anche una sola cosa non vi torna, forse allora la strada non è quella giusta.

Dopotutto la celebre frase di Sherlock, ancora una volta qui trova terreno fertile:

“Una volta che hai escluso l’impossibile, ciò che resta, seppur improbabile, è la verità!”

La risoluzione è lineare, non ho trovato nulla di forzato e tutto fila liscio. Alla fine infatti il tutto risulta solido e verosimile.

Molto interessante anche l’aggiunta di una quest/missione a tempo da risolvere prima che sia troppo tardi e di piccole scelte da fare per essere agevolati o meno nell’indagine.

Scelte ovviamente che andranno fatte grazie ad intuito deduttivo ed arguzia!

Noi siamo arrivati alla soluzione quasi perfetta, e ci siamo divertiti davvero tanto, a riprova che non servono materiali su materiali per coinvolgere i giocatori ma un’idea chiara e ben sviluppata com’è Decktective.

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Stefano Stievano

Mi sono avvicinato a questo mondo fin da piccolo ma solo da qualche anno ho deciso di accostarmi in maniera diversa ai giochi da tavolo. Dopo aver creato qualche prototipo, inventato cene con delitto, costretto i miei amici a fare da cavie tra giochi, quiz tv e quant'altro ho deciso da un po' di tempo di unire la passione per la scrittura e quella dei giochi da tavolo. Mi piace raccontare me stesso attraverso loro, le mie esperienze, i miei amici, la mia vita e la mia quotidianità. I miei giochi preferiti sono quelli tematici o deduttivi, meglio se con un pizzico di bluff e con ruoli segreti... ma difficile scegliere una categoria.... Spero un giorno di riuscire a coinvolgere il maggior numero di persone possibile dentro al nostro folle e divertente mondo. Buon viaggio!

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